A Marano di Castenaso il presepe vivente è in dialetto
Il Natale si avvicina e in molti luoghi d’Italia tante persone volonterose, opportunamente addobbate, danno vita a rappresentazioni che ripercorrono la tradizione del Presepe vivente.
Gli abitanti di Marano e dintorni non sono da meno e da ben diciassette anni si danno da fare per interpretare a modo loro il racconto della Natività cosicchè, nelle ultime edizioni, hanno voluto inserire un elemento di assoluta originalità.
E’ stato infatti allestito un complesso meccanismo scenico che si dipana tra testi appositamente elaborati che conservano un’assoluta fedeltà al racconto religioso e sono accompagnati da canti e musiche aderenti all’evoluzione della storia.
Ma, come elemento assolutamente distintivo, alcuni degli oltre ottanta figuranti recitano in dialetto bolognese.
Ogni anno viene dunque riproposta questa particolare spettacolarizzazione della Natività che si dispiega lungo quattordici quadri e si svolge all’aperto, su di una passerella sopraelevata, utilizzando microfoni ambientali che permettono la migliore diffusione dei testi recitati e delle musiche.
Ogni anno la scenografia viene arricchita da qualche elemento di novità mentre ormai consolidata è la presenza del Coro dei Bambini diretto dal Maestro Crovetti.
Il Circolo La Stalla mette a disposizione i suoi accoglienti locali e gli ampi spazi antistanti per questo evento che ha anche una valenza benefica: il ricavato della manifestazione sarà destinato a
un progetto di sostegno allo studio di tre ragazzi africani che la comunità ha “adottato” a distanza.
Nel dodicesimo quadro della rappresentazione gli spettatori potranno inoltre entrare in scena, salire sulla passerella e depositare generi alimentari non deperibili presso la culla del Bambinello.
I doni, per il tramite della Caritas, saranno poi ceduti alle famiglie più indigenti.
Regista della complessa operazione è Luigi Mengoli che ha anche curato scenografia, è autore dei testi e ha scelto i brani musicali.
Per chi non conosce il dialetto bolognese c’è la traduzione in italiano proposta dagli stessi attori.
A partire dalle ore 15,30 ci sarà la vendita di dolci e vin brulè e la sera, finita la rappresentazione, si potranno gustare sostanziosi piatti della tradizione popolare.