"Mon bel amour. La storia di Edith Piaf e Marcel Cerdan"
Da venerdì 28 a domenica 30 aprile, (feriali ore 21 - domenica ore 16) sarà in scena al Teatro Dehon "Mon bel amour. La storia di Edith Piaf e Marcel Cerdan" con Federica Tabori e Aldo Sassi.
Attraverso la storia tra il pugile, definito il "Bombardier marocain" e la cantante, una delle grandi voci del ventesimo secolo, "Mon bel amour" ripercorre un pezzo della storia di Francia che arriva fino al 1950, anno dell'"Hymne à l'amour", insieme elegia, preghiera e testamento, di un amore che non sarà mai più scordato.
Alle tre del 28 ottobre 1949 il Lockheed Constellation dell'Air France decollato da Orly, destinazione New York, si schiantò sul monte Redondo, isola di São Miguel nell'arcipelago delle Azzorre. Fra i quarantotto passeggeri Marcel Cerdan, trentatre anni, pugile di origini algerine. Era atteso da una donna, Edith Piaf, una delle grandi voci del ventesimo secolo, e sul ring del Madison Square Garden da Jake La Motta, figlio violento di un emigrato siciliano, detentore del titolo mondiale dei pesi medi.
Marcel Cerdan era legato sentimentalmente a Edith Piaf da più d'un anno, avendo raccolto tutte assieme, come un rassicurante analgesico, la celebrità del personaggio e le delusioni, le fragilità e le cadute affettive di una donna segnata da un'infanzia trascorsa in un bordello gestito dalla nonna paterna, da un fisico minuto esposto a malanni e contrarietà e da sofferte avventure di cuore.
Alla notizia della morte di Marcel, Edith gli rivolse l'Hymne à l'amour, insieme elegia, preghiera e testamento, mai dimenticando in futuro, pure tra amori giovani e fortunati, l'uomo che aveva rappresentato un'ancora di sicurezza in una vita lacerata da incertezze e da fantasmi. "Passerotto" di Francia, Edith sarebbe morta quattordici anni dopo Marcel.