"Animaluomini" personale di pittura di Mario Serra in Sala Celeste
"ANIMALUOMINI", MARIO SERRA- RASSEGNA : "ARTI VISIVE, RESE VISIBILI" - 12^ EDIZIONE 2014 - CAMPAGNA : "ARTE SOLIDALE" a sostegno del Progetto "Vita Indipendente" di CCSVI nella Sclerosi Multipla Emilia Romagna Onlus.
INAUGURAZIONE : DOMENICA 06 LUGLIO 2014 ORE 18,00 / 20,00
La Campagna di Informazione e Sensibilizzazione "Arte Solidale" - realizzata dalla cooperativa "Teatro Arte e Spettacolo Scarl" e dall'Associazione "Ars Creativa" per aiutare alcune Onlus ed Associazioni attive nel settore del volontariato, della formazione e della cultura - è tesa ad organizzare specifiche iniziative finalizzate a mettere in connessione il mondo dell'arte con alcuni specifici progetti di solidarietà realizzati dal mondo dell'Associazionismo a supporto di categorie svantaggiate o dall'alto contenuto sociale. Attraverso l'organizzazione di eventi d'arte gli organizzatori intendono far conoscere specifici "Progetti di solidarietà", preventivamente selezionati in base al loro contenuto e alla loro valenza, e ad aiutare le Associazioni titolari dei progetti a raccogliere fondi utili per la realizzazione degli stessi "Progetti". La cooperativa "Teatro Arte e Spettacolo Scarl" e l'Associazione "Ars Creativa" forniranno il supporto tecnico e culturale utile per la realizzazione delle iniziative artistiche, mentre la raccolta fondi sarà effettuata direttamente dalle Onlus e dalle Associazioni titolari dei progetti selezionati, che a tal fine metteranno a disposizione del pubblico e dei donatori propri conti correnti dedicati. La presente mostra - quale esposizione aderente alla Rassegna "Arti Visive, Rese Visibili" 12^ Edizione - è organizzata per la Campagna "Arte Solidale" a sostegno del Progetto "Vita Indipendente" dell'Associazione CCSVI nella Sclerosi Multipla Emilia Romagna Onlus.
Mario Serra si dedica alla ricerca musicale del paesaggio sonoro, compone musiche sui riverberi tra cui balang.
1972. Conosce Manzoni e Bussotti, intensa attività di composizioni. 1973 Forma il gruppo dei Quattro: Salgari-Ottoni-Bergamini-Serra. 1974 opera nel campo della grafica. 1975, inizia a dipingere. 1976 espone alla galleria Klee Berna mille opere su galli e pollai. 1978 Dipinge il paesaggio Molisano. Inizia con Giuseppe Guerrizio a scrivere per il teatro testi e musiche e scene tra cui: Il Gonfalone, Il Barocchetto, L'uomo venuto da chissà dove. 1980 realizza alla Permanente di Milano la sinfonia "Acqua" musiche-immagini-istallazioni. 1982 Espone nei locali del Vaticano, nel Museo Civico di Barcellona. 1985 Espone alla Fondazione Bevilacqua la Masa di Venezia. 1997 Dopo il ritorno dall'Oriente la sua pittura cambia totalmente fatta di "sintetismo spirituale". Ritorno al mestiere di pittore.
Mostre: 2002/2013 Galleria Eralov Roma, Galleria Comunale di Campobasso, Gallery Paxton N.Y., Tokyo Gallery thane, museum de pintura Caracas, Galerie Albert Benam, Galerie Daniel Malangue Paris, Museo Colonna Pescara, Museo Michetti Francavilla.
L'OMBRA DELLA SPIRITUALITA' di Antonio Picariello
Ci sono uomini che cercano. Cacciatori di spiritualità che hanno in dote il coraggio di esplorare le foreste ignote in cui vivono le cosmologie intime degli esseri. Mario Serra è tra questi trovatori.
Il segno, il colore, la forma sono meri strumenti per dare vigoria percettiva all'invisibile; a ciò che è proibito, senza iniziazione votiva, poter essere captato dalle macchine oculari, ma che, per gli avvezzi alla composizione dell'equilibrio, per i maestri, è materia vitale.
Per questi uomini dotati quasi geneticamente del dono, uomini e donne, poeti, pittori, scultori artisti, il segno e il pensiero creativo sono scorrimenti ematici tra corridoi della mente dove il sentire e la sensibilità permettono, se vogliono, solo se vogliono, anche il passaggio della razionalità a beneficio del giudizio.
Gli oggetti e le forme diventano così immagini simboliche, analogie riportate alla condizione anatomica, ma il profondo di quella dimensione che a molti appare, per abitudini culturali, classicamente distribuibile alla voce dei cambi "opinionali" è effettivamente solo apparenza, quasi metafisica ed ironica, una sostanziale "patafisica" riorganizzata con idiolettico linguaggio supportato, materialmente, dalla dialettica amicale avvenuta con Enrico Baj, e che qui trasporta con intensa tenacia, il gesto del guerriero al servizio esclusivo della qualità in obbligo alla vita.
Questi uomini e donne che hanno il dovere di computare in riflessioni in concentrate attenzioni meditative, il senso del divino e dei gradi superiori agli atti percettivi. Mario Serra è uno di questi uomini.
La sua incommensurabile veloce produzione artistica, parte dall'incontro con la sensibilità umanistica di Innocenzo Salvini, e qui che le parole elencate dal maestro, Serra assorbe il senso dell'idea quale forma visionaria addetta alla costruzione scenografica mentale delle immagini.
Un teatro dell'inconscio. Una mimica capace di sostituire, attraverso il segno invisibile, se non per sensibilia, l'oggetto reale entrato nel vortice passionario del cognitivismo. Forme, figure ironiche che allarmano le simmetrie convenevoli delle categorie date per canoniche, ma assunte dalla sensibilità dell'artista come semantici ad altro dire, verso nuovi mondi che trasudano codici orientali spesso rintracciabili nella scrittura magica dei tappeti.
Serra oltrepassa l'oggetto, prima con l'impiego strategico spontaneo della materia usuale in arte; pittura, oli, pietre, latte, impreziosendole nella forma esplosiva che veicola sempre un tratteggio a carattere orientale carico di solarità e di comprensibile sapore lucido, gioco, gioioso, amabile che porta ogni geografia anagrafica umana al partecipativo come una soave musicalità del visivo che per sua endogena potenza attiva il movimento muscolare degli spettatori che cominciano staticamente a danzare. Se l'oggetto è la diretta filiazione della luce, l'ombra è il lato magico dell'onirico, il sogno della "cosa" che sogna in collettività e con il mondo.
Così le figure diventano ombre, fantasmi del pensiero che muove questo magico teatro che Serra compone all'insegna della fioritura spirituale delle idee, del benessere interiore che ogni uomo e la sua ombra hanno il diritto di sentire, ascoltare e vivere.
Serra grande maestro capace di estrarre dall'inconscio collettivo il lato migliore della luce attraversando il segno cromatico con l'altro sguardo del sentire, quello solitario e prezioso che si muove silenzioso tra le ombre e le sue magiche figure.
Antonio Picariello
COORGANIZZAZIONE : ARS.CREATIV@ ASSOCIAZIONE CULTURALE , TEATRO ARTE E SPETTACOLO S.C.A.R.L.
ASSOCIAZIONE CCSVI NELLA S.M. EMILIA ROMAGNA ONLUS
CURATORE : LUIGI DATI
SEDE : SALA CELESTE - VIA CASTIGLIONE N.41 - BOLOGNA
PERIODO : 06 LUGLIO - 18 LUGLIO 2014
Per maggiori informazioni:
392.6661199
www.ars-creativa.it
ars.creativ@tiscali.it
www.teatroartespettacolo.com
tas.piccolascarl@tiscali.it
www.artesolidale.eu
Mario Serra