Musei Civici di Bologna: programma da martedì 29 a giovedì 31 dicembre
Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, per svelare le loro collezioni e raccontare aspetti ed episodi inediti e curiosi della storia della città, anche attraverso punti di vista differenti e insoliti accostamenti fra le diverse collezioni. Conferenze, laboratori, concerti, visite guidate, visite in lingua sono i principali "strumenti" di questo racconto, che si dispiega lungo millenni di storia, dai primi utensili in pietra di uomini vissuti 800 mila anni fa ai prodotti dell'attuale distretto industriale, dalla pittura alle varie forme dell'arte moderna e contemporanea, dalla musica alle grandi epopee politiche e civili.
Il programma da martedì 29 a giovedì 31 dicembre:
Martedì 29 dicembre 2015
ore 8.30-12.30 e ore 14-18: MAMbo (via Don Minzoni 14) "Sto al MAMbo per le Feste - Giornate d'Arte al MAMbo per bambini" Per le Feste, durante le vacanze scolastiche, il Dipartimento educativo MAMbo propone anche quest’anno giornate d'arte dedicate a bambini e ragazzi da 5 a 12 anni. Nuove e coinvolgenti attività di laboratorio per vivere il museo in modo creativo e divertente.
I temi della giornata:
- mattina: “Pieno/vuoto”
A partire dalla mostra “Horizon” di Brigitte March Niedermair, indagheremo lo spazio e la sua rappresentazione. In laboratorio, le poetiche installazioni di Rachel Whiteread saranno lo spunto per esplorare il concetto di volume e realizzare essenziali sculture attraverso la tecnica del calco in gesso.
- pomeriggio: “Modisti all'opera!” Ispirati dagli abiti di scena esposti nella mostra "Officina Pasolini", scopriremo l'affascinante mestiere del costumista e ci divertiremo a realizzare originali cartamodelli, dedicati ai “miti” di ieri e di oggi. Ingresso: € 15 a partecipante per ogni mattina o pomeriggio Info: www.mambo-bologna.org
Mercoledì 30 dicembre
ore 8.30-12.30 e ore 14-18: MAMbo "Sto al MAMbo per le Feste
I temi della giornata:
- mattina: “Decorazioni sospese”
Le opere di Monica Bonvicini, Fausto Melotti e Gilberto Zorio presenti nella Collezione Permanente del MAMbo diventano punto di partenza per la costruzione di elaborati creativi, da sospendere e lasciar vibrare nell'aria.
- pomeriggio: “Una foresta di carta”
Ogni fiaba ha la sua foresta, in cui vivere avventure straordinarie. Ci divertiremo ad interpretare le storie di Alberto Manzi e ci faremo sorprendere dalle installazioni di Alessandro Sanna, per poi realizzare una personale foresta, da popolare con creature selvagge e misteriose. Ingresso: € 15 a partecipante per ogni mattina o pomeriggio Info: www.mambo-bologna.org
giovedì 31 dicembre
ore 8.30-12.30: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni
Il tema di oggi: “Un anno d'artista”
Le opere della Collezione Permanente del MAMbo diventeranno le protagoniste di un calendario personalizzato all'insegna dell'arte, per dodici mesi in compagnia dei nostri artisti preferiti. Ingresso: € 15 a partecipante Info: www.mambo-bologna.org
GLI ALTRI APPUNTAMENTI
martedì 29 dicembre
ore 17: Museo Civico Archeologico - via dell’Archiginnasio 2
“Quarto d'ora accademico” Tutti i martedì e i giovedì non festivi alle 17 (escluso anche il 31 dicembre) un'archeologa dello staff vi aspetta nell'atrio per svelare in quindici minuti una pagina inedita di quel grande libro di Storie che è il Museo. Ingresso: biglietto mostra o museo. Info: www.museibologna.it/archeologico
ore 18.30: Museo della Musica - Strada Maggiore 34
"Vj live performance di Simon Moser e Stefan Sagmeister" In attesa del festival Fruit Exhibition, che si terrà dal 29 al 31 gennaio 2016 a Palazzo Re Enzo, Fruit invita il pubblico al secondo appuntamento di “Fruit Disco” basato sullo stretto rapporto tra arti visive e musica. Simon Moser - graphic designer dello studio Sifon Graphisme e Vj svizzero della crew Suffix - si esibirà in una performance durante la quale modificherà e manipolerà immagini, creando in tempo reale un flusso visivo che andrà a fondersi con la musica. Musica e arti visive si uniscono quindi in un unico elemento in grado di dare luogo ad un'esperienza completa ed avvolgente, dove sia la vista che l'udito giocano un ruolo fondamentale nella fruizione dell'opera d'arte e dove i due i sensi vengono stimolati all'unisono. Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti Info: www.museibologna.it/musica
MOSTRE
MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14
"Officina Pasolini", fino al 28 marzo 2016
"Officina Pasolini" è un'esposizione dedicata all’universo poetico,
estetico e culturale di Pier Paolo Pasolini, promossa dalla Cineteca di
Bologna, in collaborazione con l'Istituzione Bologna Musei e l’Università
di Bologna - Scuola di Lettere e Beni culturali, nell'ambito del progetto
"Più moderno di ogni moderno. Pasolini a Bologna", l’insieme delle
iniziative promosse dal Comune di Bologna, intorno all’opera e alla figura
di Pasolini.
Un itinerario suddiviso in sezioni tematiche, dedicate alla Formazione di
Pasolini a Bologna, negli anni di Roberto Longhi; quindi ai Miti che hanno
caratterizzato la sua opera (il mondo contadino, il sottoproletariato
romano, l’antichità classica, il terzo mondo); le Icone, da Mariyn Monroe a
Maria Callas; la Critica della moderntà negli scritti per il Corriere della
Sera; il Laboratorio petrolio dedicato all'ultima opera incompiuta. Si
termina con quindi, con tre Gironi che si addentreranno nella sua visione
“infernale” dello “sviluppo senza progresso” del mondo contemporaneo e con
la sezione Pasolini dopo Pasolini.
Pasolini è stato un artista che ha sperimentato le più diverse forme
espressive e in ogni sezione della mostra saranno esposte fotografie,
filmati, dipinti e disegni, estratti di film, riprese di spettacoli
teatrali e documenti audiovisivi, scritti originali, costumi di scena.
Info: www.mambo-bologna.org
"Concetto Pozzati nelle collezioni del MAMbo", fino al 10 gennaio 2016
Il MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna festeggia l'ottantesimo compleanno di Concetto Pozzati (Vò Vecchio, Padova, 1935) esponendo, negli spazi della Collezione Permanente, la quasi totalità dei dipinti dell'artista presenti nel patrimonio del museo, per la prima volta presentati insieme e arricchiti dalla donazione da parte di Pozzati di
"Ortogonale pom" (acrilico, olio e specchio su tela) del 1968. I nove dipinti in mostra coprono un arco di tempo che va dal 1959 al 2007 e illustrano diversi cicli salienti della carriera artistica di Concetto Pozzati: dagli esordi in ambiti contigui all’informale, alla ricerca di
nuovi orientamenti nella figurazione sfociati in indagini vicine alla Pop Art e poi declinati, con molteplici varianti tematiche e stilistiche, fino agli studi più recenti. Consacrato da numerose mostre personali in musei italiani e stranieri e presente nelle più importanti manifestazioni espositive periodiche internazionali, Pozzati è conosciuto anche per la sua lunga attività di insegnamento nelle Accademie di Belle Arti di Urbino, Firenze, Venezia e
Bologna e per il suo impegno culturale e civile in vari ambiti
istituzionali.
Info: www.mambo-bologna.org
"Giorgio Morandi. Biografia a Fumetti", fino al 10 gennaio 2016
Il pittore-incisore Giorgio Morandi è il fulcro di “Non vi è nulla di più astratto del reale. Biografia a Fumetti di Giorgio Morandi”, opera di Claudio Bolognini e Fabrizio Fabbri, pubblicata per BilBOlbul da Corraini Edizioni. Tavole originali e altri materiali relativi alla realizzazione del volume e a Giorgio Morandi sono esposti nel foyer del MAMbo e al corrainiMAMbo artbookshop.
La mostra tratteggia un duplice percorso creativo: la carriera artistica del maestro bolognese, raccontata con immagini descrittive ma anche evocative, attraverso un’accurata selezione di episodi della sua vita; il processo grafico e creativo dei due giovani artisti, attraverso i loro originali in cui notare sfumature, correzioni, annotazioni e dettagli. Info: www.mambo.bologna.org
"Maestro raccontami il mondo", fino al 12 gennaio 2016
La mostra, promossa dall'Agenzia Informazione e Comunicazione Giunta
Regione Emilia-Romagna in collaborazione con il Dipartimento educativo
MAMbo e curata dal Centro Alberto Manzi, è dedicata ad Alberto Manzi, il
maestro famoso per la trasmissione televisiva “Non è mai troppo tardi” che
negli Anni Sessanta insegnò a leggere e a scrivere a migliaia di italiani.
Manzi è stato anche un apprezzato scrittore per ragazzi oltre che maestro e
pedagogista di primaria importanza nel panorama nazionale.
La mostra, allestita negli spazi del Dipartimento educativo MAMbo, propone
alcune riflessioni su temi di attualità: il razzismo, lo sfruttamento,
l’inclusione, la sostenibilità ambientale usando la chiave narrativa dei
racconti di Alberto Manzi. Capire il mondo attraverso le storie, scoprire
storie attraverso l’arte.
La leggerezza di una narrazione asciutta, quasi giornalistica, trova nella
mostra una forma artistica: le tre storie curate dal Centro Alberto Manzi
vivono un nuovo immaginario grazie all’abilità di Alessandro Sanna che, tra
illustrazioni e sculture di carta, propone ai bambini un’immersione giocosa
in storie capaci di far pensare.
Info: www.mambo-bologna.org
"Dove Come Quando", fino al 31 gennaio 2016
Il MAMbo partecipa al progetto "L'Albero della Cuccagna. Nutrimenti
dell'arte" ideato e curato da Achille Bonito Oliva sotto il Patrocinio di
EXPO 2015, presentando all'interno della propria Collezione Permanente
"Dove Come Quando" di Bertozzi & Casoni.
L'iniziativa, dedicata al tema dell’alimentazione, si propone di coordinare
una rete espositiva che corre dal Nord al Sud d’Italia, coinvolgendo musei
e fondazioni e chiedendo agli artisti italiani e stranieri di interpretare
un soggetto iconografico di lunga tradizione e memoria popolare, per
rappresentare il paese dell’abbondanza e il luogo del divertimento.
Info: www.mambo-bologna.org
Museo della Musica - Strada Maggiore 34
“Stefan Sagmeister” - 29 dicembre 2015-17 gennaio 2016
Stefan Sagmeister, creativo di fama mondiale, di origine austriaca ma di
base a New York è considerato uno dei personaggi più trasgressivi del
graphic design contemporaneo. Molti lo conoscono per i suoi lavori degli
anni ‘90 e per le copertine dei dischi di alcune icone del rock: Lou Reed,
David Byrne, Talking Heads (con i quali ha vinto un Grammy per la migliore
copertina, utilizzando dipinti russi), Rolling Stones, Aerosmith e altri.
Il peculiare approccio di Sagmeister al graphic design ha infatti
rivoluzionato il processo di progettazione di identità grafiche e visive,
distruggendone l’estremo razionalismo e spostandone la ricerca estetica ai
limiti del “brutto”.
In mostra copertine e immagini tratte dagli sketch-books dell'artista che
documentano il processo creativo che ha portato alla realizzazione di opere
d'arte curate minimi dettagli in grado di mischiare sacro e profano e di
dare al CD un valore che va al di là di mero supporto per la riproduzione
del suono, ma al contrario lo rende complice di una fruizione dell'opera
d’arte.
Le opere originali e i disegni di Stefan Sagmeister sono visibili al
pubblico nella sala 6 del museo.
Info: www.museibologna.it/musica
Museo Medievale - via Manzoni 4
"Tra la Vita e la Morte. Due confraternite bolognesi tra Medioevo e Età
Moderna", fino al 28 marzo 2016
Il Museo Civico Medievale, in collaborazione con Genus Bononiae. Musei
nella Città - Museo della Sanità e dell'Assistenza, l'Istituzione
Biblioteche del Comune di Bologna, la Soprintendenza Soprintendenza per i
Beni Storici Artistici del Polo Museale dell'Emilia-Romagna, la Fondazione
Cassa di Risparmio in Bologna, l'AUsl Bologna e con il patrocinio della
Curia Arcivescovile di Bologna, dedica per la prima volta una mostra al
suggestivo tema delle confraternite bolognesi, con un particolare sguardo
rivolto a quelle di Santa Maria della Vita e di Santa Maria della Morte, un
tempo ubicate una di fronte all’altra.
L'esposizione, curata da Massimo Medica e Mark Gregory D'Apuzzo, ospitata
all'interno del Lapidario del museo, vede esposte oltre cinquanta opere fra
documenti storici, dipinti, miniature, sculture, ceramiche ed oreficerie,
provenienti da importanti istituzioni cittadine, tra cui il Museo della
Sanità e dell'Assistenza, in origine sede dell'Antico Ospedale di Santa
Maria della Vita, la Biblioteca dell'Archiginnasio, la Pinacoteca Nazionale
di Bologna, senza dimenticare le opere presenti all'interno dei tre musei
Civici d'Arte Antica (Museo Civico Medievale, Museo Davia Bargellini,
Collezioni Comunali d'Arte) e quelle prestate da collezioni private.
Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2
"Egitto. Splendore Millenario. Capolavori da Leiden a Bologna", fino al 17
luglio 2016
Sotto le due torri rivive lo splendore di una civiltà millenaria e unica
che da sempre affascina tutto il mondo: l’Egitto delle Piramidi, dei
Faraoni, degli dei potenti e multiformi, ma anche l’Egitto delle scoperte
sensazionali, dell’archeologia avvincente, del collezionismo più
appassionato, dello studio più rigoroso. Il racconto di oltre quattro
millenni di storia dell’Antico Egitto attraverso più di 500 opere
d’inestimabile bellezza.
La mostra non è solo un'esposizione di fortissimo impatto visivo e
scientifico, ma è anche un’operazione che non ha precedenti nel panorama
internazionale: la collezione egiziana del Museo Nazionale di Antichità di
Leiden in Olanda - una delle prime dieci al mondo - e quella di Bologna -
tra le prime in Italia per numero, qualità e stato conservativo dei suoi
oggetti, si uniscono integrandosi in un percorso espositivo di circa 1.700
metri quadrati di arte e storia.
Sono 500 i reperti, databili dal Periodo Predinastico all’Epoca Romana, che
dall’Olanda sono giunti al museo bolognese.
E assieme ai capolavori di Leiden e Bologna, la mostra ospita importanti
prestiti del Museo Egizio di Torino e del Museo Egizio di Firenze,
all’insegna di un network che vede coinvolte le principali realtà museali
italiane.
Per la prima volta sono esposti l’uno accanto all’altro i capolavori delle
due collezioni, opere quali: la Stele di Aku (XII-XIII Dinastia, 1976-1648
a.C.), il “maggiordomo della divina offerta” la cui preghiera racconta
l’esistenza ultraterrena del defunto in un mondo tripartito tra cielo,
terra e oltretomba; gli ori attribuiti al generale Djehuty, che condusse
vittoriose le truppe egiziane nel Vicino Oriente per il faraone Thutmose
III (1479-1425 a.C.), il grande conquistatore; le statue di Maya,
Sovrintendente al tesoro reale di Tutankhamon, e Meryt, cantrice di Amon,
(XVIII dinastia, regni di Tutankhamon-Horemheb, 1333-1292 a.C.), massimi
capolavori del Museo Nazionale di Antichità di Leiden, che lasceranno per
la prima volta l’Olanda; e infine, tra i numerosi oggetti che testimoniano
il raffinatissimo stile di vita degli Egiziani più facoltosi, un Manico di
specchio (1292 a.C.) dalle sembianze di una eternamente giovane fanciulla
che tiene un uccellino in mano.
Infine, per la prima volta dopo 200 anni dalla riscoperta a Saqqara della
sua tomba, la mostra offre l’occasione unica e irripetibile di vedere
ricongiunti i più importanti rilievi di Horemheb, comandante in capo
dell’esercito egiziano al tempo di Tutankhamon e poi ultimo sovrano della
XVIII dinastia, dal 1319 al 1292 a.C., che Leiden, Bologna e Firenze
posseggono.
Info: www.museibologna.it/archeologico
Museo del Risorgimento - Piazza Carducci 5
"Terra di conquista e di mistero: echi dell'Egitto napoleonico a Bologna",
fino al 16 gennaio 2016
Gli echi che il fascino dell'Antico Egitto seppe suscitare anche a Bologna,
dopo la spedizione di Napoleone, raccontato attraverso gli oggetti del
Museo civico del Risorgimento.
Con la spedizione di Napoleone in Egitto (1798-1799) l'Europa si avviò ad
acquisire una conoscenza scientifica e culturale dell'Egitto senza
precedenti, senza per altro dissolverne l'antico mistero: al contrario, il
fascino che la terra dei Faraoni aveva esercitato da sempre conobbe un
nuovo slancio.
Echi di questo fascino giunsero anche a Bologna: ne ritroviamo le tracce
negli oggetti esposti in mostra, fra quali i cimeli orientali appartenuti a
Gioacchino Murat, Re di Napoli e cognato di Napoleone Bonaparte, le
medaglie e le antiche stampe che celebrano le imprese militari e
scientifiche dei Francesi e dei loro avversari, così come nelle tombe
egittizzanti della Certosa.
Info: www.museibologna.it/risorgimento
Museo Davia Bargellini - Strada Maggiore 44
"Presepi al presente. Nel solco della tradizione bolognese", fino al 17
gennaio 2016
Da ormai otto anni il Museo Davia Bargellini propone l'appuntamento
dedicato ai presepi, con una mostra realizzata in collaborazione con il
Centro Studi per la Cultura Popolare.
Quest'anno tre artiste contemporanee - Carla Righi, Elena Succi, Maria
Luisa Zarri - espongono le loro opere, che dialogano con alcune statuette
di antichi presepi conservate presso il museo, mettendo in luce le
citazioni dei gesti e delle composizioni tra gli esemplari del presente e
quelli del passato.
Ora come un tempo si è utilizzata la terracotta per dare forma al racconto,
sempre uguale e sempre diverso, della Natività. Mentre le statuine della
tradizione bolognese sono abitualmente dipinte, le artiste in mostra hanno
talvolta scelto di lasciare la materia al grezzo, sfruttandone la
pittoricità del vibrante chiaroscuro.
La stessa varietà di formati del presepio tradizionale si ritrova in quelli
moderni, alcuni composti da statuine singole, che a seconda dello spazio
possono cambiare ordine e posizione; altri da gruppi di figure, talvolta
completati da scenografie elaborate, ma più spesso da pochi elementi
fortemente simbolici ed evocativi (la mangiatoia grande come un letto che
accoglie anche la Vergine, le colonne che alludono alla caduta del tempio
di Salomone, ecc.).
Info: www.museibologna.it/arteantica
"Benoît Preteseille. Preteseille / Bargellini", fino al 17 gennaio 2016
Maestro dello humor nero, erede consapevole del Dada e del Surrealismo,
Benoît Preteseille è uno degli autori più originali del fumetto
contemporaneo, oltre che un editore dall’attitudine trasversale e portata
alla sperimentazione.
Preteseille ha lavorato in residenza a luglio 2015 al Museo Davia
Bargellini di Bologna, fondendo la sua opera con la proposta espositiva
dell’eclettico museo.
Info: www.museibologna.it/arteantica
Museo Morandi - via Don Minzoni 14
“Brigitte March Niedermair. Horizon”, fino al 3 aprile 2016
La mostra di Brigitte March Niedermair rende visibili due serie di lavori
fotografici frutto di indagini diverse, svolte in luoghi distanti sia
fisicamente che concettualmente. Da una parte lo studio di Giorgio Morandi
in via Fondazza, luogo intimo e raccolto, custode del mistero della sua
poetica; dall'altra le Piramidi d'Egitto, imponenti e maestose architetture
funerarie, custodi dei più grandi misteri delle civiltà passate.
Nonostante questa apparente differenza, un invisibile ma coerente filo
conduttore funge da elemento di raccordo tra queste due ricerche: lo studio
dell'orizzonte, quell'invisibile spazio mentale che segna i limiti del
visibile e che simbolicamente rappresenta il confine di una intima ricerca
spirituale.
Info: www.mambo-bologna.org
“Morandi a vent'anni. Dipinti della Collezione Mattioli dal Guggenheim di Venezia”, fino al 26 giugno 2016
Il Museo Morandi propone, all'interno della propria collezione, un focus su
un periodo poco conosciuto del percorso artistico morandiano: con “Morandi
a vent'anni. Dipinti della Collezione Mattioli dal Guggenheim di Venezia”
vengono resi visibili quattro capolavori dell'artista bolognese, tutti
datati tra il 1913 e il 1915, provenienti dall'importante collezione d'arte
milanese di Gianni Mattioli, dal 1997 in deposito a lungo termine presso la
Peggy Guggenheim Collection di Venezia.
Info: www.mambo-bologna.org
Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123
"Scultura e Impresa. Piante con seme", fino al 31 gennaio 2016
Il Museo del Patrimonio Industriale ospita la mostra di Michele D'Aniello
"Piante con seme", per la quarta edizione di Scultura e Impresa, con il
patrocinio della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Bologna e di
Unindustria Bologna.
Credere prima che le cose avvengano, le fa accadere! Questo è il tema della
quarta edizione di Scultura e Impresa. In mostra è possibile ammirare le
nuove opere di Michele D’Aniello, realizzate con materiali sorprendenti,
provenienti dal mondo industriale e per la prima volta utilizzati nell'arte
contemporanea.
Le sculture sono metafore potenzianti che servono a creare nello spettatore
emozioni e stati d’animo costruttivi e motivanti, necessari alla
realizzazione dei nostri sogni, delle nostre profonde aspirazioni, quelle
fondate su valori eterni e immutabili.
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
L'Istituzione Bologna Musei è il rinnovato assetto istituzionale dei Musei
civici bolognesi, che si pone l'obiettivo della razionalizzare dei servizi
e dell'inquadramento di un notevole patrimonio in un progetto culturale
rinnovato e coerente. Il modello che viene proposto è quello di un sistema
culturale policentrico, fortemente coordinato, in cui le specificità
museali esprimono una chiara identità e un determinato settore di
intervento, proponendosi come punti di riferimento e come presidi culturali
allargati al territorio.
I Musei civici, con le loro competenze e le loro attività, hanno infatti
saputo nel tempo accreditarsi come attori essenziali dell’offerta culturale
della città, soprattutto in riferimento alla salvaguardia e alla
valorizzazione di parti del patrimonio. Con l'articolata realtà delle loro
collezioni sono infatti in grado di documentare l'intera storia di Bologna
e del suo territorio, dai primi insediamenti preistorici fino alle
dinamiche economiche e produttive della società contemporanea.
Parallelamente sono documentati aspetti importanti dello sviluppo
culturale, artistico, scientifico e tecnologico del nostro territorio:
dalla stagione del collezionismo erudito del XV e XVIII secolo sino ai
prodotti più significativi del distretto industriale meccanico, passando
attraverso le suggestioni dell'arte moderna e contemporanea.
Fanno parte dell'Istituzione Bologna Musei: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di
Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la
Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale,
Collezioni Comunali d'Arte, Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria
Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del
Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna.