Riconoscere i propri confini come mezzo per conoscere l'altro
Non è semplice definire il concetto di confine.
Etimologicamente confine deriva dal latino “confinis” cioè, cum (insieme) e finis (termine).
Nell’ immaginario comune il confine può essere rappresentato attraverso una linea lungo la quale corre una divisione, una separazione, una discontinuità. Una linea che demarca dunque un limite (reale o immaginario) tra ciò che appartiene a qualcuno (o a qualcosa) e ciò che appartiene a qualcun altro (qualcos'altro).
I confini però, come ci ricorda il sociologo Zygmunt Baunam, non vanno intesi come semplici barriere che dividono uno spazio reale o immaginario. Essi sono anche interfacce tra i luoghi che separano ed è proprio attraverso la linea di confine che due entità possono toccarsi e conoscersi.
In questo incontro le dott.sse Laura Morelli e Vittoria Sichi (psicologhe e psicoterapeute di Studio Itinerante) proporranno una riflessione sul concetto di confine e di come questo rimandi tanto al tema dell’appartenenza quanto a quello dell’incontro.
Verranno esplorati i diversi tipi di confini (corporei, coniugali, familiari) e il modo in cui essi cambiano nelle diverse fasi della vita. Il tutto verrà fatto utilizzando una metodologia interattiva che prevederà anche, per chi lo vorrà, una breve attivazione corporea.
La partecipazione all'evento è gratuita e a conclusione verrà offerto un piccolo aperitivo di saluto.
E' gradita una prenotazione via mail a: studioitinerantepsicologia@gmail.com