Teatro dell’ABC: la stagione teatrale 2019 – 2020
La musica jazz e quella contemporanea, la messa in scena di biografie celebri e vite straordinarie, la poesia, Bologna vista e raccontata da una pluralità di diverse messe in scena: sono gli ingredienti che compongono la stagione teatrale 2019 – 2020 del Teatro dell’ABC, nato nel gennaio 2019. Un teatro di autogestione “sperimentale”, con una peculiarità che lo rende unico: chi lo dirige lavora a piene mani e in prima persona alla produzione e costruzione degli spettacoli, dall’ideazione alla messa in scena, fino alla presenza sul palcoscenico.
Un cartellone eclettico, che lascia spazio ai vari linguaggi artistici per configurarsi come contenitore di eventi che spaziano in tutti gli ambiti della creatività, per intercettare un pubblico ampio e trasversale: il Teatro dell’ABC vuole essere anzitutto un luogo di incontro delle arti con il territorio e i suoi abitanti, per coinvolgere in maniera attiva la comunità.
Questi gli obiettivi dichiarati da Lavinia Turra, Gabriele Via, Valentino Corvino, Paolo Fiore Angelini, Guglielmo Pagnozzi e Gianni Marras, nucleo creativo e operativo del teatro e di ABC Arte Bologna Cultura, un collettivo che ha incessantemente lavorato dal 2013 spostandosi in tre diverse sedi e collaborando con molti diversi attori della scena culturale bolognese e non, realizzando mostre, concerti, spettacoli, incontri letterari, film, feste e progetti didattici.
La musica
L’apertura della stagione è dedicata alla musica contemporanea: lunedì 30 settembre “In principio è il soffio” con il flautista Matteo Cesari, uno degli interpreti più significativi di Salvatore Sciarrino, che ci guiderà nel mondo di sogno e magia evocativa del compositore sardo. La serata, curata da Valentino Corvino in collaborazione con FontanaMix Ensemble, si inserisce all’interno del Festival Bologna Modern 2019.
A cura di Corvino anche il concerto di Ilaria Pilar Patassini, in arte Pilar, in scena mercoledì 30 ottobre. L’artista romana presenterà il suo quarto album, “Luna in Ariete”: un disco fatto di liricità intima e tagliente, con arrangiamenti caratterizzati dalla presenza di corno, flicorno e trombone e testi che raccontano la sospensione, l’attesa, la maternità, ma anche la società italiana contemporanea.
Alla musica dei nativi americani è dedicata anche la terza serata curata da Corvino per questo avvio di stagione: “American indian song”, sempre in collaborazione con FontanaMixensemble, in programma domenica 24 novembre.
Alla musica jazz e ai suoi più famosi interpreti sono dedicati i martedì di questa stagione, con la rassegna ABC Jazz curata da Guglielmo Pagnozzi e Emiliano Pintori, tra musica live e racconto biografico di vite straordinarie. Si comincia martedì 22 ottobre con “A love supreme – Vita e musica di John Coltrane”; il 19 novembre “Blues and Roots – Vita e opere di Charles Mingus”; martedì 17 dicembre “Kind of blue – Miles Davis e il jazz moderno”.
Al jazz è dedicata anche la serata di martedì 3 dicembre, “Di segni e suoni”, con una singolare performance di Arte Grafica e Musica Improvvisata che vedrà come protagonisti il disegnatore Andrea Bersani e Guglielmo Pagnozzi al sax, clarinetto ed elettronica.
Il teatro
“Laudato Si’”, in programma giovedì 3 ottobre, è il titolo del primo spettacolo di poesia della nuova stagione: nato nel 2016 da un’idea di Gabriele Via e Barbara Scoppa, insieme sul palcoscenico, l’atto unico guarda alla profonda convinzione che l’umanità è portatrice, attraverso l’arte, di un’essenza spirituale in grado di costruire un orizzonte di armonia tra uomo e pianeta, rispetto, dignità e preservazione. Le musiche di Valentino Corvino accompagnano i reading dei testi di Francesco D’Assisi, Dante, Shakespeare, Pascal, Kant, Borges e tanti altri, assieme a quelli dello stesso Via, regista e attore assieme alla Scoppa.
“Performers. Autobiografie di vite Rock’n’Roll” è la rassegna dedicata alle vite di alcune delle più straordinarie musiciste del secolo scorso. Due gli appuntamenti: venerdì 18 ottobre con “Marianne Faithfull. Biografia di una star piena di destino” di e con Angela Malfitano, che accompagnata alla chitarra da Giuseppe Calcagno trasporterà il pubblico alla scoperta dell’incredibile storia di una ragazza della Swinging London, musa dei Rolling Stones e amante di Mick Jagger con il quale scrisse capolavori come Sympathy for the devil e Sister Morphine, tra ascese e cadute inarrestabili, portate sul palco in un’atmosfera sospesa tra ironia e sottile malinconia.
Sarà lo stesso sguardo di Angela Malfitano a portare sul palco il 27 dicembre attraverso la presenza scenica di Tita Ruggeri la vita di “Joni Mitchell – La Musa sfuggente”, reading con musica dedicato ad una delle voci più angeliche degli anni Settanta, capace di conquistare con la sua chitarra il cuore di una generazione per poi convertirsi ad una ricerca musicale più raffinata e alla pittura. Donna indipendente, in grado di farsi strada in un mondo di uomini, amica di Leonard Cohen e Bob Dylan, icona immortale di forza femminile e autonomia.
Il 29 novembre lo spettacolo “Mi chiamo Andrea, faccio fumetti”: Andrea Santonastaso, attore oggi, disegnatore di fumetti una volta, racconta, attraverso le parole scritte da Christian Poli, l'arte del grande disegnatore di fumetti Andrea Pazienza. Lo fa dichiarando la sua impotenza, ma anche la sua rabbia di fronte allo spreco cosciente e quasi premeditato di tanta arte pura in nome della follia di “un buco”. Lo fa raccontando e disegnando in scena. Sabato 30 novembre la replica in matinée per le scuole, in collaborazione con BilBOlbul, Festival internazionale del Fumetto di Bologna.
La rassegna curata da Gabriele Via prosegue poi venerdì 13 dicembre con “Omaggio al genio del signor G.”, incontro con il teatro canzone di Giorgio Gaber, di e con Gabriele Via, con le musiche dal vivo a cura di Franco Cristaldi: uno spettacolo che celebra l’inventore del Teatro-Canzone, il “profeta” che ci ha accompagnato durante il periodo di profonda trasformazione sociale, economica, culturale, politica tra gli anni Settanta e i primi anni Duemila, quando ci ha lasciati. Cosa direbbe Gaber oggi su argomenti come i social network, la chiesa di Papa Francesco, la questione migratoria? Riproporlo oggi vuol dire interrogarsi nella capacità di saper leggere, come lui, i segni del tempo.
L’anno che verrà
Prosegue anche nel 2020 il viaggio alla scoperta dei grandi protagonisti del teatro italiano con la rassegna teatrale curata da Gabriele Via: da “Le guerre di Walter” (10 gennaio) di e con Matteo Belli, dedicato al genio di Walter Chiari, a Dario Fo ed Enzo Iannacci (7 febbraio) raccontati da Guglielmo Pagnozzi e dallo stesso Gabriele Via. Al jazz sono dedicate le “Storie di Jazz (e dintorni)” del 28 gennaio, con Jimmy Villotti, e le “lezioni-concerto” a cura di Guglielmo Pagnozzi e Emiliano Pintori, che ci condurranno dentro la musica e la vita di autori come Django Reinhardt (25 febbraio), Sydney Bechet (24 marzo), Fela Kuti (28 aprile) e le signore del Jazz Billie Holiday, Ella Fitzgerald e Sara Vaughan (26 maggio). La rassegna teatrale a cura di Gianni Marras sarà all’insegna della musica, della prosa e del racconto di Bologna con la serata “teatroNarrando Bo” dell’8 maggio. Chiusura di stagione il 29 maggio con “L’uovo di Marcello”, di e con Bruno Damini: le voci di 21 grandi attrici e attori tra fama e fame, a rievocare la gavetta degli esordi e i profumi e sapori dell’infanzia. La serata sarà accompagnata dalla cena a cura dello chef Mario Ferrara.
Ulteriori date saranno comunicate in corso di stagione.