"Faustin and out": a teatro dal 20 al 22 gennaio
"Faustin and out" all'Arena del Sole dal 20 al 22 gennaio (Sala Salmon) di Elfriede Jelinek regia Fabrizio Arcuri con Angela Malfitano, Francesca Mazza Matteo Angius, Sandra Soncini.
Prima parte - La Presentazione
Seconda parte - La Rappresentazione
Terza parte - La Cronaca
Una riscrittura al femminile del Faust di Goethe che percorre e intreccia tre livelli di significato: filosofico, politico e della cronaca, secondo una tecnica consueta per Elfriede Jelinek, scrittrice austriaca Premio Nobel per la letteratura nel 2004.
L’autrice riprende la vicenda, accaduta in Austria, del padre che ha tenuto segregata per anni la figlia nella cantina di casa costringendola a un rapporto incestuoso, ponendola però in una dimensione fisica e metaforica che prevede un alto e un basso, un fuori e un dentro. Per questo FaustIn and out è stato definito dalla stessa autrice “dramma secondario”, ovvero una specie di commentario teatrale all’opera di Goethe.
FaustIn and out e' un impresa. Folle.
Come è folle cercare di leggere l'occidente nel suo conflitto uomo/donna, nel partire dalla centralità del progetto maschile di cercare la felicità "l'assunto faustiano" per poi applicarlo a un fatto di cronaca estremo dove le logiche capitalistiche, l'essere e il nulla di Heidegger e la Bibbia precipitano in soccorso per una giustificazione che di fatto non c'è.
Non c'è nella religione, non c'è nella filosofia e non c'è nell'economia. Non c'è nell'idea di comunità dell'occidente.
Tutto questo e' ancora più arduo se si prova a scardinare le convenzioni teatrali. Allora FaustIn, significa faust, ma significa a anche faust dentro e in effetti noi siamo dentro al Faust.
Faust è allo stesso tempo anche dentro la protagonista quindi chi ha faust dentro? Margherita.
E gli attori sono dentro questi personaggi.
La tragedia di Margarethe del Faust diviene pertanto il punto di partenza. C’è qualcosa dell’avanspettacolo nel testo della Jelinek che fa di Faust il palcoscenico di un cabaret. La vittima qui è il protagonista, come di là lo era il carnefice. Ma poi, chi è davvero la vittima? E chi il carnefice?
Faustin and out, inedito in Italia, è stato appositamente tradotto da Elisa Balboni e Marcello Soffritti, direttore del Dipartimento di interpretazione e traduzione dell'Università di Bologna. La produzione è nata all’interno del Festival Focus Jelinek la cui direzione artistica è di Elena Di Gioia.
Fabrizio Arcuri, uno dei registi più interessanti e attenti alla drammaturgia contemporanea, ne curerà la messa in scena. Angela Malfitano e Francesca Mazza proseguono l’approfondimento sulla scrittura della Jelinek e sul mito di Faust iniziato con gli spettacoli La regina degli Elfi e Histoire d’F.
Attori e tecnici costruiranno e decostruiranno la scena così come la Jelinek costruisce e decostruisce il testo; affronteranno l'improbabile cabaret da lei proposto cercando di stare sopra e sotto, dentro e fuori l’opera.
La produzione è nata all’interno del vasto progetto Festival Focus Jelinek con l’ideazione e la direzione artistica di Elena Di Gioia e vede la collaborazione tra Accademia degli Artefatti e Tra un atto e l’altro intorno al nodo che lega Goethe e la Jelinek, oltre le loro volontà culturali e teatrali.