"Svenimenti" all'Arena del Sole
All'Arena del Sole, dal 15 al 17 gennaio (Sala Salmon) "Svenimenti": progetto, elaborazione drammaturgica Elena Bucci e Marco Sgrosso CTB Teatro Stabile di Brescia / Le Belle Bandiere.
"Svenimenti". In pochi altri autori come in Anton Cechov l’opera si intreccia così fortemente con la propria biografia e la propria epoca: il grande drammaturgo russo è stato, assieme a Stanislavskij, un precursore di un teatro fondato sulla verità e sul realismo psicologico, e nei suoi testi la vita è entrata così come l’autore l’ha vissuta. Andare ripescare nell’immenso repertorio di racconti, atti unici e lettere di Cechov significa tornare alla fonte dei suoi più celebri capolavori trovandone i caratteri, le invenzioni, le atmosfere e immergersi in nuvole di teatro puro abitato da antieroi malinconici, intrappolati nella steppa di qualche provincia russa.
Accanto alla quotidianità trapela il ritratto di un’epoca e comprendiamo meglio questo artista pieno di contrasti: un malinconico con un innato senso della comicità, un solitario che in campagna rimpiangeva lo scintillio di Mosca e di San Pietroburgo, un uomo inquieto che mentre denunciava la mancanza di un luogo tranquillo per sé amava scrivere sentendo nella stanza accanto gli strepiti e i canti di una famiglia d’origine anomala e stravagante. Il titolo Svenimenti è un omaggio a Mejerchol’d che aveva intitolato Trentatré svenimenti la sua rilettura di tre atti unici di Cechov, «parola che allude – scrive Elena Bucci – ai punti di crisi emotiva e di perdita di controllo dei personaggi, urlo o gioia, pianto o riso ma comunque resa all’incomprensibile emozione della vita».