"Visioni d'acqua"
“Per fare delle buone fotografie, non serve andare fino in capo al mondo, basta saper vedere quello che la maggior parte delle persone non vede. E questo può succedere anche dietro casa”. Questo ha detto il grande fotografo naturalista John Shaw ed è quello che penso anch’io.
Per fotografare città e persone (nello specifico le foto della mia precedente personale, intitolata “A Misura d’Uomo”) ho dovuto e voluto viaggiare per trovare i soggetti adatti. Per questa mostra, invece, i soggetti li avevo dietro casa, bastava vederli con certi occhi. Dietro casa intendo, nella quasi totalità dei casi, sull’alto Appennino Bolognese e, in qualche situazione, in quello Modenese. La zona delle Cascate del Dardagna, a valle del Corno alle Scale, è stata fonte d’ispirazione e mi ha procurato i soggetti che ho riportato su carta. Molto spesso sono partito con zaino fotografico e un pesante cavalletto sulle spalle, in tutte le stagioni dell’anno, per puntare a fare una singola foto che avevo previsualizzato in precedenza. Alle volte è andata bene, altre volte è andata male, ma ho sempre portato a casa qualcosa in termini di immagini interessanti, anche se non utilizzate.
L’acqua, così come il fuoco, è, allo stesso momento, sempre uguale, ma sempre diversa. Gli scatti effettuati allo stesso soggetto, nello stesso momento, ma variando in maniera minima la posizione della fotocamera, possono dare un risultato completamente diverso. Così come fotografando dalla stessa posizione, ma con luce leggermente diversa. In questo modo ho avuto la possibilità di scegliere tra centinaia di scatti completamente originali. E quindi le immagini presentate in questa mostra sono la finalizzazione di anni di escursioni, molto spesso nella stessa zona, ma con clima, luce e motivazioni diverse. Il risultato è questo, assai diverso nella concezione rispetto a quello dell’ultima esposizione che ho presentato, ma se la base di partenza è così diversa, è giusto che lo sia anche il risultato all’arrivo.
Una prerogativa di questa mostra è il movimento; anche nelle poche immagini con soggetto statico, la sensazione è la presenza di qualcosa di vitale, di pulsante, forse perché l’acqua (nelle sue varie forme) è rappresentazione di vita.