Quarta puntata con la rubrica che indaga storia e nomi dei quartieri bolognesi. Oggi andiamo alla scoperta dei quartieri Borgo Panigale e Santo Stefano, in modo da completare il quadrante ovest della città.

Borgo Panigale, in dialetto bolognese Al Baurg o Baurg Panighèl, è situato nella periferia Ovest di Bologna. Comune autonomo fino al 1937, il Borgo è una vasta area pianeggiante attraversata dalla Via Emilia e delimitata dal fiume Reno e il torrente Lavino. Il quartiere è tra i più estesi di Bologna, il suo nome deriva dal latino Vico Panicalis, a indicare una zona dedita alla coltivazione del panìco, un cereale simile al miglio, e ancora oggi tre spighe di grano compaiono, intrecciate, negli stemmi di comune e quartiere. Il primo grosso insediamento industriale a Borgo Panigale avvenne nel 1938 con il trasferimento della Ducati: oggi sono presenti numerose e molteplici attività, industriali e artigianali, insieme a una zona commerciale strategica per l’intera città. Il quartiere è altamente altamente urbanizzato, ma ancora circondato da aree verdi condotte ad economia agricola e da numerosi parchi pubblici, tra cui spicca il Lungo Reno.

Santo Stefano nasce dalla fusione di tre precedenti quartieri, Colli, Galvani e Murri. Il nome viene dall’omonima piazza, sede delle famose sette chiese, un complesso religioso realizzato attraverso una serie di ampliamenti effettuati nei secoli nel tentativo di costruire una copia perfetta del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Al giorno d'oggi rimangono solo quattro chiese e soltanto una ha portato il nome di S. Stefano, in un periodo incerto tra il V e l' VIII secolo, cambiandolo poi con la dedica al Santo Sepolcro. Al primo martire cristiano è rimasta la piazza, la via e il quartiere.