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Ozzano, da un sogno un lavoro: "Raccolgo miele tra le colline, ma il 2019 è stato un anno disastroso"

La testimonianza di una piccola imprenditrice locale, che innamoratasi del territorio ha acquistato un terreno e avviato un'attività...

“Mi sono innamorata di queste colline anni fa, e ho deciso di provare a fare di una passione un lavoro”. Erica Bertoni, 33 anni e originaria di Modena, vive a Ozzano e dopo essersi sposata ha acquistato un terreno nel Parco dei Gessi, a Borgo San Pietro, e partendo da 4-5 alveari ha iniziato a produrre miele naturale. Una donna, mamma e imprenditrice che nel giro di poco tempo è riuscita a mettere in piedi una piccola realtà, rispettando il tempo e il ritmo delle api e il loro ambiente.

Erica, come è partita la sua piccola impresa? “Mi sono laureata in Scienze naturali e il mondo delle api mi ha sempre affascinato, ma posso dire che è grazie a mio marito che tutto è partito. Lui è un agronomo con la passione per questa specie, e mi ha insegnato tutto quello che ancora non sapevo.  Nel 2013 mi sono trasferita a Ozzano dopo essermi letteralmente innamorata delle sue colline, dei suoi panorami e dei ritmi lenti che nel Parco dei Gessi si respirano grazie alla tanta natura e fauna presente. Da qui, con il passare del tempo, ho pensato di fare di una passione un lavoro. Ho deciso di provare e la mia impresa, Apis in fabula, è in continua crescita”.

Quanti alveari ha?

“Sono partita da 4 alveari e in cinque anni sono arrivata ad averne 40. Nulla rispetto agli apicoltori professionisti, ma sono contenta così. Raccogliere miele è un lavoro che richiede tempo, e bisogna prestare molta attenzione. Rispetto i ritmi delle mie api e anche quelli che richiede essere mamma. Cerco di conciliare tutto nel migliore dei modi. La fortuna è che mi trovo in un ambiente incontaminato perché gli agricoltori che confinano con il mio terreno non usano pesticidi, quindi tutto è naturale e soprattutto rispetta i modi e i tempi della natura,e  abitando in zona riesco a tenere tutto sotto controllo. Ho realizzato un sogno".

Che tipo di miele si produce tra le colline di Ozzano?

“Personalmente nelle buone annate provo a fare tutti i tipi di miele, dall’acacia al tiglio, dall’ailanto alla melata fino al millefiori, ma quest’anno sono stata in grado di produrre solo il tipo millefiori. Per fare un miele monoflora bisogna togliere il mielario appena la fioritura sfiorisce, ma non ho voluto stressare le api già provate dalle condizioni meteo. Non faccio nomadismo, cioè non le sposto perché non voglio stressarle, quindi produco solo miele di queste colline e quello che la natura nel periodo della fioritura offre, e quest'anno è andata così”.

Perchè? Come è andata la raccolta 2019?

“Il miele viene prodotto in primavera e in estate, quando ci sono i fiori, e in inverno si vende la materia prima che è stata raccolta nel corso di queste due stagioni. Il 2019 però è stata un’annata allucinante, disastrosa per non dire terrificante, ed è sempre peggio a causa del clima. Lo scorso aprile faceva caldissimo e c’erano tutte le condizioni meteo ideali per un’ottima stagione. Le api hanno fatto tante uova ma il mese di maggio è stato come novembre, cioè freddo e piovoso. Non c’erano fiori e quindi nessun nutrimento, e le api erano in grande difficoltà. Ho dovuto ridargli il miele da mangiare. Le fioriture dell’acacia, che sono le più rinomate in queste zone,  si sono distrutte. Poi il meteo si è ripreso, ma certi tipo di miele non sono stati proprio prodotti, ma è un problema che ha riguardato tutto la regione. Personalmente sono riuscita a raccogliere 250 chili di miele. Se la stagione è buona ogni alveare riesce a produrre fino a trenta chili di miele, cosa non avvenuta nel 2019”.

Ma in un’annata così a quanto viene venduto il miele?

“Siamo sugli 11 euro al chilo, ma ogni impresa si gestisce autonomamente. Diciamo che in linea di massima il prezzo è questo”.

Quale consiglio vuole dare a chi ha una passione legata alla terra ma forse non ha il coraggio di provare a farne un lavoro?

“Io sono una microscopica realtà e mi piacerebbe diventare un punto di riferimento per Ozzano. Non abbiamo un negozio e vendo a privati e attività locali, un po come una volta, con il passaparola. Questa terra ha tanto da offrire ma il mio consiglio è quello di fare prima delle prove, e solo dopo avviare un’impresa. Non è semplice, è inutile negarlo, è necessario tanto impegno, passione e pazienza, e per capire se è la strada giusta esistono tantissime aziende agricole biologiche Wwoof che accolgono. ragazzi e adulti per dei periodi di scambio lavoro. Credo che questa possa essere una prima prova, un modo per capire se quello che è un sogno possa diventare sul serio il lavoro della propria vita o meno. Personalmente non mi sono buttata nel vuoto, perché mio marito, grazie al suo mestiere, aveva tutta la conoscenza necessaria per consigliarmi. Ci vuole coraggio, ma anche qualche certezza prima di partire ma non bisogna mai rinunciare in partenza”.

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