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Green economy, in Emilia-Romagna Stati Generali: la Regione stanzia 104 milioni

La Regione stanzia 104,3 milioni di euro per l'efficienza energetica e la mobilità sostenibile e partono i lavori per il nuovo piano energetico regionale. In Emilia Romagna 3.890 le imprese regionali potenzialmente coinvolte per realizzare le azioni previste

Ammontano a 140,3 milioni le risorse messe a disposizione dalla Regione  per favorire azioni di efficientamento energetico dell’industria e degli enti pubblici, dello sviluppo di impianti di energia da fonti rinnovabili e della mobilità sostenibile nelle aree urbane dell’Emilia-Romagna, dove, tra l’altro, sono 3.890 le imprese regionali, con un fatturato superiore al milione di euro, potenzialmente coinvolte nell’indotto per la realizzazione delle azioni previste dai bandi del Por Fesr 2014-2020 sulla low carbon economy.

Opportunità e incidenza di questi interventi sullo sviluppo della competitività del territorio saranno al centro del confronto “Low carbon economy, pianificazione energetica e competitività dei territori: temi e strumenti” che si terrà si terrà a Ecomondo, domani mercoledì 4 novembre dalle 9.30 alle 12 in sala Agorà in fiera Rimini, durante il quale interverrà anche l’assessore regionale Attività produttive, piano energetico ed economia verde Palma Costi che annuncerà la convocazione degli Stati generali della green economy per l’Emilia-Romagna il 27 novembre 2015 che rappresenterà anche l' avvio del nuovo Piano energetico regionale.

«La green economy – sottolinea Costi - rappresenta un’opportunità trasversale di crescita dell’economia regionale, un’occasione da cogliere e proprio in questa ottica stiamo lavorando per ottimizzare i finanziamenti europei in una visione di sviluppo eco sostenibile, ma competitivo. Per quanto riguarda in particolare la low carbon economy puntiamo a raggiungere e superare nel 2020 gli obiettivi della strategia europea assicurando piena partecipazione a cittadini ed imprese nella costruzione di una economia in grado di ridurre le emissioni di gas climalteranti, in grado di risparmiare energia e orientata all’utilizzo delle fonti rinnovabili».
La Regione Emilia-Romagna, "in linea con gli obiettivi europei 20 20 20 (riduzione del 20% dei gas serra, 20% del fabbisogno energetico ricavato da fonti rinnovabili, aumento del 20% dell’efficienza energetica), prosegue nel suo impegno a sostenere lo sviluppo della gren economy e dell’economia circolare".

A scegliere dove intervenire saranno i sindaci. Sulla low carbon economy, per una ricaduta più mirata sulle realtà locali degli interventi di efficientamento energetico sugli edifici pubblici, previsto un coinvolgimento diretto dei Comuni chiamati a indicare nel Paes (Piano di azione per l’energia sostenibile) gli edifici pubblici sui quali è prioritario l’intervento. Attualmente sono circa 300 i comuni su 340 in Emilia-Romagna che hanno aderito all’iniziativa Patto dei Sindaci e hanno preparato o stanno preparando il Paes. In una logica di risparmio dei costi della Pubblica amministrazione, il risparmio energetico degli edifici pubblici, ottenuto tramite i bandi regionali Por Fesr 2007-2020, ha raggiunto 40 mila tep/anno (Tep = tonnellate equivalenti petrolio).

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