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Smart City, Lepore: "Bologna città che si occupa del bene comune per migliorare la vita dei cittadini"

La manifestazione dedicata alle innovazioni delle città: "L'accento va sul benessere e sulla qualità della vita, ma anche sull'opportunità della smart e della sharing economy"

La settimana prossima a Bologna una tra le più importanti manifestazioni europee sulle tematiche dell'innovazione della città e nelle comunità intelligenti Smart City (ospitata dalla Fiera, in particolare da Saie). La presentazione di questa terza edizione sotto le Due Torri, questa mattina a Palazzo D'Accursio: presenti l'assessore Matteo Lepore (Economia e promozione della città, Turismo, Relazioni Internazionali, Agenda Digitale), il presidente di Bologna Fiere Duccio Campagnoli, Carlo Mochi Sismondi (AD Smart City Exhibition e presidente Forum PA), Paolo Bonaretti direttore Aster e Giuseppe Conti, dell'Università di Bologna.

"Presentiamo le idee che cambiano Bologna - ha esordito l'assessore Lepore - una città che si occupa del bene comune per migliorare la vita dei cittadini. Esempi di una gestione condivisa dei beni comuni sono per esempio il progetto delle serre dei Giardini Margherita, Big Data, la rete wi-fi per Piazza Maggiore nel periodo del Cinema in Piazza...". 

Per Duccio Campagnoli il "matrimonio" tra Bologne Fiere/Saie e Smart City è ben riuscito e come coppia di fatto (scherza in conferenza stampa) è giusto che abbia avuto come scenario proprio Bologna, con riferimento alle vicende sulla registrazione dei matrimoni registrati all'estero fra coppie dello stesso sesso. Battute a parte, secondo il patron della Fiera "anche le manifestazioni fieristiche devono sapersi rinnovare ed è così che grazie a questa abbinata il salone dell'edilizia di Bologna vede un'innovazione" ed ecco che parte un altro riferimento, quello della presunta competizione fra le fiere di Milano e Bologna (Motorshow ndr): "Non è che Milano sia meglio di Bologna o viceversa, il valore è dato dal progetto più smart". 

Carlo Mochi Sismondi ha insistito sull'obiettivo unico di Smart City, quello di far vivere meglio i cittadini: "Le tecnologie non sono il fine, ma rappresentano l'ambiente in cui tutto questo dovrà prosperare. L'accento va sul benessere e sulla qualità della vita, ma anche sull'opportunità della smart economy, ovvero la tecnologia che utilizza le tecnologie per fare lavoro e creare impresa giovanile. E non dimentichiamoci della sharing economy, ovvero l'economia della condivisione".

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