Tasi Bologna: aliquota al 3.3 con detrazioni. Via a fondo anticrisi per famiglie con figli a carico
Oggi incontro tra Comune e sindacati sul tema relativo all'applicazione della TASI per l'anno 2014, con riferimento all'aliquota e al sistema delle detrazioni previste. Nell'incontro è inoltre stato affrontato il tema della costituzione di uno specifico Fondo anti-crisi: ecco cosa si è convenuto
Nell'ambito del confronto sul Bilancio di previsione 2014-2016, questa mattina si sono incontrati il Comune di Bologna e i sindacati, hanno condiviso il tema relativo all'applicazione della TASI per l'anno 2014 (con riferimento all'aliquota e al sistema delle detrazioni previste). Nell'incontro è inoltre stato affrontato il tema della costituzione di uno specifico Fondo anti-crisi finalizzato ad interventi di tipo economico a favore di famiglie con due o più figli di età inferiore a 26 anni conviventi e fiscalmente a carico.
Soddisfatta la vicesindaco Silvia Giannini: "Siamo riusciti a rendere più equa la Tasi, così facendo sarà più leggera rispetto alla vecchia Imu prima abitazione, ed è previsto un sistema di detrazioni che consentirà a chi prima non pagava l'Imu di non pagare la Tasi". "Al fine di rendere più equa possibile la struttura dell'imposta", è stata introdotta una detrazione decrescente a 25 scaglioni: fino ad un valore di rendita catastale di 327.39 euro non si pagherà la Tasi, così come non si pagava prima l'Imu; al crescere del valore catastale la detrazione diminuirà fino ad azzerarsi per immobili con valore catastale pari o maggiore di 1.696.43 euro.
A circa 90.000 soggetti (possessori prima abitazione con annesse pertinenze), oltre l'80% della popolazione residente, arriverà a casa un bollettino pre-compilato.
Nell'ambito del fondo anticrisi comunale, già introdotto lo scorso anno, sono stati riservati 500.000 euro per poter agevolare le famiglie numerose in particolare condizioni di disagio, che siano o meno proprietarie di prima casa.
Per le famiglie che vivono in una casa di proprietà, con una rendita catastale complessiva fino a 803.57 euro (che vuol dire sostanzialmente un imponibile a fine Tasi di 135.000 euro), nei casi in cui vi siano due o più figli di età inferiore a 26 anni che siano conviventi e nel caso in cui non vi siano altri immobili e vi sia un valore ISEE inferiore ai 18.000 euro, si potrà avere una detrazione che si conta possa essere di 50 euro per figlio.
Nell'ambito dei fondi che sono messi a disposizione a livello nazionale dal decreto sull'emergenza abitativa - anticipa Giannini - "contiamo di estendere un'analoga agevolazione anche alle famiglie numerose che sono in affitto che non hanno la casa di proprietà. Questa è la proposta emersa dal confronto con le organizzazioni sindacali, ora dovrà essere approvata dalla Giunta e infine licenziata dal Consiglio comunale".
L'ACCORDO COMUNE-SINDACATI NEL DETTAGLIO. Nel verbale si legge che "per quanto riguarda la TASI sull’abitazione principale le parti condividono l’impegno per ridurre l’impatto regressivo di questa nuova tassa". In virtù di cio' si è concordato di applicare la TASI con l’aliquota massima del 3,3 per mille, ponendo a carico prevalentemente delle abitazioni principali e relative pertinenze l’aliquota aggiuntiva dello 0,8 per mille prevista dalla normativa per finanziare detrazioni d’imposta o altre misure a favore delle abitazioni principali e delle abitazioni ad esse equiparate.
Le parti hanno anche condiviso la scelta di applicare un sistema di detrazioni sulla TASI articolato in 25 scaglioni, con importi decrescenti al crescere delle rendite catastali e tali da portare "esenzione totale dal pagamento della TASI grazie alla detrazione di 175 euro pe r tutti i proprietari di immobili la cui rendita catastalecomplessiva (comprensiva quindi anche delle pertinenze) sia inferiore a 327,39 euro; detrazioni TASI decrescenti (da un valore di 160 euro a un valore minimo di 5 euro, per scaglioni di rendita catastale di ampiezza omogenea e pari a circa 59,5 euro) per tutti i proprietari di immobili la cui rendita catastale complessiva (sempre tenuto conto delle pertinenze) sia compresa fra 327,39 euro e 1.696,43 euro; azzeramento delle detrazioni TASI per tutti i proprietari di immobili la cui rendita catastale complessiva (sempre comprensiva delle pertinenze) sia superiore a 1.696,43 euro.
Il sistema di detrazioni concordato lascia aperto il problema delle detrazioni relative ai figli conviventi in età fino a 26 anni, riconosciute dalla precedente normativa IMU ai proprietari di prima abitazione in forma transitoria. Era infatti prevista la loro eliminazione dal 2014. Per affrontare la problematica (limitatamente alle famiglie in condizioni socio-economiche più disagiate) Comune e sindacati hanno concordato di "finalizzare il
Fondo anti-crisi 2014 di parte corrente ad interventi di tipo economico a favore delle famiglie con figli che si trovino nelle seguenti situazioni: proprietarie a Bologna e in tutto il territorio nazionale e all'estero dell’abitazione principale (e delle relative pertinenze) con una rendita catastale complessiva fino a 803,57 euro, pari ad un valore rivalutato imponibile ai fini TASI di 135.000 euro". Secondo i dati in possesso dell'Amministrazione si trova in questa situazione circa la metà dei proprietari bolognesi di prima abitazione. Oltre alla proprietà sopra specificata della prima abitazione è ammesso il possesso di altri immobili, in Italia e all'estero, con una rendita catastale inferiore a 60 euro. caratterizzate dalla presenza nel nucleo anagrafico alla data del 31 dicembre 2013 di 2 o più figli di età inferiore a 26 anni che risultino fiscalmente nell’anno d’imposta 2013 ancora a carico; in una condizione socio-economica (per quanto riguarda i redditi dichiarati e il patrimonio immobiliare e mobiliare posseduto) tale da generare sulla base dei nuovi criteri previsti dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 159/2013 un valore ISEE inferiore a 18.000 euro. Si evidenzia che la nuova normativa sull'ISEE prevede detrazioni particolari a favore dei lavoratori dipendenti e pensionati e delle famiglie con componenti in condizioni di disabilità o di non autosufficienza.
In considerazione della situazione sociale bolognese (e in particolare delle gravi difficoltà socio-economiche di una quota di famiglie con figli a carico che vivono in locazione) questi interventi di tipo economico verranno estesi per l’anno 2014 anche a favore di famiglie che non vivono nell'abitazione di proprietà, che si trovino nelle stesse condizioni anagrafiche e socio-economiche descritte in precedenza per le famiglie che vivono nell’alloggio di proprietà.