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Guida Centro Storico / Via d'Azeglio

Palazzo Sanuti Bevilacqua: dimora di una femminista del XV secolo

Papa Paolo III vi trasferì alcune sedute del Concilio di Trento e la colta nobildonna che lo abitò si oppose pubblicamente al cardinale di Bologna che contestava 'la soverchia ambizione delle donne' troppo interessate alla moda e all'abbigliamento

Non passa inosservata la maestosa costruzione al civico 31 di via D'Azeglio: è Palazzo Sanuti Bevilacqua Degli Ariosti che mette insieme diversi cognomi di notabili e patrizi dell'epoca. 

In stile decisamente toscano, non rispecchia le tipiche costruzioni bolognesi di quegli anni, tant'è che, fatto strano, è anche priva di portico. Scopriamolo insieme:

1) IL PALAZZO. Fu commissionato nel 1477 dal giurista Nicolò Sanuti, appartenente a una famiglia senatoria bolognese e Primo Conte di Porretta, e ultimato dopo soli cinque anni da Nicolosia Castellani, la moglie rimasta vedova. Caratterizza la facciata in arenaria "il bugnato", che ricorda appunto molti edifici toscani, ma anche Palazzo Fantuzzi, in via San Vitale o Palazzo Dei Diamanti a Ferrara. Gli interni sono caratterizzati da eleganti sale e un cortile con doppio loggiato, realizzato dalla famiglia Bentivoglio, che subentrò nel 1484 dopo la donazione di Nicolosa a Giovanni II. La cisterna quattrocentesca al centro del cortile proviene da Palazzo Fiaschi di Ferrara. 

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