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25 Aprile: accolta richiesta di spostare al 18. Opposizione: “Carta straccia”

Il 18 aprile sarebbe "la vera data fondante della democrazia italiana" secondo il pidiellino Garagnani. Accolto "come raccomandazione" dall'esecutivo l'odg sulla festa della Liberazione

Il parlamentare bolognese Fabio Garagnani fa una proposta shock e continua a non esserci pace per il 25 aprile. Scampato all'accetta sulle feste civili ipotizzata nell'ultima manovra, il giorno della liberazione è tornato nuovamente nel mirino della politica. L'esecutivo ha infatti accolto "come raccomandazione" un ordine del giorno in cui si propone di sostituirlo con il 18 aprile per celebrare le elezioni del 1948 vinte dalla Dc.

LA PROPOSTA DI GARAGNANI. A presentarlo il parlamentare Pdl Fabio Garagnani, lo stesso che denunciò il presidente delle vittime della strage del 2 agosto per vilipendio della Repubblica e che da anni porta avanti una personalissima crociata contro i libri di testo 'comunisti'. L'ultima provocazione di Garagnani è lunga poche righe: "Ho ricevuto dal servizio di controllo parlamentare la conferma scritta dell'accoglimento 'come raccomandazione' da parte del Governo del mio ordine del giorno", ha scritto il parlamentare bolognese, secondo il quale il 18 aprile 1948 "é la vera data fondante e unificante della democrazia italiana".

LA REAZIONE DEL CENTROSINISTRA: Non si è fatta attendere la replica del centrosinistra: "Il governo e la sua maggioranza dimostrano purtroppo di essere uomini piccoli dai pensieri piccoli", ha sottolineato il senatore del Pd Paolo Giaretta, seguito a ruota dal compagno di partito Ettore Rosato: "Garagnani sta alzando un polverone per niente, come è solito fare. Quell'ordine del giorno è praticamente carta straccia". Persino la Lega non ha risparmiato l'ironia: "Garagnani proponga di festeggiare la legge truffa del '53! De Gasperi si sarebbe fatto una grande risata'', ha commentato il senatore del Carroccio Fabio Rizzi.

“INDEGNO, FATTO DI ECCEZIONALE GRAVITÀ”, così Andrea De Maria, PD Bologna e responsabile nazionale Nuove forme diorganizzazione e comunicazione politica. “Spostare il giorno della Liberazione? - sbotta De Maria - Siamo di fronte ad un insulto a chi si èsacrificato per la libertà dell’Italia combattendo nazismo e fascismo, inun grande movimento unitario - la Resistenza - che ha visto battersi insiemeitaliani di opinioni politiche diverse per l’obiettivo comune di sconfiggerela dittatura e conquistare la democrazia per tutti, anche per chi alloracombatteva dall’altra parte.

L'ex sindaco di Marzabotto rivolge il suo pensiero a "quelle centinaia di vittime innocenti uccise con i lorocinque parroci a Monte Sole. È davvero indegno che il governo della Repubblicaitaliana pensi di poter cancellare il giorno in cui si festeggia la libertàritrovata, una giornata senza la quale la nostra stessa Repubblica non sarebbemai esistita.”

LE PROVOCAZIONI. L'esponente Pdl e coordinatore cittadino del partito (carica che lascerà al prossimo congresso) non è, secondo il Centrosinistrai, nuovo a uscite di questo tenore. Ad agosto se la prese direttamente con Paolo Bolognesi e il suo discorso in ricordo della strage alla stazione: "Ha offeso la Repubblica e il Governo", spiegò, presentando un esposto in Procura che non ha avuto seguito. Ma il suo tema preferito rimangono la scuola e "quegli insegnanti che fanno politica in classe".

IL TELEFONO SPIA DI GARAGNANI. Quando ancora era in Forza Italia si inventò un telefono spia per raccogliere le segnalazioni di docenti non politicamente corretti e sono quasi quotidiani i suoi attacchi ai libri di testo che non tratterebbero in modo equo le vicende del dopoguerra, sbilanciandosi troppo a sinistra. "Garagnani mi meraviglia sempre di più", gli ha mandato a dire Romano Franchi, sindaco di Marzabotto, una delle città simbolo della Resistenza dove domenica si celebra il 67esimo anniversario della strage di Monte Sole, oltre 600 persone uccise dai nazifascisti: "Invitarlo? La nostra manifestazione é aperta a tutti. C'é però un solo discrimine, quello dell'antifascismo", ha puntualizzato.



 

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