La Borsa del Placement, a Palazzo Re Enzo oggi e domani, aveva in programma un’ospite d’eccezione: il Ministro del Welfare Elsa Fornero. Qualche giorno dopo aver invitato i giovani italiani a non essere “choosy”, schizzinosi, in tema di prima occupazione, l'occasione è sembrata una manna ai collettivi studenteschi che, su Facebook, si sono dati appuntamento in via Zamboni per marciare fino alla sede dell’incontro dedicato ad aziende e i dirigenti delle risorse umane delle università, italiane ed estere, per allineare domanda e offerta di lavoro.
LA PROTESTA. Il
corteo di un centinaio di ragazzi e ragazze ha sfilato da via Zamboni, via delle Moline, fino a via Oberdan e in via Rizzoli, dove a
traffico fermo è arrivato in
Piazza del Nettuno: “Fornero in un call center, Profumo in fonderia, questa è la vera democrazia”, lo
slogan più gettonato. Nessuna
camionetta della polizia, ma solo qualche
vigile. I manifestanti sono riusciti a “
sfondare” e a raggiungere la
sala del convegno affollata, ma
senza Ministro, che aveva disdetto l’impegno. Gli
studenti non si sono però scoraggiati e guadagnando il
palco hanno espresso al megafono le loro posizioni:
lavoro, tagli all’istruzione, chiusura delle biblioteche per mancanza di fondi, baronie e futuro. Il pubblico ha ascoltato il singolare oratore che ha ribadito più volte: “
Se invitate la Fornero a parlare di lavoro, non avete capito niente” e promesso di
tornare in piazza con scioperi e proteste a
novembre. I collettivi hanno avuto una
buona occasione, sicuramente
delusi dall’assenza della “nemica”, ma forse proprio il forfait ha permesso loro di sfilare in centro indisturbati.