Civis gate, per Guazzaloca no al sequestro beni: "Assoluzione dovuta"
Si chiude la vicenda del sequestro dei beni a Giorgio Guazzaloca per circa 19 mila euro: "Nove giudici ne hanno conclamato l'assoluta innocenza"
Una buona notizia per l'ex sindaco di Bologna Giorgio Guazzaloca, il "Guazza". La Corte di Cassazione ha infaTti respinto, dichiarandolo inammissibile, il ricorso della Procura di Bologna contro la decisione con cui il tribunale del Riesame aveva respinto il ricorso dei Pm sul doppio no al sequestro di beni, per circa 19 mila euro. La vicenda, naturalmente è legata al caso Civis.
CIVIS GATE. L'ex sindaco, destinatario di un avviso di fine indagini per corruzione nell'ambito dell'inchiesta sul tram su gomma a guida ottica Civis, che doveva entrare in funzione nel capoluogo emiliano. "Non è addebitabile al Guazzaloca la condotta omissiva che gli è contestata" e non si può trovare nei suoi confronti "il fumus dell'accordo illecito ipotizzato dagli inquirenti", avevano scritto a maggio i giudici del Tribunale del Riesame di Bologna nelle motivazioni con cui avevano respinto il ricorso della Procura di Bologna contro il doppio no al sequestro di beni, per circa 19 mila euro.
LA TERZA BOCCIATURA AL RIESAME. Quella del riesame era la terza bocciatura alle richieste della Procura da parte dei giudici: il gip Andrea Santucci aveva prima negato il sequestro, giudicando la corruzione contestata prescritta. Poi, quando Guazzaloca (difeso dall'avvocato Guido Magnisi) aveva rinunciato alla prescrizione, il giudice aveva opposto un secondo diniego perché aveva ritenuto carente il 'fumus' di corruzione. Il ricorso, come avviene per quelli in Cassazione, era su motivi di diritto e non di merito. "Ora anche la Cassazione!", è il commento dell'avv. Magnisi. "Oramai sono nove giudici che hanno conclamato l'assoluta innocenza di Guazzaloca in ben tre gradi di giudizio. L'archiviazione a questo punto è un atto dovuto e ogni giorno di ritardo sarebbe un giorno di troppo".
