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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Bernardini a Bergamo per “ripulire” la Lega. Rusticelli sui “fondi neri”

Oggi si decide il futuro della Lega Nord post-Bossi. Alla manifestazione bergamasca che "ripulisce" il Carroccio anche Manes Bernardini. Botta e risposta Magaroli/Rusticelli su Bologna

Giornata importantissima per la Lega Nord dell’era post-Bossi: a Bergamo oggi, per “ripulire” il partito simbolicamente armati di scope, anche i rappresentanti bolognesi. Manes Bernardini scrive su Facebook: “Domani tutti a Bergamo! Oggi più' di ieri!!! Questa e' la nostra determinazione ad andare avanti!!! Fino alla fine....fino a cambiare questo paese sull'orlo del baratro.” e i commenti dei simpatizzanti bolognesi su tutta la faccenda non si risparmiano. Nel frattempo si scatenano anche botta e risposta fra Alberto Magaroli e Carla Rusticelli: il primo afferma che la Rusticelli, allora responsabile amministrativa della Provincia di Bologna, non gli faceva mai vedere i conti. Lei replica: “"Bologna non aveva revisori dei conti".
Ieri le dimissioni del “Trota” e ora, dopo la pausa pasquale, le procure di Milano, Napoli e Reggio Calabria si rimettono al lavoro per capire come è sia stata gestita la cassa del Partito in questi ultimi 8 anni di “opacità”. Intanto sul web i simpatizzanti del Carroccio dicono di pretendere le dimissioni della “terrona” Rosy Mauro, vicepresidente del Senato.

ALBERTO MAGAROLI: NON C'ERANO I 12 MILA EURO A BOLOGNA “Ero revisore a Bologna e Carla Rusticelli, allora responsabile amministrativo provinciale, i conti a me non li fece mai vedere". Così Alberto Magaroli, allora consigliere nazionale (Lega nord Emilia) e revisore dei conti a Bologna, prima di essere espulso. Se non appoggia la Rusticelli, Magaroli però non difende neppure la gestione nazionale di Angelo Alessandri: "i conti alla Lega - afferma - non li faceva vedere mai nessuno". "Credo alla Rusticelli se dice che a lei, anche revisore nazionale, i conti di Reggio Emilia non glieli facevano vedere - precisa Magaroli - ma anche lei, a me, quelli di Bologna non li ha mai mostrati. Poi non so se è vera la storia dei 12.500 euro della cassa di Bologna: la Rusticelli dice che c'erano quando venne allontanata, ma chiesi al responsabile amministrativo nazionale, Barigazzi, che quei soldi tornassero a Bologna e lui mi disse che non c'erano.

NESSUNO FACEVA VEDERE I CONTI DI BOLOGNA. Ma i conti nessuno li faceva vedere, né a Bologna né a Reggio". "E ho visto tante altre brutte cose", dice Magaroli puntando il dito su Alessandri: "Nel settembre 2010 ho presentato un esposto ai carabinieri di Zola Predosa (Bologna) in cui mi dicevo disposto a parlare e in attesa di essere chiamato dai magistrati. Ho scelto questa formula per dire tutto ai giudici prima che qualcuno dei 'protetti' alzasse la voce. Ma non sono mai stato sentito. Ho anche fatto fare dall'avvocato la procedura per sapere chi aveva in mano la mia pratica, ma il titolare non è venuto fuori. Però io aspetto la chiamata dei magistrati: voglio dire quello che so su Alessandri perché è in un posto che non merita". E quando si indaga sulle correnti Magaroli è sereno: "Ero con Calderoli e ho anche difeso Alessandri, il suo ruolo da segretario nazionale, quando i maroniani gli tramavano sottobanco, perché a me piacciono le cose alla luce del sole. Mi dispiace solo che Bossi sapeva tutto, per questo ha mandato qui la Rosi Mauro, ma lei ha dato il via alle espulsioni. Anche la mia".

RUSTICELLI: “HO ANCORA LE FOTOCOPIE DI TUTTO”. “I miei conti sono in regola, ho ancora le fotocopie di tutto": Carla Rusticelli, responsabile amministrativo provinciale della Lega nord di Bologna fino al 2009, quando è stata allontanata dopo aver protestato per certi 'fondi neri', difende il proprio operato e risponde a Magaroli che "Bologna non aveva revisori dei conti". Lei era revisore dei conti della Nazione Emilia, spiega, "perché eletta dal congresso insieme ad altri due, ma ci siamo visti a Reggio Emilia una volta sola, non mi ricordo neanche come si chiamavano tanto abbiamo lavorato". Magaroli? "Allora faceva il gioco di Alessandri e in sede a Bologna non c'era quasi mai. Lo dice lui che era il revisore". "I conti di Bologna - prosegue - li facevo vedere sempre alla segreteria provinciale e, due o tre volte l'anno, andavo alla sede nazionale di Reggio con le pagine di cassa e degli iscritti e li facevo vedere alla signora Nadia, che lavorava con il responsabile amministrativo Barigazzi e con la segreteria della Nazione Emilia, ma nessuno li voleva guardare perché dicevano che sicuramente andavano bene. D'altronde parliamo di 1.500 euro al mese: era quanto via Bellerio diceva al nazionale di dare a Bologna. Mi servivano per 1.200 euro al mese di affitto della sede e per le bollette: spendevo tutto, a volte andavo in rosso e lo coprivamo con i ricavati delle feste di partito dove anche io, agente di cambio, servivo ai tavoli".

FRANCESCA SCARANO: AVEVO CHIESTO TRASPARENZA. Sulla discussione on-line esplosa sul profilo di Manes Bernardini interviene anche la consigliera comunale Francesca Scarano: “Sono delusa ed amareggiata e sapete bene che nei mesi scorsi avevo sottolineato alcune mie richieste di trasparenza. A posteriori penso che feci bene e che resta sempre un nostro diritto chiedere per ottenere una rendicontazione trasparente, a costo di inimicarci q.no. Solo cosi si preserva il rispetto e la stima trasversali e si lavora serenamente. Ci aspettano momenti duri, pagheremo per i gravi errori dei soliti noti, ma ci rinforzeremo. Ne sono convinta e lavoreremo in tal senso!”.


 

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