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Romano Prodi: "Vado alle primarie ma non dico chi voto"

Intervenuto questa mattina ad un convegno, il professore non scioglie il riserbo sul voto: "Primarie strumento anche un po' improvvisato, ma il più democratico per la selezione della classe dirigente"

Romano Prodi, intervenuto questa mattina al congresso dell'Andaf, ha commentato gli avvenimenti politici degli ultimi giorni, primarie e rinuncia di Berlusconi comprese. "Un un sistema come quello italiano - ha detto ai cronisti -  dove i partiti non sono più molto strutturati, le primarie sono uno strumento anche un po' improvvisato, ma il più democratico per la selezione della classe dirigente".

RISERBO SUL VOTO. Queste le parole del "professore" ed ex premier Romano Prodi,che ha anche aggiunto che andrà sì a votare e che auspica una grande partecipazione, ma che non intende annunciare a chi andrà il suo voto". Renzi o Bersani ci domandiamo? A Bologna gli schieramenti all'interno del PD ci sono già.

"Nessuno può calcolare in termini di investimenti cosa può pesare la sentenza sulla commissione Grandi Rischi". Lo sostiene l'ex premier Romano Prodi. "La sentenza pesa perché - ha spiegato - nessuno può assumersi direttamente la responsabilità del 'si' ' o del 'nò, é una cosa di gravità enorme, perché una società in cui nessuno decide è una società che muore".

Noi siamo un continente diviso, ma abbiamo un unico primo ministro che si chiama spread, perché é lui che comanda la politica economica". Con questa battuta l'ex premier Romano Prodi, intervenendo al , é tornato a chiedere una politica economica più coesa da parte dell'Unione Europea.

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