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Torna l'acqua nell'edificio occupato in via De Maria, FdI: 'Merola viola la legge dello stato'

La minoranza contro l'ordinanza del sindaco che impone il riallaccio delle utenze nello stabile. L'assessore Frascaroli: 'Abbiamo rimediato a una malefatta dell'allora Ministro Lupi'. Bernardini: 'L'amministrazione cala le braghe', Borgonzoni: 'Straparlare'

Riallacciare  l'acqua nell'edificio di via De Maria dove attualmente vivono persone  disabili,  anziani  e  famiglie con minori e neonati per la tutela della  loro  igiene  e  per  la sanità pubblica. Così ha stabilito il Sindaco Virginio  Merola  che con  un'ordinanza ha imposto  a Hera Spa,  l'erogazione  dell'acqua  per  consumo  domestico  nelle  unità immobiliari dell'immobile ad uso abitativo di via De Maria 5 e 7, "senza la stipulazione di  contratti  di  utenza privata, considerato il carattere socio-sanitario della finalità perseguita", si legge nella nota del Comune.

"Dopo tanto tempo abbiamo rimediato ad una malefatta dell'allora Ministro Lupi: a nessuno deve essere negato l'accesso all'acqua" ha scritto l'assessore al welfare in quota Sel Amelia Frascaroli sul profilo Facebook, e poi ha commentato: "Queste occupazioni hanno contribuito ad alimentare atteggiamenti di solidarieta' e hanno creato coesione sociale sul territorio".

Anche i parlamentari bolognesi Sergio Lo Giudice e Sandra Zampa (Pd) esprimono apprezzamento per il provvedimento adottato sotto le Due torri e chiedono al nuovo ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, di intervenire sull'articolo 5 del Piano casa.

Cantano vittoria gli attivisti di SocialLog: "Crolla un pezzo di articolo 5 a Bologna!", hanno annunciato questa mattina, mentre si sollevano le opposizioni: “Il PD pare impazzito. Mentre a Roma vara il Piano Casa, a Bologna lo viola, in particolare l'art. 5, che prevede il divieto di allaccio delle utenze per gli stabili occupati. E così il Sindaco Merola vanta come merito l'aver violato una legge dello Stato, ordinando il riallaccio dell'acqua nello stabile occupato di via De Maria - ha scritto Fabrizio Nofori, portavoce provinciale di Fratelli d'Italia  che ritiene l'atto - gravissimo, in quanto, oltre al resto, simbolico. Nessun ente ha mai infatti violato così apertamente la legge, rivendicando tale violazione. Il PD resta in preda alla schizofrenia: il premier sceriffo con le slide ordina e i quadri locali disattendono. Ma si sa, tra un anno ci sono le amministrative, ed evidentemente Merola e compagni sono impegnati nel cercare di frenare un’emorragia a sinistra. Peccato che lo facciano violando la legge. Peccato che lo facciano a spese dei cittadini onesti. Questo è il vero volto del PD: molte parole, tante slide e pochissimi fatti e, quei pochi, in violazione di leggi"

"Così si legittimano le occupazioni" ha invece dichiarato Manes Bernardini di Insieme Bologna) che ha attaccato la giunta: "Negli edifici occupati non solo persone con drammi sociali, ma anche delinquenti che trovano un rifugio indisturbato e incontrollato. L'ennesima apertura agli occupanti abusivi di case private e pubbliche, l'ennesima dimostrazione di una amministrazione che cala le braghe e asseconda le richieste di chi ha occupato edifici privati in spregio ad ogni legge. E poi anche le residenze?" si chiede il consigliere: "Anche il più grande delinquente può trovare lì dentro un tetto indisturbato pronto ad accoglierlo, magari dopo avere svaligiato o rapinato l'ennesimo negozio od abitazione privata. Tanto chi lo viene a sapere? Sono vere e propri rifugi off limits alla legge. Ci si dimentica dei legittimi proprietari costretti a subire occupazioni che non vengono tutelate dalla magistratura e dalla pubblica amministrazione. Edifici pericolanti, con gravi problemi statici lasciato in autogestione agli occupanti. Questa è la realtà." Conclude Bernardini che invita a fare gli "sgomberi necessari come anche in via XXI Aprile, occupata da quasi più di un anno, dove l'usl paga la luce e chissà cosa altro agli occupanti". Per Bernardini i bolognesi sono vessati da "stangate e multe anche solo per un giorno di ritardo nel pagamento di una tassa o una bolletta. Agli occupanti abusivi di mestieri luce, acqua e chissà cosa altro a gratis. Ed, infine, l'ipotesi, vietata dalla legge, di concedere le residenze. Questo è veramente troppo: la illegalità va combattuta, non premiata".

Per la consigliera comunale della Lega Lucia Borgonzoni, le dichiarazioni di Frascaroli equivalgono a "straparlare. Che un assessore dichiari che le occupazioni hanno contribuito ad alimentare atteggiamenti di solidarietà e hanno creato coesione sociale sul territorio ci fa capire di quanto poco sia a conoscenza delle reali problematiche sociali nonchè dei disagi che le occupazioni stesse creano, andando ad accrescere  ancora di più quel senso - che a Bologna è tristemente realtà - di diseguaglianza , dove ad essere premiato non è chi segue le regole, ma chi è più veloce e scaltro. La cosa che non è etica, non è certo un privato che fa quel che vuole di un suo bene, ma il pubblico che appoggia in ogni modo, anche creando regole ad hoc, chi le regole sembra proprio non volerle seguire. Esistono delle graduatorie per accedere all'edilizia residenziale pubblica e quelle bisogna seguire (anche se in molte parti andrebbero modificate, una su tutte la residenzialità), non può esistere un "tana libera tutti", dove viene di fatto concesso a chi non accede ad un alloggio pubblico, di occuparne uno sfitto" conclude.
 

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