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Diritti civili, intervista all'Assessore Zaccaria: "Temo linguaggi e slogan del governo: potrebbero farci arretrare"

L'assessore alle Pari Opportunità racconta il suo lavoro e sostiene: "Sui diritti sempre la guardia alzata. Bologna accoglie, ma alcuni politici fanno leva sulla paura"

E' passato poco più di un anno da quando sono stati elencati i 21 punti del Protocollo d'Intesa per l'attuazione della “Legge regionale per la parità e contro le discriminazioni di genere” firmato dall'assessora alle Pari Opportunità Susanna Zaccaria e dalla presidente della Commissione per la parità e i diritti delle persone dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, Roberta Mori. Cosa è cambiato? 

L'Emilia-Romagna è stata la prima Regione a legiferare su impulso della Convenzione di Istanbul: una convenzione del Consiglio d'Europa contro la violenza sulle donne e la violenza domestica, approvata dal Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa il 7 aprile 2011 ed aperta alla firma l'11 maggio 2011 a Istanbul. Fra i punti chiave della legge regionale: promozione delle pari opportunità in tutti i campi della vita della comunità locale, sostegno ai centri antiviolenza, promozione della medicina di genere, adozione del codice di prevenzione per l'accoglienza sanitaria delle donne che hanno subito violenza, promozione dell'accesso ai consultori e alla contraccezione, cultura delle differenze e attuazione della parità di accesso a tutte le nomine.

Assessore Zaccaria, a che punto siamo? 

«Bologna è decisamente una città per la tutela dei diritti che ha tanti progetti ambiziosi, alcuni dei quali già realizzati, altri da consolidare. Una risorsa molto preziosa per noi sono le associazioni presenti sul territorio, impegnate nel fare sensibilizzazione e operare sulla violenza contro le donne, la cultura LGBT, le politiche anti-discriminazione e i diritti umani».

Politica nazionale: cosa pensa della piega presa dal Governo riguardo alle tematiche dei diritti umani?

«Sono sinceramente preoccupata per lo scenario che si è profilato in questi mesi e credo che si debba tenere sempre alta la guardia quando si parla di diritti civili perchè il rischio di tornare indietro dopo tanti passi avanti è dietro l'angolo. Noi sui temi delicati sprechiamo tante parole e tanti concetti importanti, mentre gli altri con slogan come "Prima gli italiani" e toni sensazionalistici che si propagano velocemente sui social sembra facciano più effetto. Ho sentito dire da persone che conosco che bisogna mandare via i violentatori, ma se poi si dice che il 90% delle violenze si consuma nell'ambiente familiare sembra non contare nulla...Dobbiamo batterci per non vivere un ritorno all'intolleranza». 

Bologna città che sa accogliere: è così?

«Bologna è per tradizione una città aperta e accogliente, che come tutte le altre realtà sta subendo continue provocazioni che puntano a diffondere la paura. Se il tuo governo ti dice che devi avere paura, tu hai paura. Noi diamo messaggi differenti e senza usare linguaggi propagandistici lavoriamo per la cultura della sensibilizzazione che si fonda sui dati reali. Il nostro assessorato si è posto fin da subito obiettivi molto alti e abbiamo ancora tre anni per consolidare tutto ciò che stiamo facendo». 

Guardando anche al resto d'Europa, come ci posizioniamo in quanto a diritti civili e parità?

«Rispondo a questa domanda raccontando di quando, immediatamente dopo la prima unione civile celebrata a Palazzo d'Accursio, sono andata ad Amsterdam per prendere parte all'Europride: ero molto gasata per il nostro traguardo e una volta arrivata ho saputo che in Olanda il matrimonio fra persone dello stesso sesso lo celebravano già 20 anni fa. Ho reso l'idea? Siamo indietro a livello nazionale: una radicata cultura patriarcale che va capita e superata...In ogni caso, per dire in positivo, il centro di violenza per le donne a Bologna è nato nel 1990 e oggi restiamo un faro per molti aspetti».

TUTTE LE DELEGHE DELL'ASSESSORE. «Il mio è un assessorato complesso con creazione ad hoc della maggior parte delle deleghe  - spiega Zaccaria contando mentalmentetutti i temi che la riguardano - visto che si va dalla violenza sulle donne al benessere degli animali passando per il patto per la Giustizia. Una cosa importante che stiamo facendo è il lavoro di sinergia fra assessori, come quello con Lombardo per esempio, chie riguarda le tematiche legate al lavoro, con la volontà di raccogliere i dati sulle aziende del territorio e monitorare le opportunità per chi è in condizioni svantaggiate». 

Le deleghe affidate alla Zaccaria dunque sono: Affari generali, Servizi demografici, Quartieri, Pari opportunità e differenze di genere, Diritti LGBT, Contrasto alle discriminazioni, Lotta alla violenza e alla tratta sulle donne e sui minori, Diritti dei nuovi cittadini, Progetto Patto per la giustizia, Diritti e benessere degli animali. Alla stessa vengono, altresì delegate le funzioni di Ufficiale di Governo per i Servizi Demografici e Militari, la Presidenza della Commissione Elettorale e della Commissione per l'aggiornamento degli elenchi dei Giudici popolari.

CHI E' SUSANNA ZACCARIA. Nata a Bologna il 6 aprile 1971, ha conseguito la laurea presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Bologna. Esercita la professione di avvocato dal 2001. È titolare del proprio studio professionale con specializzazione nel diritto di famiglia, per ogni suo aspetto civile e penale, e nel diritto minorile. Ha frequentato corsi di perfezionamento e aggiornamento per le difese nei processi penali nell'anno 2001 e per le difese nel processo minorile nell'anno 2003. Svolge consulenza legale e collaborazione con associazioni del territorio che si occupano di contrasto alla violenza alle donne e ai minori, e alla condizione delle donne in generale. In particolare, lo studio collabora con diverse associazioni del territorio bolognese che operano in contrasto alla violenza di genere. È stata presidente della associazione Casa delle Donne per non subire violenza Onlus dal giugno 2015 al giugno 2016.

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