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Question time senza assessori: protesta in Consiglio Comunale

I consiglieri di minoranza, tranne Coalizione Civica, hanno mostrato cartelli con la scritta "Sindaco e assessori assenti! I cittadini pagano".

Dopo l'ultima seduta di question time, che si è svolta senza la presenza di assessori, protesta oggi dei gruppi di opposizione durante la seduta del consiglio comunale: i consiglieri di minoranza hanno mostrato cartelli con la scritta "Sindaco e assessori assenti! I cittadini pagano".

Una protesta silenziosa che ha  portato a una breve sospensione dei lavori da parte della presidente Luisa Guidone, che aveva invitato le opposizioni a deporre i cartelli. Inoltre tutte le opposizioni hanno anche presentato un ordine del giorno comune per "scongiurare il ripetersi di una situazione" come quella di venerdì, spiega Giulio Venturi di Insieme Bologna: si chiede quindi al sindaco Virginio Merola quali misure intenda adottare per garantire una maggior presenza in aula della giunta.

L'episodio dell'ultimo question time "e' una cosa scandalosa" e "disdicevole", attacca Venturi parlando anche della "desolante performance" degli assessori, colpevoli di una "grave mancanza di rispetto verso i colleghi e i cittadini". Sindaco e Giunta hanno "l'obbligo morale e politico di rispondere alle istanze dei cittadini", aggiunge Umberto Bosco della Lega nord: "Disertando il Question time, gli assessori disertano dal dare risposte alla città".

Ma ce n' anche per Merola che ha bocciato le loro proteste sul question time senza assessori. Per il leghista Bosco sono "assolutamente vergognose", piuttosto "si chiede scusa - affonda Massimo Bugani del M5s - e non si fanno le dichiarazioni arroganti e senza senso del sindaco, che però in questo mandato ci ha abituato così e ovviamente la risposta da parte delle opposizioni sarà la più dura possibile. Non ci sentiamo minimamente rispettati, il lavoro del consigliere che rappresenta i cittadini e' anche quello di porre domande all'amministrazione".

Anche per Marco Lisei, FI, quelle di Merola sono "parole vergogonose quanto l'assenza della Giunta, hanno scambiato l'aula del Consiglio per un luogo di villeggiatura: vengono quando pare a loro, stanno qualche minuto" per poi "tornare a farsi i cavoli propri", quando invece "sono pagati dai cittadini e devono dare risposte ai consiglieri comunali che rappresentano la città".

Alla protesta dei cartelli non ha partecipato Coalizione civica, Federico Martelloni ed Emily Clancy hanno evitato, ma solo per una questione di "stile": anche loro, infatti, hanno sottoscritto l'odg insieme alle altre opposizioni. Il question time è "un diritto sacrosanto delle opposizioni di esercitare la loro funzione e non va sminuito", dichiara Clancy. (dire)

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