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Hera, aumenti tariffe. Draghetti apre al rincaro: "Nessuna mazzata, solo 2.5 euro in più"

La presidente della Provincia dice sì agli aumenti delle bollette dell'acqua: è necessario, spiega, "fermare la divaricazione tra entrate e uscite". E aggiunge "I bolognesi quelli che pagamo meno in Regione"

Non solo proteste intorno al possibile aumento delle tariffe Hera. Voce fuori dal coro, la Presidente della Provincia di Bologna dice sì e perora la causa della Multiutility. Secondo quanto Beatrice Draghetti afferma, infatti, le attuali tariffe non coprirebbero i costi riconosciuti al gestore e ogni anno si accumulerebbero debiti ("17 milioni nel 2008-2010"). Da qui, la Presidente chiosa, "Parrebbe opportuno dunque fermare la divaricazione tra entrate e uscite".

Punto su cui non è d'accordo il capogruppo in Regione dei “grillini”, Andrea Defranceschi, che invece della situazione incolpa le scelte inoculate da parte dei manager di Hera "Negli anni scorsi Hera - è sbottato il grillino -ha fatto male i suoi conti, mettendo a bilancio un quantitativo di acqua che poi non è stato venduto".

La Draghetti invita a mantenere i toni bassi e aprire una riflessione, poi minimizza "nessuna stangata, nessuna mazzata". L'aumento del 3.5% delle tariffe, riporta la Presidente, "vale 2,5 euro all'anno". Infine sottolinea "le nostre famiglie hanno le bollette più basse dell'Emilia Romagna (200 euro per una famiglia di tre persone con consumo medio), contro una media regionale di 250 euro e punte di 300. Nel 2009 con il pro-capite le bollette delle famiglie con consumi medi sono calati del 13% circa.".

 

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