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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Cassero. Pdl: "Fondi pubblici vanno ad una discoteca"

120 mila euro annui per sovvenzionare la sede Arcigay 'mentre i parchi restano al buio'. Così il centrodestra. Contrattacco: 'E' omofobia'. L'assessore Ronchi: "Spazi come il Cassero sono un valore"

“Riceve 120-130.000 euro di contributi pubblici l'anno e chiude in attivo, andremo alla Corte dei Conti e in Procura". Così il Pdl - per bocca del consigliere regionale Galeazzo Bignami e del capogruppo comunale Marco Lisei - attacca i conti della storica sede Arcigay 'Il Cassero' di Bologna che, più volte sotto la scure della destra, secondo loro è soprattutto una discoteca.

ATTACCO PDL. Mostrano il bilancio 2010: volume a 1,5 milioni, "come un' azienda molto importante", e un attivo di circa 162.000 euro "che cozza con un'associazione no-profit". L'attività sociale del circolo (servizi, sportello legale, il telefono Amico Gay) secondo loro è "minoritaria. L'attività principale è l'organizzazione di serate: 32.000 euro per il responsabile artistico, 95.000 per lo staff, 45.000 ospitalità artisti, 192.000 forniture bar". E i fondi pubblici: l'affitto "vale circa 6.000 euro al mese ed è gratis dal Comune, che poi rimborsa metà delle utenze, circa 20.000 euro l'anno, e dà altri 41.300 euro". "Con quei soldi - chiosano - si potrebbero tenere accese le luci dei parchi".

DIFESA CASSERO. E Lisei mette le mani avanti: "Ci diranno sicuramente che siamo omofobi". Detto fatto. "Bologna quest'anno è anche sede del Gay Pride nazionale e il comitato organizzativo, neo presidente proprio Emiliano Zaino del Cassero, non si fa attendere: questa è "la peggior destra omofobica d'Italia". E aggiunge che probabilmente al PDL l'idea di un Pride nazionale a Bologna è andata di traverso, così suppone provocatorio Zaino: “Diamogli una lezione’.
 
La sede nazionale Arcigay a Bologna è "un'ossessione trentennale" per la destra, si inserisce nella bagarre anche Franco Grillini, storico leader del movimento gay.
Ferma pure la condanna di Arcigay e Arcilesbica: "Il concetto implicito nell'intervento del Pdl bolognese è che in tempi di crisi il denaro pubblico andrebbe destinato a fini più utili che non la promozione del benessere, dei diritti e della qualità della vita delle persone Lgbt". Altro che resa dei
conti amministrativi, questo è un "attacco politico".

ASSESSORE ALLA CULTURA NEL DIBATTITO. Ci pensa l'assessore alla cultura Alberto Ronchi a rimettere tutto in carreggiata: il Comune sta rinnovando le convenzioni con gli spazi culturali, verranno esaminati "tutti gli aspetti, compresi quelli economici", ma "una cosa deve essere chiara" e cioé che "questi spazi e questi soggetti - compreso il Cassero - rappresentano un valore". La luce pubblica? "Pur ritenendo importante l'illuminazione, non si può pensare di impoverire la città dal punto di vista sociale e culturale".

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