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Marco Lombardelli rassegna le dimissioni da Responsabile Gabinetto del Sindaco

La decisione a monte del j-accuse di Amorosi che contestava il suo inquadramento: 'Per quella posizione obbligatoria la laurea. Lombardelli senza...e senza esperienza professionale nel settore"

"Le  notizie  di  questi  giorni  più  volte riportate dalla stampa locale, inerenti  il  mio  ruolo  all'interno  dell'Amministrazione comunale, hanno  segnato irreparabilmente la serenità per svolgere al meglio un compito così delicato come quello di Responsabile di Gabinetto del Sindaco. Ho  sufficiente  senso  di responsabilità per agire evitando che situazioni come  questa  possano  essere  strumentalizzate  e  finalizzate,  oggi e in futuro,  a  recare  danno  al  Sindaco  e alla Giunta, che stanno lavorando intensamente per il bene di Bologna." Così Marco Lombardelli, Responsabile  del  Gabinetto del Sindaco, ha oggi rassegnato le proprie dimissioni.

IL CASUS BELLI.  La decisioni arriva a monte della bufera sollevata intorno al ruolo ricoperto da Lombardelli. Il j-accuse arriva ancora una volta dall'ex assessore di Cofferati, Antonio Amorosi (lui a parlare di concorsi truccati in Comune e ad azzeccare pronostici sulle assunzioni pilotate).

Nella contingenza l'ex assessore contestava l'inquadramento di Lombardelli nella categoria D dei contratti pubblici: per quella posizione infatti "la laurea è obbligatoria - sosteneva a mezzo stampa - mentre Lombardelli sarebbe senza laurea nè esperienza professionale nel settore".

Pronta arrivò la difesa da parte del sindaco Virginio Merola e del suo staff, che sottolienarono per voce del coordinatore di giunta Matteo Lepore: "Marco Lombardelli non è un dirigente del Comune e non ha bisogno della laurea per avere il compenso che riceve a Palazzo D'Accursio. Oltretutto tagliato del 40% e oltre rispetto a quello dei precedenti capi di gabinetto".

IL SINDACO. Accoglie con una punta di rammarcio le dimissioni di Lombardelli il sindaco di Bologna Virginio Merola, che ha dichiarato: 'Ho  indicato Marco Lombardelli come Responsabile dell'ufficio di Gabinetto perché ha la mia stima e per le sue doti personali e politiche. Tuttavia Lombardelli ha ritenuto di dimettersi perché le continue polemiche potevano  gettare  discredito  sul  suo  operato  e  sul ruolo delicato che ricopriva di supporto diretto agli organi politici e al sindaco. Un  ruolo  che  ha ricoperto in modo egregio e con l'impegno e la dedizione che in precedenti esperienze gli sono state riconosciute in città".

Nella scelta del responsabile del Gabinetto - ha precisato Merola: 'ho ritenuto opportuno privilegiare criteri di esperienza politica, conoscenza della città e comprensione delle dinamiche istituzionali", rimarcando che "il legislatore ha volutamente ed espressamente tenuto questa sfera di competenza separata rispetto alla macchina comunale che ha funzioni tecniche e gestionali". Quindi si è rivolto alle opposizioni: "In consiglio comunale e tra i partiti non è più rinviabile l'esigenza che le relazioni politiche riprendano una connotazione più civile, rispettosa delle singole persone e corretta". Infatti, ha proseguito, "si è arrivati a mistificare la natura degli incarichi fiduciari regolati dal Testo Unico degli enti locali, accostando questi ultimi ad altri istituti e forme di assunzione presso gli enti pubblici che niente hanno con essi a che fare".
 

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