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Elezioni 2018 Centro Storico / Piazza Maggiore

Elezioni 2018, vince Casini: "Stimo Errani, per me questo confronto non c'è mai stato"

Casini torna in Parlamento con il voto dei bolognesi, ma ringrazia anche il Pd. "Oggi a Bologna (i dem) non piangono affatto. In tutti i collegi uninominali hanno vinto i candidati di centrosinistra"

Da piazza Maggiore, Pier Ferdinando Casini ringrazia Bologna (GUARDA IL VIDEO). "Sarò il senatore di Bologna- promette- sarà il mio primo impegno nei prossimi anni quello di rispondere a chi mi ha votato e anche a chi non mi ha votato. Convincerò, spero, anche chi non mi ha votato". Sarà dunque il "senatore di tutti".

Quanto alle critiche a volte beffarde che hanno accompagnato la sua candidatura nell'ex feudo 'rosso' "io le ironie le ho sempre accettate, perché nella vita guai a coloro che si prendono troppo sul serio- risponde Casini- Il primo che prende in giro Casini è Casini. Dicono che i cimiteri siano pieni di gente che si ritenesse importante e indispensabile, io non mi sono mai ritenuto tale e nonostante tanti pregiudizi penso che la gente di questa città mi abbia capito".

Con l'immancabile sciarpa rossoblù Casini fa un "tuffo" nel passato tornando in Parlamento con il voto diretto dei bolognesi, ma ringrazia anche il Pd. "Io sono stato un candidato di una coalizione imperniata sul Pd, per cui voglio ringraziare tutti i militanti e i dirigenti, che sono stati con me impeccabili. Oggi a Bologna non piangono affatto. Perché in tutti i collegi uninominali hanno vinto i candidati di centrosinistra".

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Infine, lo sfidante Vasco Errani, finito molto lontano. "Io ho sempre stimato Errani, per me questo confronto non c'e' mai stato. Rispetto gli avversari, non sono nemici. Questa è la democrazia".

Aprire una resa dei conti nel Pd oggi "vorrebbe dire non aver capito niente". Ne è certo Pier Ferdinando Casini, rieletto a Bologna all'uninominale. "Non ho sentito Renzi, ma mi auguro che nel Pd oggi sia il momento della riflessione, non della resa dei conti. Perché la resa nei conti non serve a nessuno, la riflessione serve a tutti, a partire dal sottoscritto".
Casini auspica insomma in casa dem "ragionamenti sereni e profondi. Non vorrei che qualcuno dimenticasse che il Partito socialista in Francia non esiste più, in Germania è superato nei sondaggi dall'estrema destra. Lo scenario va un po' oltre l'Italia...".

Sul prossimo scenario di governo: "Ora tocca ai 5 stelle e alla Lega di Matteo Salvini. Hanno vinto sulla protesta, oggi hanno il dovere se ne sono capaci di avanzare una proposta di governo per il paese. Quindi auguri a loro e soprattutto al nostro paese", dice Pier Ferdinando Casini, rieletto senatore a Bologna. "Gli elettori- sottolinea il centrista- vanno sempre rispettati, queste sono le regole della democrazia, si vince e si perde. Noi abbiamo perso e pertanto chi ha vinto, a partire dai 5 stelle e da Salvini, se lo sanno fare oggi hanno la responsabilita' di fare una proposta per il Governo del paese". Casini sottolinea che "non basta protestare. La protesta puo' servire a vincere le elezioni. Poi bisogna governare. Oggi spetta a loro avanzare una proposta di governo per l'Italia. Puo' piacere o no ma queste sono le regole della democrazia e i democratici le rispettano". (Dire)

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