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Elezioni 2018

De Carli, Pdf: 'A Bologna vedremo il crollo definitivo della Sinistra'

L'INTERVISTA. Mirko De Carli: "Siamo gli unici dello scenario politico a avere proposte chiare sui temi più urgenti, mentre i partiti maggiori stanno solo facendo una gigantesca sceneggiata"

E' Mirko De Carli, che abbiamo conosciuto alle passate Amministrative come candidato sindaco della nostra città, a spiegare cosa c'è al centro della proposta politica de Il Popolo della Famiglia, che alle Politiche del 4 marzo candida a Bologna Massimiliano Fiorin: "Al centro della nostra proposta c’è il reddito di maternità, per sostenere le donne che scelgono di rimanere in famiglia per crescere i figli, rinunciando a uno stipendio: ora gli altri partiti fanno proposte insostenibili, con noi invece, dopo tanto tempo, nella politica ritornano i contenuti, e non i rancori o le sparate elettorali: il reddito di maternità è l’unico strumento strategico possibile per fare ripartire la natalità in Italia, perfettamente sostenibile per il debito pubblico”.

Ci presenta i candidati del Popolo della Famiglia a Bologna?

"Il nostro capolista per la quota proporzionale alla Camera è l’avvocato Massimiliano Fiorin. Un professionista esemplare, padre di famiglia, pubblicista e autore di saggi sulla famiglia molto apprezzati nel mondo cattolico. E’ anche un tipo decisamente simpatico e brillante, il che non guasta mai. Si occupa di famiglia anche nel lavoro di avvocato, favorendo la conciliazione delle coppie in crisi. Seguono in lista Roberto Gualandi brillante giovane coordinatore cittadino del Popolo della Famiglia, Paola Del Signore mamma straordinaria targata Pdf e Angela Umbriano. Per i collegi uninominali della Camera, i candidati sono Giuseppe Spaccapaniccia, già noto a Bologna per il suo impegno politico, e grande conoscitore del mondo Usa, e Roberto Vecchiettini, imprenditore pianorese. Al Senato, nel collegio uninominale di Bologna, abbiamo Giulia Stampacchia, madre di ben nove figli, donna dalla vita esemplare e testimonial attiva della bellezza della famiglia.

Quali sono i valori/le parole chiave della vostra campagna elettorale?

"Ovviamente il cardine della nostra proposta politica è nel rilancio della famiglia. Senza battere il mostro della denatalità, non ci sarà futuro per il Paese nemmeno sul piano dei livelli occupazionali, del tenore di vita, della assistenza sociale, della fiducia. I nostri figli vedranno un’Italia impoverita e colonizzata, e riteniamo che sul tema siamo gli unici ad avere le idee chiare, nonché le proposte necessarie a invertire la rotta. Poi, secondo la nostra ispirazione cristiana, c’è la difesa della vita e della dignità della persona, il primato del lavoro, della piccola impresa e del made in Italy, e la necessità di fermare gli sbarchi dei migranti nel nome del “diritto a non emigrare”. Tutte cose che richiedono un’urgente ridefinizione dei rapporti con l’Europa di Bruxelles".

Non avete stretto alleanze, come mai?

"Non ce ne erano le condizioni. Siamo gli unici dello scenario politico a avere proposte chiare sui temi più urgenti, mentre i partiti maggiori stanno solo facendo una gigantesca sceneggiata, visto che questa legge elettorale è stata pensata per le larghe intese che seguiranno al voto. Non vorrei essere nei panni di quegli elettori, specie cattolici, che avranno votato il centrodestra nella convinzione che potesse adottare politiche per la famiglia e magari anche per il blocco dell’immigrazione. Essi si ritroveranno, se il PdF non dovesse farcela a scardinare i piani della vecchia politica conquistando la sua pattuglia decisiva di deputati e senatori, un governo guidato da Emma Bonino o al limite da un tecnocrate tipo Monti. Anzi no, in questa malaugurata ipotesi farò fatica a stare nei panni di un qualsiasi cittadino italiano".

Su alcuni temi 'etici' non vi sentite un po' troppo controcorrente? Quali sono gli argomenti per cui siete più criticati/contestati?

"C’è una visione stereotipata su noi cattolici, secondo la quale saremmo una manica di bigotti che vive fuori dal mondo reale. Ma vivendo l’avventura della famiglia, e avendo figli, nessuno più di noi nell’Italia di oggi vive calato nel reale e vede chiaramente le contraddizioni che incombono sul Paese. Non solo nella politica, ma proprio a livello sociologico e di identità culturale".

Qual è secondo lei lo scenario politico bolognese? Quali le previsioni per queste Politiche? Teme l'astensionismo?

"A Bologna siamo in una fase di passaggio perché stiamo per assistere al crollo definitivo dell’egemonia di sinistra. Si sta per aprire un vuoto che la protesta dei cinque stelle non riuscirà a colmare, così come non vi riuscirà un centrodestra pieno di contraddizioni e perdente nei contenuti. In questo senso il Popolo della Famiglia ha un futuro in questa città, perché nessuno più di noi ha idee chiare, concrete e visione del futuro. Temiamo l’astensionismo, ma sappiamo che la nostra base elettorale pesca soprattutto tra chi non avrebbe votato. Quindi sappiamo anche di avere la coscienza a posto a fronte di questa crisi di fiducia nella politica".

A chi si sentirebbe di fare un sincero augurio fra i suoi avversari politici?

"A Lucia Bergonzoni, mia ex avversaria come candidato sindaco qui a Bologna. E, nel centrodestra, a Galeazzo Bignami che almeno non è un paracadutato, e sui principi non negoziabili non ha certo le posizioni laiciste, e omologate all’andazzo contro la vita e la famiglia, di altri del suo partito".

GLI ALTRI CANDIDATI: LE INTERVISTE. Leggi qui le interviste a Lucia Borgonzoni, Vasco Errani, Galeazzo Bignami , Michela Montevecchi Ylenja Lucaselli, Filippo Berselli, Daniele Manca

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