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Elezioni comunali 2011

Bernardini solo in Piazza, la Frascaroli “ha rinnovato la memoria”

Celebrazioni per la Liberazione di Bologna ieri in tutti i quartieri. Risponde all'appello in piazza solo il candidato della Lega. Merola, presenta la giustificazione per malattia

Al suono della campana dell’Arengo, puntuali alle 10 di ieri in Piazza Nettuno per le celebrazioni dei 66 anni dalla Liberazione di Bologna dal nazifascismo, i bersaglieri in sella alle loro biciclette d’epoca e i reduci partigiani della brigata Friuli, che hanno deposto i fiori al sacrario dei caduti, di fianco all’ingresso di Sala Borsa e sul muro all’entrata di Palazzo Re Enzo.

Solo Manes Bernardini è presente all’appuntamento: “Sono l’unico, che strano”. Ma Leonardo Barcelo, candidato del Pd al Consiglio comunale, giustifica l’assenza di Virginio Merola dicendo che è occupato in una delle altre iniziative nei Quartieri.“Positiva la presenza di Bernardini – replica poi Barcelo - ma dovrebbe spiegare che cosa ha fatto la Lega a Roma contro il progetto di legge di equiparare i repubblichini ai partigiani”.

In realtà nella mattinata Virginio Merola ha inviato una comunicazione nella quale diceva che non avrebbe preso parte alle celebrazioni a causa di una indisposizione. Merola ha spiegato i motivi della sua assenza a William Michelini, presidente dell’Anpi di Bologna, nel corso di una telefonata nella quale ha assicurato a Michelini la sua presenza alle celebrazioni del 25 aprile che si terranno lunedì prossimo a partire dalle ore 10.30 in Piazza Nettuno.

L’ex partigiano Francesco Berti Arnoaldi Veli e gli altri candidati della lista “Con Amelia per Bologna, con Vendola” hanno invece portato avanti l’iniziativa “Rinnovare la memoria”,  ripulendo le lapidi dei caduti e avanzando due proposte: censimento comunale “adozione” da parte delle scuole. Un minuto di silenzio e un mazzo di fiori davanti alla targa di Giuliano Benassi, eroe della Resistenza.

A rappresentare il Comune di Bologna, con tanto di fascia tricolore, il sub-commissario Michele Formiglio, che si prende in diretta il rimbrotto di un reduce: Ivano Cardinali ha 82 anni ed è toscano: aveva 14 anni quando arrivò alle porte di Bologna insieme all’esercito di liberazione. Ricorda poi i 300 ragazzi morti per la liberazione di Bologna, sepolti nel piccolo cimitero di Zattaglia, nella valle del Senio. “Il Comune ha il dovere di ricordarli e la festa del 21 aprile deve essere organizzata dall’amministrazione. Noi siamo qui perché ci crediamo ancora”. In piazza anche il presidente dell’Anpi di Bologna, William Michelini, e il capolista Pd alle comunali, Maurizio Cevenini.
 

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