Intervista al candidato Michele Terra: "Un abisso tra me e Aldrovandi"

1. Nome, cognome, età e professione

Michele Terra, 39 anni, precario della P.A., candidato del Partito Comunista dei Lavoratori

2. Tre aggettivi dell'attuale Bologna e di quella con Terra sindaco

Oggi: trascurata, egoista, inquinata. Con Terra sindaco: solidale, ecologica, acculturata.

3. I punti forti del suo programma e le priorità del nuovo sindaco

Voglio una città non più ostaggio di industriali, banchieri, massoni e costruttori. Il Comune si dovrà occupare di stabilizzare i precari e le precarie; salvare gli asili pubblici, togliendo i finanziamenti alle scuole private. Siamo contrari ad ogni grande opera - Metro, civis, people mover - ma a favore dell'utilizzo della linea Fs di cintura come metropolitana di superficie. La privatizzazione dei servizi sociali va fermata, i servizi - dall'infanzia fino a quelli per gli anziani - devono essere pubblici e gratuiti.

4. L’eredità della vecchia amministrazione: quale il lascito piùproblematico? Come giudica l’operato della Cancellieri?

Il lasciato più pesante e disastroso è senza dubbio il Civis, poi vengono i tagli alla cultura. L'azione della Cancellieri è stata negativa. Bologna è una della città più inquinate d'Italia e lei, riducendo le ore di chiusura della Ztl, ha peggiorato la situazione. Per non parlare poi dell'introduzione della retta nelle scuole materne: una vera schifezza.

5. Quale fra gli “avversari”  stima di più e perché. Quale meno e perché? (Si tolga un sassolino dalla scarpa…)

Forse Bugani mi è più simpatico perchè, pur non conoscendo nulla della politica e dell'amministrazione comunale e poco della città, si è buttato nella mischia. Come distanza di classe, invece, un abisso mi divide da Aldrovandi: io impiegato precario, lui ricco industriale legato e amico di tutti i poteri forti e della gente che conta in città. Due mondi incompatibili.