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Elezioni comunali 2011

L’uomo del Carroccio candidato sindaco di pdl, Attacchi e difese

"Si dimetta dal consiglio regionale…ha già saltato alcune commissioni" accusa Defranceschi. Bernardini "una candidatura di bandiera" incalza Corticelli. Credono invece nel leghista Cazzola e Garagnani

Il giorno dopo l’investitura del candidato sindaco Manes Bernardini, che sarà sostenuto alla corsa a palazzo D’Accursio congiuntamente da Pdl e Lega Nord, accanto alle voci a favore della candidatura del giovane avvocato si affacciano rivendicazioni e sfide. Se a sostegno dell'uomo del Carroccio si espongono Giuliano Cazzola e Fabio Garagnani, dal "Movimento a stelle" si invocano le dimissioni dell'uomo dall'incarico in Regione, perchè come ha già dimostrato non riesce a stare dietro a tutti gli impegni, secondo quanto emerge dalle parole di Defranceschi. Pure in seno alla lista "Bologna Capitale" è stangata sull'appoggio del Pdl al leghista, la cui candidatura viene considerata solo "di bandiera", da Corticelli.

DIMISSIONI PER BERNARDINIAndrea Defranceschi, del Movimento 5 stelle, incita Bernardini a rassegnare le sue dimissioni dal consiglio regionale, in quanto i due ruoli non sarebbero compatibili. "Sarebbe coerente. La Lega chiese lo stesso a Virginio Merola appena vinte le primarie". Per l'esponente del Movimento Cinque Stelle, infatti, "i ruoli non sono affatto compatibili", perché "essere consigliere in Regione significa impegnarsi, in ufficio o a casa, a tempo pieno". E, ha proseguito, "anche a fronte di una retribuzione, pagata da tutti noi cittadini, molto sostanziosa". Dunque, "siccome anche fare il candidato sindaco é un impegno enorme, bisogna scegliere". Defranceschi fa notare che "Bernardini ha già dovuto saltare alcune commissioni e non ha avuto molto tempo di stare in aula". Insomma, conclude Defranceschi, "é una questione di rispetto nei confronti degli elettori che lo hanno scelto e di quelli che lo sceglieranno".

 Il candidato sindaco del centrodestra a Bologna ribatte alle provocazioni del “grillino” promettendo "Farò tutto ciò che la legge consente: quando diventerò sindaco mi dimetterò".

CANDIDATURA "DI BANDIERA" - Parole non benevoli arrivano anche da Daniele Corticelli, candidato sindaco della lista 'Bologna Capitale'. Corticelli stronca l'appoggio del Pdl al leghista e assicura: "Saremo noi a sfidare Merola e a vincere la sfida per concretizzare quel rinnovamento e quel cambiamento richiesto dalla maggioranza dei bolognesi". Per Corticelli, infatti, la candidatura di Bernardini, che pure appella come “amico", sarebbe "oggettivamente di bandiera" e "scelta a Roma per ottenere un risultato politico utile a un partito e non alla città". Infatti, continua "il Pdl ha abdicato da tempo a ogni ruolo in città e la sottomissione alla Lega ne è il triste epilogo che lo certifica definitivamente". Però, è la convizione di Corticelli, "molti elettori del Pdl non rinunciano a un vero cambiamento e hanno già scelto Bologna Capitale", perché "noi siamo alternativa di governo vera e credibile a questa classe dirigente del Pd".

I SOSTENITORI - Non è d’accordo su quanto sostiene l’uomo di “Bologna Capitale” il coordinatore bolognese del Pdl, Fabio Garagnani, che si professa " sicuro che Bernardini saprà rappresentare tutte le attese di una società variegata come quella bolognese ". Il sostegno del proprio partito al candidato della Lega Nord è assicurato da una nota, "nella consapevolezza però che rappresentiamo sentimenti ed interessi profondamente radicati nella nostra città ai quali non intendiamo rinunciare. Si tratta ora di definire un programma comune, da offrire all'opinione pubblica desiderosa come mai prima di un vero cambiamento”.

Il benestare per l'esponente del Carroccio arriva anche da parte dell’ex mister Motor-show,  Giuliano Cazzola. Il deputato Pdl per un certo periodo fu indicato come candidato sindaco papabile, per poi sostenere la convergenza su Stefano Aldrovandi, civico con l'appoggio del Terzo polo: "Ho sostenuto un altro candidato in un diverso quadro di alleanze - ha detto - ma stimo Manes Bernardini, appoggerò la sua candidatura e se lo riterrà, sarò a disposizione per la sua campagna elettorale".
 

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