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Martedì, 16 Aprile 2024
Elezioni comunali 2011

Manifesti elettorali: il partito democratico oscura Aldrovandi

Strappati cartelloni della Lega, ma anche il candidato civico denuncia lo scempio avvenuto ai danni dei suoi manifesti, rimpiazzati da quelli del Pd: "Democratici sì, ma solo a parole", accusa l'ex Ad di Hera

Strappati i manifesti elettorali del candidato sindaco leghista, che ha richiesto e ottenuto una ronda che di notte sorvegliasse la sede elettorale del proprio partito, più volte colpito da gesti vandalici. Ma la Lega Nord non è l’unica ad aver subito simili abusi, questa la denuncia di Stefano Aldrovandi, in corsa con la sua lista civica verso la poltrona di Palazzo D’Accursio. A "violare" i cartelli affissi per la campagna elettorale dell’ex Ad di Hera non sarebbero stati solo ignoti, il candidato addita soprattutto i suoi avversari politici, quali responsabili di atti prevaricatori.

CARTELLI RIMPIAZZATI - “Riceviamo la grande lezione di democrazia del PD che, alla fine del ponte di via Libia, angolo via Masia, ha ricoperto il nostro manifesto elettorale con quattro dei propri”, così sbotta Aldrovandi. Anche in via Rossi un cartellone è stato distrutto e, pure in questo caso, i sospetti del civico ricadono sui democratici: “Non è possibile risalire con certezza agli autori, ma lascia perplessi – commenta Aldrovandi – che sull'altra parete dello stesso portale, sono stati affissi manifesti del Pd.”

Manifesti elettorali: il partito democratico oscura Aldrovandi

ACCUSE AL PD - Il manager va giù a muso duro: “Ci complimentiamo per il gesto, che dimostra come qualcuno si riempia la bocca di frasi altisonanti sulle regole democratiche, per poi disattenderle alla prima occasione utile. Democratici sì, a parole”. E conclude con un pesante j’accuse al PD “Possono riuscire a coprire i nostri manifesti, ma non i guai e i problemi arrecati ai cittadini bolognesi in sei anni e mezzo di cattiva amministrazione.”
 
INTORNO ALLA SEDE LETTORALE - Il comitato d’appoggio ad Aldrovandi segnala inoltre altri “abusi” contro i propri manifesti subiti da ignoti sia intorno alla propria sede elettorale che altrove. "Un atto vandalico - commenta il candidato sindaco -perpetrato ai danni dei cittadini e della nostra democrazia, prima ancora che nei confronti della nostra lista civica.”

 

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