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Regionali, le proposte coop ai candidati. "Inviteremo tutti i soci al voto" | VIDEO

L'incontro delle cooperative con i candidati della circoscrizione bolognese nella sede di Coopcoperative

L'Alleanza delle cooperative (Aci) in vista delle elezioni regionali in Emilia-Romagna ha presentato ieri le proprie proposte all'indirizzo dei candidati alla guida della Regione e oggi ha invitato i candidati della circoscrizione bolognese a un incontro nella sede di Coopcoperative.

Le cooperative non vogliono dare indicazioni di voto precise, ma non nascondono l'apprezzamento per i cinque anni di buon governo in Emilia-Romagna. L'aveva già detto ieri il presidente Massimo Mota, lo ha ribadito la sua omologa Rita Ghedini: "Non testimoniamo appartenenze politiche a formazioni o correnti ma invitiamo e inviteremo  tutti i soci ad andare a votare e dialogheremo con chiunque vinca".

Le proposte delle Coop

1. La qualità della committenza pubblica: la Pa ha in mano leve fondamentali per favorire l’innovazione, la qualità delle realizzazioni, la promozione di un’economia locale attenta alle tre dimensioni della sostenibilità: economica, sociale ed ambientale. Chiediamo che nell’esercizio della committenza questi parametri siano tenuti al centro e che il lavoro, in tutte le sue componenti, sia definitivamente escluso dai parametri di concorrenza; proponiamo come riferimento virtuoso il Protocollo appalti da poco sottoscritto tra il Comune di Bologna e tutte le categorie economiche e sociali, nella cui attuazione riponiamo grandi aspettative, e che siano esplorate tutte le possibilità per innovare e valorizzare le potenzialità del Parternariato Pubblico Privato nella gestione dei servizi di interesse generale.

2. La trasformazione demografica, che interesserà la nostra regione ed il nostro territorio nei prossimi dieci anni, implica aggiornamento sostanziale del modello di welfare, fattore abilitante sostanziale anche per la qualità produttiva oltre che sociale, delle politiche abitative, educative, culturali. Un secondo asse di rivoluzione, insieme a quello della trasformazione produttiva: in entrambi l’intreccio tra opportunità e rischi dovrà essere affrontato tenendo al centro il valore della persona.

3. L’infrastrutturazione, materiale ed immateriale, del territorio, insieme alla sua costante manutenzione dello stesso, per essere leva sostanziale della competitività territoriale, deve divenire strumento per superare le diseguaglianze, ricomporre gli scarti di opportunità che pure sussistono tra aree diverse del nostro territorio: occorre coerenza e continuità di azione, insieme ad una rilettura attenta dei gap.

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