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Calvano, il nuovo assessore al Bilancio: "I servizi non si toccano. Subito il bus gratis per gli under 19"

L'INTERVISTA. Nominato da Bonaccini, Paolo Calvano comincia il suo lavoro con entusiasmo: "Le mie deleghe determinano la necessità di un rapporto stretto e diretto con la struttura regionale. Andrò in tutte le 52 sedi distaccate"

Paolo Calvano è uno dei nuovi assessori regionali della giunta "Bonaccini bis". Il suo compito per i prossimi cinque anni sarà principalmente quello di fa tornare i conti, ma non solo: le sue deleghe sono Bilancio, personale, patrimonio, riordino istituzionale. Un'avventura che comincia con un forte entusiasmo e una grande gratitudine nei confronti di chi lo ha preceduto: "Enorme il nostro patrimonio regionale. Fra le priorità certamente il bus gratis per gli studenti fino ai 19 anni, mentre a proposito di tagli, garantisco che i servizi non si toccheranno".

E' il nuovo assessore regionale al Bilancio, personale, patrimonio, riordino istituzionale della Regione Emilia-Romagna: spieghiamo questa delega? In cosa consisterà il suo lavoro?

"Ogni assessorato ha il proprio grado di difficoltà e di impegno e quello che mi è stato affidato è dato da un insieme di deleghe che determinano la necessità di un rapporto stretto e diretto con la struttura regionale, sia per la costruzione del bilancio quando si ha a che fare con i servizi, sia  per la gestione del personale. E parliamo di 4 mila persone impegnate direttamente più quelle 3 mila che lavorano per le agenzie come Arpae per esempio. 

Sono deleghe che includono uno stretto rapporto con il mondo della rappresentanza, da quella sindacale alle associazioni di categoria, e il bilancio è uno strumento che vogliamo costruire in sinergia con il mondo della rappresentanza seguendo lo spirito di quel patto per il lavoro che ha accompagnato la scorsa legislatura. Ovviamente un pezzo importante è il rapporto con gli enti locali.  Per quanto riguarda la delega al riordino istitituzionale il ruolo delle province è un nodo centrale e bisogna ripensare a dare nuova linfa agli strumenti associativi fra i comuni, dalle unioni alle fusioni.  Sul personale credo che davvero l'Emilia-Romagna sia riconosciuta come la regione che in termini di performace e personale di qualità sia davvero un enorme patrimonio". 

La sua responsabilità, far quadrare i conti: ha già dei progetti da mettere in atto già nei primi mesi di mandato?

"Sul versante bilancio e politiche di bilancio il primo obiettivo è reperire le risorse per poter partire già in autunno con il prgetto dell'autobus gratis per gli studenti fino ai 19 anni. Mi impegnerò in questo fin dal primo giorno. Trovo importante poter dare un sostegno alle famiglie dal punti di vista economico, ma anche una importante spinta all'utilizzo del mezzo pubblico e quindi anche alla sostenibilità ambientale"

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Con quale spirito inizia questa avventura in Regione? Si aspettava che Bonaccini le riservasse una carica?

"Con un grande entusiasmo. Abbiamo fatto bene come Pd fin da subito ed è stato giusto che il presidente facesse le scelte più consone al progetto che aveva in mente. Lo ringrazio moltissimo per la fiducia accordata e per quella data agli altri colleghi. Credo abbia fatto bene ad arricchire la sua squadra con figure nuove, alcune delle quali vanno anche oltre i confini dei partiti. Tengo a sottolineare che chiunque avrà l'onore di gestire un assessorato sa che parte dall'ottimo lavro fatto dagli assessori uscenti. Per quanto riguarda le aspettative, mi sono messo a disposizione come altri senza farmi alcuna illusione, lasciando lavorare Bonaccini".

Tagli e investimenti per i prossimi 5 anni: in che percentuale gli uni e gli altri? Come dice lei, tagli si ma senza toccare la democrazia...

"Il bilancio dei cinque anni precedenti è stato oculato grazie anche al grande lavoro dell'assessora Emma Petitti, che mi ha preceduto. E' stata una gestione che ha portato a importanti risparmi di spesa e io stesso sono stato protagonista della legge dei tagli e dell'indennità dei consiglieri regionali. Fu in quel caso che parlai di riduzione dei costi della politica senza intaccare quelli della democrazia: lo spirito era quello di voler diventare la regione che costa di meno. Una cosa su cui non si fanno passi indietro è la forza dei servizi: quelli certamente non si toccheranno, partendo dal fatto che sanità e sociale saranno al centro e che ne garantiremo l'universalità. Sul versante degli investimenti, abbiamo la fortuna di essere una regione con un basso livello di indebitamento e quindi abbiamo qualche margine. Consapevoli che sia un elemento positivo e sempre un obiettivo da perseguire, sappiamo che per poter spendere i futuri fondi e garantire un volano di investimenti europei potrebbe essere necessaria una compartcipazione dei fondi regionali". 

Vitalizi: cosa è stato fatto e cosa c'è da fare?

"Sui vitalizi, ancora prima di una norma nazionale, avevamo in Emilia-Romagna già un orientamento con riduzione dei vitalizi attraverso il contributo di solidarietà e la rimodulazione dell'età, portandola a quella della pensione da lavoro dipendente. Poi è arrivata la norma nazionale e noi ci siamo semplicemente adeguati a quella". 

Il 29 marzo il referendum sul taglio dei parlamentari: qual è la sua posizione?

"Il mio partito ha votato sì in Parlamento e quindi io voterò sì al referendum del prossimo 29 marzo. Ammetto che non la ritengo una riforma sufficiente per migliorare la qualità legislativa del nostro Paese, andrebbe a mio parere affiancata a una riforma di legge elettorale che garantisca un numero inferiore di deputati pur vedendo rappresentati tutti i territori. D'altro canto penso che tornare a pensare a come superare il bicameralismo perfetto sia uno degli obiettivi che ci si deve dare per riformare la democrazia".

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Chi è Paolo Calvano

Paolo Calvano è nato il 19 gennaio 1978 a Colleferro (Roma) e vive a Ferrara. Laureato in Economia delle amministrazioni pubbliche e delle Istituzioni internazionali, sta frequentando un master sul tema del ‘Miglioramento delle PERFormance degli Enti territoriali e delle altre Pubbliche amministrazioni”. È stato sindaco del Comune di Ostellato (Ferrara) dal giugno 2004 al maggio 2009. Dal febbraio 2009 ricopre l’incarico di segretario provinciale del Pd e di coordinatore dei segretari provinciali dell’Emilia-Romagna.

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