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Salvini e Borgonzoni vs l'assessora di Pianoro: post rimosso a pochi giorni dall'udienza

Un post che associava Silvia Benaglia al PD (ma non è iscritta), poi gli insulti e le minacce su Facebook

Un post che associava l'assessora comunale di Pianoro Silvia Benaglia al PD (ma non è iscritta)  con la frase "Delinquenti prestati alla politica". "A poche ore dall’udienza che avrebbe dovuto stabilirne o meno la rimozione, Matteo Salvini e Lucia Borgonzoni hanno eliminato dalle rispettive pagine i post che il 18 novembre scorso ritraevano l’assessora del Comune di Pianoro Silvia Benaglia durante una manifestazione delle Sardine”, la prima, quella in Piazza Maggiore. A scriverlo è l'avvocata Cathy La Torre impegnata nella campagna "Odiare ti costa", volta a cautelare e difendere le persone offese sui sociale e a smascherare le fake news

Nella foto pubblicata, compariva anche un commento che Benaglia avrebbe pubblicato su Facebook, dove si legge: "... Anche io me lo chiedo, e mi rispondo che questi non sono politici ma delinquenti prestati alla politica, con l’unico scopo di infangare l’avversario … Se per provare ad emergere e farsi notare a livello provinciale e regionale arrivano a dare dati sensibili in pasto ai media, sono davvero capaci di tutto". L'assessora non negò di aver scritto questo post, sottolineando: "E' una cosa che ho scritto su un profilo privato di una collega e comunque non aveva nomi o riferimenti a nessuno. Un post scritto quando a Pianoro è scoppiata la vicenda dei dati sensibili dei bambini diffusi online".

Quel post aveva provocato reazioni su più fronti: "Mi stanno arrivando centinaia di messaggi di odio dai leghisti, minacce di morte o di persone che invitano chiunque a venire ad ammazzarmi - aveva detto a Bologna Today Silvia Benaglia - Tutto questo è assurdo".

Salvini vs l’assessore di Pianoro in piazza con le 'sardine'. “Io minacciata di morte, ho paura” 

La Torre si è dunque rivolta al Tribunale civile di Bologna, per chiedere la rimozione in via cautelare dei post: "Silvia è stata esposta a una visibilità enorme sui profili dei due politici a cui è seguita la consueta gogna mediatica. Ebbene - continua l'avvocata - a poche ore dall’udienza che avrebbe dovuto esprimersi su tutto questo i due senatori hanno fatto scomparire dalle proprie pagine social i post oggetto del procedimento".  

"Per Silvia e per noi di #odiareticosta è una vittoria - continua - prima ancora di sederci davanti ai Giudici: abbiamo ottenuto ciò che Silvia chiedeva prima ancora che si esprimesse un Giudice. Spiace osservare che tutto ciò sia avvenuto solo a poche ore da un’udienza mentre i Senatori avrebbero potuto rimuovere due mesi fa quei post, evitando a Silvia una gogna dolorosissima. È una nostra vittoria ma dettata dal bisogno dei Senatori di sottrarsi al giudizio di un Tribunale. È anche un colpo enorme alla bestia, di Salvini che citeremo in causa ogni volta che rifarà la stessa cosa. Lo faremo fino a quando non smetterà di usare il volto di comuni cittadini esponendoli a una pubblica gogna o fino a quando non si farà giudicare da un Tribunale per il dolore che provoca", conclude La Torre. 

L'avvocata cita anche un altro episodio. Ieri sera a San Pietro in Casale, in concomitanza con l'arrivo del leader della Lega si è svolta una manifestazione delle sardine. Dal palco, tra gli altri, ha parlato anche il 21enne Sergio Echamanov (che soffre di dislessia) che, durante il suo discorso, si è un po' impappinato. Il video del suo discorso è stato poi postato da Salvini sul proprio profilo Facebook col commento ironico: "Guardate la carica e la grinta che avevano pesciolini e sinistri poco fa a San Pietro in Casale. Se pensano di fermarci così... abbiamo già vinto!".

"Le tante chiamate che mi stanno arrivando mi ricordano che esiste un'Italia diversa da quella di Salvini - commenta brevemente il 21enne, come riferisce Ravenna Today - Grazie di cuore, siete la ragione per cui continuo a lottare e ad andare avanti". .

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