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Elezioni regionali Emilia-Romagna 2019

Elezioni regionali, Emilia-Romagna sorvegliata speciale dopo la sconfitta umbra

Dal Pd ammettono che "si rischia" ma che il caso umbro è diverso. Salvini suona la carica alla sua candidata. Nel M5S ci si guarda dall'alleanza: "Esperimento fallito"

Gli echi della pesante sconfitta alle elezioni regionali umbre agita il Pd in Emilia-Romagna. E dà la carica alla Lega di Salvini. Questa la temperatura politica delle reazioni che si percepiscono nel tepore ottobrino emiliano, tepore che a tratti registra però veri e propri picchi di calore nel day-after la debacle elettorale dell'alleanza strategica tra Pd e M5s, uscita con le ossa rotte dalle regionali in umbria..

Il Partito democratico, per mezzo dei suoi esponenti, lascia trapelare un certo nervosismo, per fare poi alcuni distinguo con il caso umbro e gettare acqua sul fuoco, in vista dell'appuntamento con le urne di fine gennaio in Emilia-Romagna.

"La sconfitta nel voto regionale umbro è innegabile, è netta e richiede al Pd un salto di qualità nell'azione politica" ammette il segretario di Bologna Luigi Tosiani, che però sottolinea in un post affidato ai social: le "condizioni nella nostra Regione sono però profondamente diverse, l'Emilia-Romagna è ben governata dal centrosinistra, ed il lavoro di Stefano Bonaccini è stato capace di produrre risultati importanti".

A far da eco un po' tutto lo stato Maggiore del pd locale. Per il deputato Andrea De Maria "nessuna sottovalutazione e nessun allarmismo, ma la consapevolezza che in Emilia-Romagna giocheremo una partita di grandissimo valore".

Sulla stessa linea il segretario regionale Pd Paolo Calvano, pur ammettendo le difficoltà, si concentra sulla diversità del caso umbro con quello emiliano. In Umbria "ci sono state condizioni politiche locali (praticamente tutti i comuni più importanti sono governati dalla destra) e amministrative (l'inchiesta sulla sanità), molto peculiari".

Di più fa Francesca Puglisi, sottosegretaria al lavoro, che ancora vuole credere nell'alleanza strategica alle urne con i grillini ."Continuiamo a pensare che, soprattutto in Emilia-Romagna dove abbiamo un presidente che ha lavorato bene e una giunta che ha governato bene, la porte per il Movimento 5 stelle debbano restare aperte".

I renziani per ora ancora dentro alla 'Ditta', come Davide Di Noi, però non si fanno mancare l'occasione per una frecciata verso il progetto di alleanza strategica con gli ex nemici. "L'alleanza strutturale con i 5 stelle è dannosa e sbagliata- sostiene- abbiamo bisogno di riscoprire un Pd a vocazione maggioritaria e riformista".

Ma la politica, si sa, è anche umorale, il 'sentiment' come dicono gli anglosassoni. Ed è così che, se la dirigenza dem cerca di giustificare quanto accaduto con l'argomento della diversità dell'Emilia-Romagna, dall'altra parte si sentono tutti gli echi delle trombe della Lega, che suonano la carica.

Matteo Salvini ha già prenotato il Paladozza per il 16 novembre, dove si farà vedere assieme alla per ora candidata in pectore Lucia Borgonzoni. Prima però il leader della Lega ha in programma un fitto tour elettorale in regione, già nei prossimi giorni, proprio per sfruttare la coda umorale della sconfitta umbra per cercare di guadagnare ancora più consensi. "Faremo la storia!" incita su Twitter Salvini, rivolto agli "amici emiliano-romagnoli".

A fare eco al messaggio dalla potente carica narrativa anche la diretta interessata, ovvero Lucia Borgonzoni: l'Umbria "si è liberata di anni di malgoverno Pd e dell'alleanza delle poltrone col M5s. Vogliamo che il 26 gennaio possa essere un giorno di festa e di speranza anche per gli emiliano-romagnoli".

In mezzo ai due fronti, il Movimento 5 Stelle, uscito con le ossa rotte dalla tornata elettorale e con la pesante casella di Imola, dove la sindaca Maunela Sangiorgi, eletta solo un anno fa e portato in trionfo come esempio di cambiamento nella 'rossa' Emilia, ha annunciato ieri le dimissioni da sindaca.

Tra i primi a parlare all'indomani della debacle è Silvia Piccinini, attiva consigliera regionale M5S. Per Piccinini "oggi c'è un dato di cui dobbiamo prendere atto e con cui fare i conti, che ci dice chiaramente che quell'operazione (l'alleanza Pd-M5S) è nata in vitro ed è fallita" e aggiunge: "Le elezioni in Emilia-Romagna sono alle porte. Facciamo allora tesoro dell'esperienza appena passata e affrontiamo questo appuntamento rinsaldando prima di tutto quel legame con i territori, che da quando siamo al Governo, anche per una serie di difficoltà fisiologiche, si è allentato".

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