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Elezioni Comunali 2012 Provincia di Bologna Budrio / Piazza Quirico Filopanti

Elezioni Budrio: Beppe Grillo riempie la piazza

Tanti i militanti e simpatizzanti del M5S che hanno affollato la piccola piazza del paese per ascoltare il comico genovese, che precisa: 'Non sono leader politico, solo il portavoce del movimento di cittadini più grande d'Europa"

Budrio si accinge al voto, con le elezioni amministrative del prossimo mese sceglierà il nuovo sindaco. In lizza una lunga lista di candidati: sono sette (LEGGI LE INTERVISTE AI CANDIDATI), tra loro anche Antonio Giacon, esponente del Movimento 5 stelle. Ed in piena campagna elettorale, per appoggiare la candidatura del 'grillino', nel paesino bolognese è sbarcato ieri Beppe Grillo.

Folla per lui nella piccola località, infiammati e galvanizzati dalle sue parole i 'commilitoni'.  Ma il comico tiene a precisare di non essere un leader politico, ma solo il portavoce del "movimento di cittadini più grande d'Europa".

Il vulcanico Grillo reduce da un acceso"botta e risposta" con il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, che durante il discorso del 25 aprile, ha richiamato contro la demagogia, non usa mezzi termini: "è stato un atto anticostituzionale. Il Movimento 5 stelle ha 130 consiglieri che sono stati eletti, non come lui che è il presidente dei partiti e che dovrebbe essere super partes".

"Ci accusano di demagogia e populismo, - ha rimarcato Grillo - perché non stanno capendo cosa succede, noi abbiamo con noi la rete, i social network, i partiti si stanno suicidando da soli: il Pdl vuol fare il partito 2.0, pensate se aprono un blog che commenti arrivano...". Dire che il Movimento 5 Stelle è il terzo partito italiano, Beppe Grillo lo considera un'offesa. "I partiti - ha detto - si fanno i loro sondaggi, telefonano alla gente per chiedere se voteranno centrodestra o centrosinistra. Ma il 99% di quelli che rispondo li mandano affanculo". Gli obiettivi privilegiati sono Napolitano, Monti e le politiche economiche del governo. Scrive sul blog, poi lo rilancia in piazza: "Usciamo dall'Euro, non ce lo possiamo più permettere, o almeno discutiamone, oppure è un totem che non si può toccare?".

Contro Grillo si scagliano soprattutto Bersani e Casini. "Ieri Napolitano ha detto cose puntuali e serissime - ha detto il leader del Pd - Grillo ha risposto con insulti, non si permetta". Sprezzante Casini: "Grillo? Meglio dentro che fuori dal Parlamento, così passa dalle chiacchiere ai fatti e fa i conti con la realtà. E' capitato ad altri movimenti politici: sono arrivati pieni di aspettative e poi hanno fatto i conti con la realtà dei fatti". Stavolta anche Di Pietro, di solito il meno ostile nei suoi confronti, non gli ha risparmiato critiche. "Tra me e Grillo c'é una sola differenza: io critico ma voglio costruire un'alternativa, lanciare un modello riformista e legalitario. Lui invece mira a sfasciare tutto e basta", invitandolo poi a non cadere nel trabocchetto "di chi vuol metterci l'uno contro l'altro".
 

 

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