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Elezioni Medicina

Enrico Raspadori, intervista al candidato di Medicina: "Prorità al lavoro e alla sanità pubblica"

Corre alle comunali con il PdCI per diventare il nuovo sindaco di Medicina: "Ci vogliono un assessorato al lavoro e il servizio ambulanza notturno professionale. Più cultura"

Candidato sindaco a Medicina sotto la bandiera PdCI, Enrico Raspadori. Trentadue anni, esperto di informatica, deciso a ripartire da una politica che ritorni ad indagare bisogni e disagi delle persone che si propone di amministrare. Abbiamo fatto una chiacchierata con lui a pochi giorni dal voto del 25 e 26 maggio:

Ci descrive brevemente il suo percorso politico?
Enrico Raspadori, 32 anni, di mestiere programmatore e docente di informatica. Dopo una breve militanza nella Sinistra Giovanile in gioventù, nel 2005 mi sono iscritto al M.U.C., associazione politica che aveva come proprio perno l’obiettivo di riunire in un unico partito le forze comuniste del paese, disgregate e inefficaci. Nel 2013 sono diventato segretario del circolo di Medicina di Rifondazione Comunista, circolo storicamente all’opposizione delle forze di maggioranza di centro sinistra, con lo scopo di portare avanti gli obiettivi di unità dei comunisti e delle forze di sinistra, per poter concentrare gli sforzi su azioni e battaglie comuni all’interno del territorio e oltre.

Il suo programma elettorale?
Il programma della lista vuole essere espressione di una politica che in primis ritorni ad indagare bisogni e disagi delle persone che si propone di amministrare, partendo dalla drammatica situazione lavorativa che incide, in maniera consistente, anche sulla realtà medicinese (1427 hanno dato immediata disponibilità ad un impiego). Formazione e riqualificazione professionale, insieme ad aiuti economici, sono il punto di partenza e gli strumenti tramite cui affrontare la delicata questione, che però non può prescindere da una azione collettiva che si ponga l’obiettivo di affermare il diritto al lavoro come necessità. In un momento così delicato riteniamo fondamentale l’istituzione dell’assessorato al lavoro (ora non esiste) per azioni per l’occupazione che avvengano anche con la partecipazione attiva dei disoccupati e dei lavoratori, non solo con incontri “al vertice”.
In merito alla materia sanità, la lista propone il ripristino dell’ambulanza notturna con personale professionale e un impegno forte contro le inaccettabili liste di attesa.
Sul fronte scuola, abbiamo un progetto per fare tornare la gestione mensa in capo all’ente pubblico, che incida su tariffe e qualità. Proponiamo inoltre una strategia di programmazione pluriennale di una piena offerta della scuola statale, fino all’eliminazione dei contributi alle scuole private.
La lista si esprime per una HERA che risponda alle esigenze degli utenti e non degli azionisti.
Siamo contro il consumo di suolo e per la riqualificazione degli edifici esistenti.
Per le energie rinnovabili, ma quando sono sostenibili! Controlli alle centrali biogas, fotovoltaico sui tetti e non sui campi.
Sul versante cultura è in programma una pianificazione di risorse pluriennale mirata alla realizzazione di un teatro a Medicina.

Le 3 priorità del Comune per il quale corre?
Affontare la questione disoccupazione con un’azione politica di coinvolgimento di chi in questo momento vive il dramma della disoccupazione, attraverso un orientamento che tenga conto dello stato della situazione attuale in ambito produttivo, cercando di coinvolgere in una azione di monitoraggio anche i comuni vicini in modo da far convergere gli sforzi.
Rimettere al centro il diritto di avere una sanità pubblica. Negli ultimi due decenni il nostro comune ha visto sparire, causa tagli a vari livelli, un ospedale, il servizio notturno di ambulanza professionale e diversi servizi diagnostici. Quando si è cercato di coinvolgere la cittadinanza sul taglio dell’ambulanza si è avuta una risposta di partecipazione davvero notevole.
Manca un progetto culturale, una visione d’insieme che riesca a coinvolgere sinergicamente le associazioni che operano sul territorio e le scuole. Perché non è possibile pensare di fare cultura senza seminare, mettere un semino per fare crescere interessi e passioni, dalla musica al teatro, senza dimenticare la partecipazione politica.

Le prime tre cose che farà da sindaco?
Ripristino dell’ambulanza professionale notturna.
Accordi con enti di formazione per una qualificazione/riqualificazione professionale dei lavoratori inoccupati/disoccupati che tenga conto della situazione produttiva del territorio, con il coinvolgimento dei comuni adiacenti.
Avvio di un programma culturale unico per il comune, con la partecipazione delle associazioni e delle scuole, elemento imprescindibile.

Al voto anche per le Europee...con quale criterio andare alle urne?
La concomitanza con le elezioni europee certamente sarà un fattore di influenza per l’orientamento di voto anche per le elezioni comunali. Rifondazione comunista alle europee sostiene la lista Tsipras, che nelle ultime settimane sta portando avanti posizioni politiche importanti, nonostante diversi errori in fase di costruzione (ad esempio l’esclusione del PDCI dalle candidature). Nelle persone che incontro e con cui mi confronto, noto comunque una difficoltà nel percepire quanto un voto alle europee sia determinante anche per i risvolti nazionali. Il mio consiglio rimane quello di leggere i programmi e ancor più importante, informarsi su quali provvedimenti in questi anni sono stati votati e sostenuti.

Quali le sono le richieste più frequenti che gli elettori le avanzano?
La mancanza di lavoro e prospettive per il futuro anche più prossimo sono le tematiche che maggiormente affiorano. Mi viene chiesto aiuto economico e impegno per smuovere lo stallo della situazione occupazionale.
Anche il ripristino dell’ambulanza professionale è una richiesta frequente.

Quale la promessa che non può fare ai suoi elettori?
Non è possibile risolvere il problema della disoccupazione rimanendo all’interno del comune di Medicina. Per affrontare il problema serve la partecipazione delle istituzioni ma anche delle persone in cerca di occupazione, in una azione sinergica.

Quale quella che è certo di mantenere?
Tutti i punti del programma sono stati inseriti dopo averne discusso e studiato la fattibilità. Sono piccoli passi che vanno però in una direzione precisa e netta.

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