rotate-mobile
Elezioni

Corsa all'Europarlamento, Fabio Filippi: "Più Italia in Europa e meno Europa in Italia"

Intervista al candidato emiliano di Forza Italia: "Mi aspetto una campagna elettorale dura, prevediamo colpi bassi da parte delle sinistre. Fuori da Mare Nostrum"

Le Elezioni Europee non sono lontane (come e quando votare a Bologna) e fra i candidati di Forza Italia il consigliere regionale E-R Fabio Filippi (per il nord-est), che ha annunciato la sua corsa all'Europarlamento:Mi sono messo a disposizione di Forza Italia, fa piacere che la dirigenza del partito abbiano valutato positivamente la mia candidatura, che sia stato apprezzato il lavoro politico svolto. Mi aspetta una campagna elettorale dura, prevediamo colpi bassi da parte delle sinistre, che contrasteremo con determinazione. In Europa mi batterò per gli interessi dei cittadini emiliani e del nord-est, stanchi di fare sacrifici senza vederne i risultati. A Bruxelles mi impegnerò in prima persona per la difesa del made in Italy,  tedeschi e francesi devono capire che gli italiani non sono secondi a nessuno".

L'Europa, così com'è, le va bene?
No, non va assolutamente bene. Molte nostre imprese italiane sono con l'acqua alla gola e la colpa è dell'austerità imposta dalla Germania che ci ha portato alla recessione. Bisogna intervenire urgentemente. Detto questo, voglio essere chiaro: l’Italia non può fare a meno dell’Europa e l’Europa non può fare a meno dell’Italia, quindi le mie criticità non devono essere interpretate come una posizione anti-Europa, ma... diciamo che bisogna avere più Italia in Europa e meno Europa in Italia.

Cosa bisogna cambiare?
Innanzitutto deve crescere l'autorevolezza del nostro Paese. Dobbiamo essere in Europa a testa alta e farci valere. Dobbiamo abbandonare quel timore reverenziale che diversi nostri italiani (specie di centrosinistra) hanno sempre avuto nei confronti della Merkel e della Germania.
Alcune azioni concrete di cambiamento riguardano la Bce, che dovrà garantire il debito pubblico dei paesi membri e avere un ruolo come prestatore di ultima istanza, sul modello della Federal Reserve Usa, Euro-bond e project-bond per una rete europea di sicurezza e di sviluppo, l'esclusione delle spese di investimento dai limiti del Patto di stabilità europeo, l'elezione popolare diretta del Presidente della Commissione europea, l'ampliamento della potestà legislativa del Parlamento europeo e la costituzione di un'agenzia di rating europea.
In sintesi: stop alle banche e alla burocrazia per fare spazio alle esigenze delle famiglie e imprese italiane. L'Europa dovrà essere più flessibile e realmente solidale.

"Operazione Mare Nostrum": secondo lei l'Italia deve uscirne?
A mio avviso sì. Non possiamo certo fare da taxi per i clandestini. Addirittura ora gli scafisti avvisano della loro partenza con i carichi di migliaia di clandestini per far scattare l'intervento delle navi italiane in loro soccorso. Spendiamo 300.000 euro degli italiani al giorno per incentivare l'immigrazione clandestina. Non ha proprio senso! Alfano deve fare un passo indietro.

Come far fronte alla nuova ondata di immigrati? L'Europa cosa dovrebbe/potrebbe fare?
Dotarsi di una regolamentazione chiara e precisa. Vanno cambiate le politiche europee contrastando l'immigrazione clandestina e regolamentando i flussi migratori. Il Ministro Alfano ha preannunciato nei giorni scorsi l'arrivo di 600.000 persone dall'Africa, ma si rende conto? A cui poi, con l'operazione Mare Nostrum, se ne aggiungeranno molti di più.

Matteo Renzi ha detto che non rispetterà il vincolo di bilancio... secondo lei bisogna andare in Europa o rinegoziare il debito?
La rinegoziazione del debito e la riacquisizione della sovranità monetaria sono una priorità assoluta. Dobbiamo rinegoziare i trattati firmati in ginocchio davanti all'Europa.

Appello ai cittadini: perchè devono andare a votare per le Elezioni Europee?
I cittadini italiani avvertono ancora troppa distanza con l'Europa, la considerano un'organizzazione fredda, autoritaria e tecnocratica. Invece è importantissimo incidere a livello europeo: le scelte decise nell'Europarlamento ricadono direttamente anche sulla testa degli italiani. E' importante, quindi, colmare il gap democratico sia votando alle elezioni europee che scegliendo il giusto candidato che porterà meglio in Europa le istanze dei cittadini italiani.

Cosa l'Europa dovrebbe imparare dall'Italia?
I principi e i valori che da sempre fanno del popolo italiano un popolo forte e autorevole. In particolare i principi cristiani e il valore della famiglia sempre più soggetta a picconate dalle lobby omosessuali. Dall'Italia l'Europa può imparare tutto, a partire dalla solidarietà e uguaglianza; qualità che non è stata capace di dimostrare la Germania.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Corsa all'Europarlamento, Fabio Filippi: "Più Italia in Europa e meno Europa in Italia"

BolognaToday è in caricamento