Sindacati confederali in ordine sparso al ballottaggio di domenica 19 giugno. Mentre due giorni fa, il numero uno della CGIL, Maurizio Lunghi, spiegava che si stava "valutando la possibilità di un appello unitario con la Cisl e la Uil" in vista del voto, oggi le tre sigle prendono posizioni differenti.

Ci sarebbe minore disponiblità ad aderire al documento congiunto da parte di Uil che proprio oggi ha incontrato, separatamente, Virginio Merola e Lucia Borgonzoni, per uscirne senza dare indicazioni di voto, se non quella a favore di una Bologna "città aperta, sicura, che investe sui giovani, attenta alle fasce più deboli e che sa guardare al proprio futuro, essendo capace di costruire un welfare a misura di cittadino e che sa mettere in campo politiche attive in grado di far crescere in modo equilibrato la nostra società".  "Siamo un''organizzazione riformista che opera nel mero interesse di lavoratori, pensionati e giovani. Insomma di tutti i cittadini", specifica il segretario Giuliano Zignani. 

Cgil invece oprta per l'opzione Merola, mentre Cisl ricorda gli accordi fatti con l'amministrazione uscente e a favore di valori come solidarietà, equità e rispetto delle differenze, senza trascurare che il segretario Cisl, Alessandro Alberani, è nel comitato elettorale del sindaco uscente, appoggiato anche da Bruno Papignani, segretario regionale Fiom. (agenzia dire)