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Sabato, 20 Aprile 2024
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Dall'urbanistica alla mobilità: candidati sindaco a confronto

Invitati da alcune associazioni, hanno accettato l'invito otto candidati su nove: il dibattito ha riguardato temi quali la mobilità, i graffitismo e la riapertura del canale Reno

Candidati a sindaco chiamati a confrontarsi su temi legati alla conservazione e alla valorizzazione dei beni storici, culturali e naturali di Bologna in un incontro promosso da "Italia Nostra" sezione di Bologna, Associazione Dimore Storiche Italiane, Comitato per Bologna Storica Artistica e Comitato per la salvaguardia della Centrale del Battiferro. 

Presenti Matteo Badiali dei Verdi, Manes Bernardini di "Insieme Bologna", Massimo Bugani del M5S, Sergio Celloni di G.O.L, Mirko De Carli del "Popolo della Famiglia", Marco Lisei in rappresentanza di Lucia Borgonzoni, Federico Martelloni di Coalizione Civica e Milena Naldi in rappresentanza di Virginio Merola. Assente Ermanno Lorenzoni del Partito Comunista dei Lavoratori.
Nessun colpo di scena, qualche risposta decisamente fuori tema e il ritorno su tre argomenti portanti di questa campagna elettorale: il degrado, la mobilità e il rapporto territorio/infrastrutture. 

Quanta parte di bilancio riservereste nel recupero dei beni architettonici della città e per la riqualificazione urbanistica?
Per Bernardini il recupero deve partire dalle cose semplici e "da una buona educazione civica piuttosto che da risorse economiche". Anche per Bugani il problema non starebbe tanto nel quanto, ma nel come: "Panchine nella già bellissima Piazza San Francesco, cubi sotto le Torri...cose che non hanno nulla a che fare con l'arte" la critica agli investimenti (sprechi?) della Giunta Merola. Marco Lisei dice che per quanto gli riguarda metterebbe anche il 100% del bilancio per la riqualificazione urbanistica, ma, sottolinea, è bene riconoscere alle associazioni e ai volontari quel che meritano, sono preziosissimi: "A loro si chiede sempre, ma non si da mai nulla" spiega, lasciando intendere che sarebbe opportuno raggiungere degli accordi di collaborazione.

E su questo è d'accordo anche Mirko De Carli, che cita il lavoro di "Succede solo a Bologna" mettendo sul piatto l'idea del crowfunding. Federico Martelloni di Coalizione Civica è per un implemento dei fondi, magari sfruttando alcuni aspetti piacevoli e riqualificanti quali la Street Art. La Naldi mette al primo posto la necessità di non espellere i cittadini dal centro storico e dice di voler ripartire dalla pavimentazione e dalla colorazione della città. 

Su una cosa sono tutti d'accordo: il graffitismo deve essere bandito dalla città. Bugani insiste sulla differenza fra graffitismo e forme di espressione artistica: "Pensiamo a quello che accade a Dozza con i muri dipinti e che di certo non è successo per caso, ma è parte di un progetto pensato. Anche a Bologna ci sarebbe voluto un progetto migliore, utile anche per riqualificare aree degradate proprio attraverso l'arte. Pensiamo poi a tutte le occasioni che abbiamo perso in termini di fondi europei e alle telecamere anti-tag che sono state posizionate solo poco prima delle elezioni". Per Martelloni un graffito su un palazzo del '300 è un crimine contro il patrimonio e la Naldi fa una proposta: l'abbonamento dei condomini alle cooperative sociali che si occupano (con costi molto bassi) di ridipingere muri e portoni.

Si è poi parlato della mobilità e della valorizzazione dei corsi d'acqua, argomenti che hanno trovato terreno fertile soprattutto nel "verde" Badiali: "Sì alla riapertura del canale lungo via Riva Reno: le travi delle strade a contatto con l'acqua arrugginiscono e questo è un problema a lungo andare. So che questo intervento ha un costo, ma se c'è la volontà, è una spesa affrontabile". D'accordo anche Bugani e la Naldi, per la quale quella del Reno sarà "Una bella sfida". Per De Carli queste sono questioni senza colore politico, ma unicamente a favore della città. 

Idee sulla mobiltà della Bologna dei prossimi 5 anni? Così, in sintesi, hanno risposto i candidati:

Manes Bernardini: "Ho lottato contro il Civis e lotto contro il Crealis e qualsiasi altro bisonte che voglia attraversare quella cristalleria che è il centro di Bologna. Basta alla politica dettata da Tper e basta all'effeto terremoto che si sente ogni volta che un bus passa in Strada Maggiore o sotto le Due Torri". 

Matteo Badiale: "Per Bologna c'è bisogno di una mobilità dolce. I mezzi (sia trasporto pubblico che i corrieri e analoghi) si devono fermare fuori dalle mura e la città dovrebbe diventare un centro commerciale da vivere a piedi"

Massimo Bugani: "Arriviamo oggi a parlare di mobilità dopo uno 'stupro'. Ci è voluta la procura per fermare il Civis e adesso c'è il Crealis. Un'azienda come la Breda-Menarini è stata abbandonata a se stessa, mentre quella nuova pavimentazione che doveva essere eccezionale continua a provocare forti vibrazioni al passaggio dei mezzi". 

Sergio Celloni: "E' tutta colpa della giunta Merola se questi 'cassoni' rovinano le case del centro".

Marco Lisei: "Pensiamo di più agli anziani e ai disabili. Vanno utilizzate molto di più le navette, agili e veloci".

Mirko De Carli: "No ai giganti della strada, che sono di fatto soldi buttati via. Sì a una maggiore attenzione ai disabili". 

Federico Martelloni: "Sulla mobilità io ho le idee ben chiare su una cosa prima di tutto: l'asse di interscambio va spostato su via dei Mille e via Irnerio".

Milena Naldi: "Dopo 20 anni di continui cambiamenti, io credo che il tram sia il futuro della città e che si debbano liberare le Due Torri dal passaggio dei mezzi". 

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