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Elezioni comunali 2016

Elezioni, intervista "doppia" De Carli/Lorenzoni: famiglia arcobaleno o tradizionale?

Confronto diretto fra il "Popolo della Famiglia" e "Partito Comunista dei Lavoratori": visioni differenti su molti fronti, prevedibile spaccatura sull'idea di famiglia

Dopo il confronto fra il grillino Massimo Bugani e Federico Martelloni di Coalizione Civica, un'altra "intervista doppia" che pone le stesse domande a due candidati sindaco, così da fare un paragone diretto (a un paio di settimane dalle elezioni comunali del 5 giugno 2016 per le quali abbiamo 9 candidati per 17 liste) e comprendere differenze, punti di vista e soluzioni delle liste "Popolo della Famiglia" e "Partito Comunista dei Lavoratori"

Mirko De Carli ed Ermanno Lorenzoni spiegano le loro posizioni su argomenti quali la sicurezza, il tema casa e il problema lavoro. Punti di vista e proposte decisamente diverse sul tema della famiglia: arcobaleno o tradizionale?

Partiamo dai 4 temi che hanno più a cuore i bolognesi: sicurezza, lavoro, problema casa e degrado. 

SICUREZZA. Ci sono luoghi (in periferia, ma anche in centro) dove i residenti continuano a lamentare situazioni di micro-criminalità con percezione di insicurezza elevata. Cosa non ha funzionato fino ad ora? Come si può affrontare al meglio il tema sicurezza per tutelare i cittadini e quali (se ce ne sono) le buone pratiche da cui prendere spunto da altre città/nazioni?

Mirko De Carli - Purtroppo fino ad oggi si sono fatti troppi slogan e pochi fatti. La giunta non ha dato risposte concrete ma ha cercato sempre scappatoie per 'tappare i buchi'. Cosa non ha funzionato? Il modello di sicurezza per la città. Purtroppo non si capisce come l'amministrazione voglia affrontare la questione e la percezione reale dei cittadini in termini di insicurezza è crescente. Proposte? Eccole: 1.intervenire sulle luminarie: ripristinare quelle guaste, aumentarne la dotazione nelle zone più buie e più soggette a degrado, bivacchi e spaccio di droga; 2.videosorveglianza nelle zone più sensibili del centro e della periferia. 4.empatia con le forze dell'ordine: creare le condizioni per un maggiore dialogo tra forze dell'ordine e cittadini attraverso processi più rapidi ed efficaci di segnalazione da parte dei bolognesi e sopperire, come e dove possibile, alle carenze attuali in termini di strumenti operativi delle forze dell'ordine locali.

Ermanno Lorenzoni - "Nella domanda giustamente si pone l'accento sulla "percezione" di insicurezza. E' mia convinzione, confortata dai dati ufficiali del Procuratore presso la Corte d'Appello di Bologna, che la microcriminalità non sia granchè aumentata in citta rispetto allo scorso anno. La percezione di insicurezza tra i cittadini però è molto alta. La ragione è comprensibile: durante le crisi economico-sociali ognuno si sente più solo e quindi più insicuro. Soprattutto tra gli anziani è molto presente la sensazione di insicurezza. Vorrei far presente che tra gli anni '80 e gli anni '90 Bologna era percepita come una delle città più sicure d'Italia,nonostante imperversasse la tristemente famosa "banda della Uno bianca",formata tra l'altro da poliziotti in servizio. Credo che comunque un aumento delle telecamere nei punti più strategici possa rappresentare un buon deterrente per la microcriminalità,mentre sono contrario,anzi contrarissimo,alle ronde di cittadini o addirittura alla giustizia fai-da-te.Chissà perché non si tiene nel debito conto il dilagare della criminalità organizzata (la 'ndrangheta ha raggiunto livelli preoccupanti anche in Emilia),quella sì una vera piaga!! Forse perché è formata da gente 'rispettabile'?"

LAVORO. Tante le imprese del nostro territorio, anche storiche, cadute sotto i colpi della crisi o che hanno deciso di delocalizzare, con ripercussioni drammatiche. Dove ha fallito la politica del lavoro adoperata finora? Come si può intervenire in concreto e con effetto quasi immediato?

Mirko De Carli - La politica locale ha fallito nel non mostrare la città accogliente ed appetibile per le aziende che vogliono investire. Sopratutto in termini di minor burocrazia e minore pressione fiscale. Interventi immediati? Controlli e certificazioni per nuove attività dopo 60 gg dall'inizio dei lavori e non prima. Diamo fiducia a chi vuole intraprendere e non stiamogli col fiato sul collo. Sostegno alle start up con agevolazioni fiscali e creazioni di sempre nuovi 'incubatori' dove far fiorire nuove imprese giovani.

Ermanno Lorenzoni - Le chiusure parziali o totali di aziende sono fenomeni diffusi negli ultimi anni anche nella Provincia di Bologna. Il Sindaco della città metropolitana di Bologna ha il dovere di occuparsi della sorte di lavoratori,che non hanno alcuna colpa delle crisi industriali( che spesso sono soltanto un modo per fare più profitti da parte dei datori di lavoro,come nel caso delle delocalizzazioni). Le Aziende multinazionali che chiudono e delocalizzano devono essere espropriate,perchè è inammissibile che si facciano profitti sulla pelle dei lavoratori.

CASA. Uno dei nodi da sciogliere in città è quello dell’emergenza abitativa e delle tante occupazioni che ne conseguono. Le sue soluzioni immediatamente realizzabili? La legge va bene così com'è?

Mirko De Carli - L'emergenza abitativa, come ha più volte ricordato Mons. Zuppi, è il problema più urgente e drammatico per Bologna. Le occupazioni sono la conseguenza più drammatica ed ideologicamente strumentalizzata. Non possiamo permettere che accada più ciò che è accaduto con lo sgombro di Via Irnerio dove Mons. Zuppi è stato costretto ad intervenire come mediatore per sopperire alle lacune ed inadempienze di Merola e Frascaroli. Per questo proponiamo l'istituzione della Fondazione Welfare per la riqualificazione e rimessa a norma (e il ritorno alla fruibilità) di tutto il patrimonio immobiliare abbandonato e non utilizzato del comune di Bologna. Un percorso che garantirà un nuovo housing sociale capace di sopperire alle domande non evase da Acer. Oltre a questo abbiamo chiesto, attraverso una petizione presentata ad Acer, un censimento preciso del patrimonio immobiliare da lei gestito per comprendere perché diversi immobili non sono a disposizione pur essendo liberi.  Inoltre, per affrontare le emergenze immediate abbiamo previsto il recupero dei beni dati in uso ad associazioni arcobaleno e centri sociali per sopperire alle emergenze più impellenti e dare risposta al bisogno di casa delle giovani coppie bolognesi che vogliono sposarsi e non hanno capacità di reddito sufficiente per pagare un mutuo o un affitto.

Ermanno Lorenzoni - Il problema dell'alloggio è diventato drammatico negli ultimi anni,stante lo scarso,per non dire nullo,investimento attuato dal Comune di Bologna. Oltre alla ristrutturazione di case a edilizia residenziale pubblica,bisogna prevedere il riuso di ex caserme,ormai in disuso,per farne alloggi da affittare a canone convenzionato(tempo fa è girata una petizione on-line che ha raccolto oltre 1800 firme di Bolognesi,che va proprio in questo senso:la faccio mia).  In caso di ulteriore bisogno,vanno espropriate le grandi società immobiliari,che tengono sfitti gli immobili per non far diminuire il canone.

DEGRADO. In alcune zone le scene di degrado sono denunciate con frequenza. Esasperati per esempio alcuni residenti delle zone al centro della movida, mentre dall'altra parte i gestori fanno il loro gioco...sarà mai possibile metterli d'accordo? Come?

Mirko De Carli - Occorre prima di tutto ripristinare la legalità. Basta lasciare liberi ed incontrastati soggetti che non vogliono bene alla città.  Ci vogliono regole chiare e condivise. Un esempio? Favorire lo sviluppo degli esercizi commerciali della cosiddetta movida nelle zone meno densamente abitate da anziani e famiglie e con maggiori disponibilità di parcheggio.  Occorre riqualificare la dislocazione di tali attività al fine di conciliare la loro necessità da esercenti commerciali con quella dei residenti. Sempre dentro ad un quadro complessivo di rispetto delle leggi. 

Ermanno Lorenzoni - Bisogna contemplare una sempre maggiore integrazione tra popolazione giovanile studentesca e autoctona,soprattutto in zona universitaria. Il proibizionismo non serve,ottenendo spesso l'effetto contrario. Nè credo che vada rafforzato l'impiego delle forze dell'ordine,per dirimere controversie sugli orari di chiusura di alcuni locali. Sarebbe interessante poter introdurre la figura del "sindaco della notte" (sulla scia dell'esempio di Amsterdam),con uno staff di dipendenti addetti alla dissuasione,piuttosto che alla repressione.

Certamente la vostra idea di famiglia è molto differente: arcobaleno o tradizionale? Come stanno cambiando (in meglio o in peggio) le famiglie italiane?

Mirko De Carli - La nostra idea di famiglia? Una mamma ed un papà. Questa è la famiglia. Punto. Le famiglie stanno soffrendo: noi ci proponiamo di essere i difensori civici delle mamme e dei papà bolognesi. Faremo questo attraverso misure semplici e pratiche: ripristino del bonus bebè cancellato da Merola, introduzione del bonus famiglia di 2.500 € per le giovani coppie che si sposano e housing sociale per le giovani coppie che convogliano a nozze. Chiari e semplici.

Ermanno Lorenzoni - L'idea di famiglia "arcobaleno", come dimostrano i sondaggi effettuati recentissimamente in occasione del voto parlamentare sulla legge sui diritti delle "coppie di fatto" è maggioritaria tra gli Italiani. In generale,sono favorevole all'ampliamento dei diritti civili a tutti coloro(uomini e donne)che potenzialmente possono usufruirne. Da questo punto di vista,mi sembra che una cosa buona del Sindaco uscente(diamogliene atto!)sia stata l'introduzione del registro delle unioni civili,prima del varo della recente legge. A mio avviso,è importante che una tipologia di famiglia non sottragga nulla all'altra.

Quanto avete speso per la vostra campagna elettorale? Se non volete dare dei numeri diteci se è stata low-cost e su cosa avete investito di più, ma anche come è avvenuta la raccolta dei fondi...

Mirko De Carli - Abbiamo presentato un budget previsionale di spesa di 5.000 €. Abbiamo investito maggiormente in volantini e 'santini' elettorali. Crediamo molto al 'porta a porta' e all'incontro diretto con le persone. Molta importanza l'abbiamo data anche alla presenza nei social network: i nostri messaggi e contenuti sono decisamente 'virali'

Ermanno Lorenzoni - Il Partito Comunista dei Lavoratori,che mi ha candidato alla carica di Sindaco,non gode di finanziamenti di alcun tipo. I suoi militanti ed iscritti si autotassano per statuto(ognuno mediamente di pochissime centinaia di euro all'anno ) . Io personalmente percepisco soltanto la mia pensione, non avendo altre rendite. Quanto pensate che possa spendere per la mia campagna elettorale? Al massimo arriverò a 1000-1200 euro!

Ci saprebbe indicare un punta di forza e uno di debolezza del sindaco uscente e chi pensa (fra gli altri, escluso lei) potrebbe fare un buon lavoro come primo cittadino?

Mirko De Carli - Punto di forza: altra domanda? Punto di debolezza: l'essere stato riconfermato non per scelta ma per necessità perché 'un secondo mandato ad un sindaco Pd non si nega mai'. Un buon primo cittadino per Bologna? Oltre a noi non vedo altri.

Ermanno Lorenzoni - Logica vorrebbe che avessi,a parte me,un Sindaco preferito. Veramente è una logica "americana" quella del meno peggio. In genere,forse perché sono di un'altra generazione,sono abituato a considerare di più i partiti(o comunque le formazioni politiche) di riferimento dei candidati sindaco ,a sottolineare che secondo me la personalizzazione della politica produce molti guasti. Comunque,non voglio sottrarmi alla domanda postami: il candidato più vicino (ma sarebbe meglio dire il meno lontano) alla mia logica dovrebbe essere Federico Martelloni, ma seguendo sempre la personalizzazione della politica,lo conosco troppo poco per esprimere su di lui un giudizio compiuto.

Faccia un augurio pre-elezioni al suo collega qui di fianco...

Mirko De Carli - Un augurio di una buona campagna elettorale. Con l'augurio di ritrovarci in consiglio comunale. Io con un biberon in mano (il riferimento è alla campagna del Forum delle famiglie #IoStoConIBiberon) e lui con la falce ed il martello.

Ermanno Lorenzoni - Auguro al mio "competitore" qui a fianco di prendere i voti che si aspetta ed anche qualcuno di più, ma...sempre almeno uno in meno di quanti ne prenderò io! Sono "perfido"?

    

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