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Il PD vince a Bologna, l'intervista al segretario dem: "Riconquistati Panigale e Navile"

Cosa emerge dal dato che arriva dai 46 comuni felsinei che sono andati al voto? Parla il segretario del Pd Bologna, Luigi Tosiani:

Il Partito Democratico resta il primo partito a Bologna con un 40,33% e un 36,73% in tutta la provincia. Un risultato che in qualche modo "ribalta" quello delle Europee, dove Matteo Salvini e la Lega hanno avuto decisamente la meglio. E dopo i numeri arrivano le analisi, le considerazioni. 

Luigi Tosiani, segretario del Partito Democratico di Bologna commenta il voto e il risultato del PD sia  alle Europee che alle amministrative: «Il risultato delle elezioni europee ci consegna una grande responsabilità ed una sfida ambiziosa. Lavorare insieme, fin da subito, per essere i protagonisti di un’alternativa di centrosinistra da costruire nel Paese con coraggio, visione e passione. In un quadro che vede crescere la Lega e crollare il M5S, l’ottimo dato di Bologna incoraggia. Perchè siamo primo Partito e qui la Lega non passa, per la crescita, in termini percentuali e di voti assoluti, rispetto alle ultime politiche, e perché eleggiamo due figure di grande valore come Elisabetta Gualmini e Paolo De Castro, insieme al nostro capolista Carlo Calenda».

Cosa emerge dal dato che arriva dai 46 comuni del bolognese che sono andati al voto? «Nelle elezioni amministrative del nostro territorio metropolitano emerge una bellissima affermazione delle candidate e dei candidati, che voglio ringraziare di cuore. A dispetto delle previsioni di questi mesi vince la credibilità dei nostri amministratori, il buongoverno, l’amore per la comunità. Ripartiamo con ancora più determinazione da qui, per costruire insieme un Partito Democratico più forte ed unito». 

Bologna, risultati elettorali comune per comune

Dopo le elezioni, ascoltando i politici, si dice sempre che pare che abbiano vinto tutti. In questo caso la soddisfazione è sincera e piena? «Il voto al PD ci consegna una speranza e una grande responsabilità. Il dato di Bologna è nettamente positivo, non è un'opinione. Cresiamo sia in percentuale che in valori assoluti». 

Il PD dunque tiene a Bologna: avete raccolto il 40,33%. Da chi pensate siano arrivati i voti che sono mancati, ad esempio, alle ultime politiche? «Vedremo i flussi elettorali, ma possiamo dire ad oggi che ha pagato la scelta di preferire una lista unitaria, per gettare le basi di un campo largo nel quale forze poilitiche e civiche si sono riconosiute».

Se si tornasse a votare a breve su quali temi vi battereste come priorità per Bologna? «Intanto dobbiamo continuare a fare un lavoro sulla città e sui territori metropolitani mettendo al centro tre temi principali: lavoro, ambiente e servizi. Bisogna costruire politiche che diano continuità alla qualità della nostra amministrazione». 

L'ambiente. Un argomento che ha riportato i giovani in piazza...«Infatti. I temi ambientali riguardano ognuno di noi e non vanno relegati a un mese di campagna elettorale. Tutti quei ragazzi scesi in piazza hanno dimostrato che la politica appassiona ancora, purchè i temi che si trattano siano veri. I giovani non si sono stancati di fare politica, soltanto la affrontano con modalità differenti rispetto al passato, stanchi forse dei teatrini mediatici». 

Comunali: numeri, curiosità e come cambia la "mappa" della provincia

Il rapporto diretto con le persone, un qualcosa che forse è mancato negli ultimi anni agli elettori di sinistra...«Negli ultimi mesi abbiamo cercato di impostare una campagna elettorale che riportasse il partito in mezzo alle persone, nei mercati, nelle piazze, a fare volantinaggio nelle periferie, persino in tangenziale. Abbiamo poi chiuso la campagna in Piazza San Francesco, cosa che non accadeva da tempo e che stiamo cercando di recuperare, già con buoni risultati, come dimostrano i numeri dei quartieri Borgo Panigale e Navile, calati alle elezioni del 4 marzo 2018. Continueremo il confronto, davanti alle fabbriche e alle nostre feste dell'Unità, che ora iniziano la loro bella stagione».

I risultati a Bologna. Il bolognese rimane roccaforte del Partito Democratico con una percentuale sul 36,73%, come anche Ravenna e Reggio Emilia, mentre la Lega è in testa nelle altre province. l capoluogo emiliano resta in mano al Pd che raggiunge in città il 40,33% (36,73% in provincia). La Lega sotto le Due Torri si attesta al 21,82% (27,05% in provincia), mentre il Movimento 5 stelle si ferma al 10,84% (12,9%). Forza Italia replica il dato regionale e si attesta al 5,79% (5,5%), poco sopra a +Europa al 5,04% (3,76%). Fratelli d'Italia prende il 4,65% (4,55%) dei voti, La sinistra e' al 4,09%. I Verdi segnano 4,56% (3,66%).

PD Emilia-Romagna, Calvano: "Tante belle vittorie in regione"

Secondo il segretario del PD dell'Emilia-Romagna, Paolo Calvano, tante e belle le vittorie in regione con risultati che dimostrano come il partito di Zingaretti e il centrosinistra con le sue candidate e i suoi candidati siano riusciti a rovesciare una situazione difficile: «Ora bisognerà restare concentrati e impegnarsi al massimo. Anche l'esito delle Europee, per il Pd regionale, non è stato del tutto negativo, dal momento che siamo riusciti ad eleggere due candidati emiliano-romagnoli, Elisabetta Gualimini (l'intervista a caldo a Elisabetta Gualmini) e Paolo De Castro, oltre a Carlo Calenda che, qualche giorno fa avevo definito emiliano-romagnolo acquisito, visto il suo impegno e la sua costante presenza nei nostri territori in queste settimane».

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