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Europee, Silvia Prodi con "La Sinistra". "Il Pd? Calenda e Casini: non è di sinistra"

La presentazione della lista al circolo Andrea Costa

C'è anche il 'via libera' del Professore dietro la scelta di Silvia Prodi di candidarsi alle europee con La Sinistra, lista radicalmente alternativa al Pd.

Consigliera regionale eletta da indipendente con i democratici cinque anni fa e poi passata al misto (nel suo recente passato c'è Mdp), Prodi sarà capolista nella circoscrizione del nordest. "Con Romano? In politica non esiste chi sbaglia. Ci siamo visti e lui mi ha detto che la libertà è molto importante. Io questo l'ho molto apprezzato".

La consigliera, che ha presentato la sua candidatura oggi a Bologna, non è stata evidentemente indotta ad un ripensamento dalla gestione Zingaretti. "Credo che il Pd non sia di sinistra- puntualizza- nel momento in cui si sposa con Calenda e ne fa il capolista è ovvio che c'è un messaggio di un certo tipo. A Bologna alle politiche ha candidato Casini, sono forzature in una storia che avrebbe avuto più onore ad essere rappresentata meglio. Nel Pd poi non c'è un ripensamento sull'Europa serio".

Prodi scommette invece sulla ricomposizione della sinistra-sinistra, anche se proprio le difficoltà a mettere insieme una lista unica per le europee hanno indotto Elly Schlein (altra non estranea in casa Prodi) a non ricandidarsi per il secondo mandato. "Il percorso di Elly è il suo- risponde in proposito Prodi- ma io ho imparato tanto da lei e c'è una totale continuità di contenuti. Resta un grandissima risorsa politica con cui vogliamo andare avanti. I Verdi? A me è dispiaciuto, ma la loro scelta rimane confinata legittimamente alla sfera ecologista, per noi bisogna intervenire in modo molto deciso anche sulle leve economiche".

In forse anche un accordo con il Pd e Stefano Bonaccini per le prossime regionali dell'Emilia-Romagna. Oggi Prodi sta lavorando con Sinistra Italiana, Altra Emilia-Romagna e Movimento 5 stelle su un progetto di legge per l'acqua pubblica. "Molto nasce da qui, dal fatto che il centrosinistra nel 2014 non si è accorto in Emilia-Romagna che si stava aprendo una voragine tra i cittadini e la sinistra", spiega il senatore Francesco La Forgia, portavoce nazionale di èViva. E con Zingaretti "non vediamo particolari segnali di discontinuità".

Ma un eventuale patto in extremis, magari in funzione anti-Lega, non è al momento escluso. "Mettiamo davanti le europee- resta cauta Prodi- nessuna decisione può essere anticipata. Sarebbe assurdo parlare di una scelta che non può essere se non collettiva". "Sceglieranno i consiglieri e le consigliere, con le comunità politiche di cui fanno parte- dice ancora La Forgia- Di sicuro nulla va più dato per scontato e i semplici appelli all'unità non bastano più".

Il deputato Luca Pastorino ricorda comunque che "l'obiettivo è il partito unico della sinistra. Ci aspettiamo che tutti dopo le europee possiamo confluire in una proposta unitaria". In corsa nella lista c'è anche il bolognese Mauro Collina. "Sono contento- dice- che Silvia abbia accettato di essere candidata. Il suo lavoro in regione ha prodotto cose molto interessanti e se altri hanno fatto scelte diverse ci dispiace". (Dire)

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