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Europee, Consoli (FN): “Oggi Fiore con me, piazza concessa dopo lunga ‘malattia’ ”

INTERVISTA al Candidato di estrema destra che attacca il centrosinistra: “Ha bisogno dell'antifascismo per recuperare consensi”. Fiore in arrivò per il comizio di Piazza Galvani, per cui sono previste contromanifestazioni

Fiorenzo Consoli è il candidato bolognese di Forza Nuova alle elezioni Europee del prossimo 26 maggio. Questo pomeriggio alle 18, ci sarà Roberto Fiore a sostenerlo in piazza Galvani per un comizio che è stato al centro di diverse polemiche e che vedrà lo schieramento di 200 uomini della Polizia di Stato oltre che una annunciata contromanifestazione da parte degli antifascisti.

Una situazione già vista qualche mese fa quando i collettivi occuparono la piazza per impedire al leader di FN un comizio e le forze dell'ordine prma lì allontanarono con diverse cariche, poi, nel pomeriggio, respingendoli in via Farini con gli idranti.

«Sulla concessione di piazza Galvani non c'è niente di nuovo da dire - dice Fiorenzo Consoli a poche ore dall'appuntamento - Ogni volta che organizziamo qualcosa ci sono delle polemiche, siamo sempre additati come cattivi e antidemocratici. D'altro canto siamo fuori dal coro e tutte le forze politiche di centrosinistra in questo momento sono in crisi, hanno bisogno dell'antifascismo per recuperare consensi e voti. Ma alla fine oggi alle sei Roberto Fiore sarà a Bologna per sostenere la mia candidatura alle imminenti Europee e descriveremo il nostro programma, che si basa su alcuni capisaldi. Lo spazio ci è stato concesso dopo una lunga "malattia", una situazione tipicamente all'italiana che ci ha semplicemente visto rifiutare di sottostare al dictat dei comuni».

Che cosa sosterrete dunque davanti alle persone che verranno a sentire il comizio a meno di una settimana dal voto? «Forza Nuova ha sintattizzato i suoi obiettivi in otto punti molto chiari. Abrogazione delle leggi abortiste, famiglia e crecita demografica al centro della politica di rinascita nazionale; blocco dell'immigrazione e avvio di un rimpatrio umamo (Matteo Salvini lo aveva promesso, ma il patto non è stato mantenuto); messa al bando della massoneria e delle sette segrete; sradicamento dell'usura e azzeramento del debito pubblico; ripristino del concordato Stato-Chiesa del '29; abrogazioni delle leggi Mancino e Scelba e formazione di corporazioni per la difesa dei lavoratori e della comunità nazionale». 

Parliamo di Europa: dentro o fuori? «La questione non è tanto dentro o fuori dall'Europa, quanto il voler uscire da questo scacco dell'Europa. Questo è un anno importante e noi dobbiamo essere presenti, far sentire la nostra voce, stare vicini alle molte realtà nazionaliste che tendono all'autonomia. Quindi sì, fuori da questa Europa fatta di banchieri che comandano da Bruxelles. Il giorno dopo il voto si vedrà ed è possibile che la maggiornaza vada a realtà nazionaliste che vogliono scippare il potere, sappiamo che i cittadini direbbero sì a un Italia fuori dallo scacco dei banchieri». 

Cosa dirà dal palco agli elettori? Perchè dovrebbero votare Forza Nuova? «Un voto a FN (anche se siamo "piccoli") intanto per la nostra chiarezza: noi non vogliamo tirare su dei muri, ma recuperare uno spirito nazionale e credere in un sistema italiano lavoro-casa-famiglia. Ci rivolgono sempre le stesse accuse: fascisti, razzisti, xenofobi. Mario Monti ha parlato di nazionalismi che potrebbero portare a una Terza Guerra Mondiale, ma non ci siamo già visto che abbiamo fabbriche che producono armi? E' già questa una guerra mondiale con tali presupposti. Ripeto che uno dei nostri punti cardinali è la famiglia, insieme al lavoro. D'altronde i sindacati ormai sono stati screditati e siamo al punto che bisogna cambiare l'intera società e non il governo». 

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