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Elezioni Politiche 2013

"Democrazia in Movimento”: tra i promotori Tavolazzi, espulso 5 Stelle

Un nuovo soggetto politico a 20 giorni dalle elezioni. Promossa da 25 persone, compreso Valentino Tavolazzi, primo tra i dissidenti del Movimento di Grillo

Come annunciato a gennaio, ecco la nuova formazione politica nazionale Democrazia in Movimento”, promossa da un gruppo di 25 persone, compresi dissidenti del M5S come Valentino Tavolazzi, il consigliere comunale ferrarese, primo espulso via blog da Beppe Grillo mentre chiedeva democrazia interna, forse da qui il nome.

Il Comitato promotore oggi ha deliberato e diffuso la “Carta dei principi” del nuovo soggetto, formazione aperta a chiunque vi si riconosca "Se non iscritti - precisa la Carta - a partiti o movimenti politici nazionali".
Gli aderenti, prosegue, "insieme decideranno Statuto, regole, organizzazione e programma politico, con il metodo della democrazia diretta, assemblee fisiche e in rete". L'esclusione da Democrazia in Movimento "é ammessa solo in presenza di violazione dei principi fondanti e dello Statuto". Il Movimento, inoltre, "é contrario a qualsiasi espressione o forma di leaderismo inteso come supremazia di uno o pochi sugli altri".

GIOVANNI FAVIA: FUTURO CONFRONTO. "Era doveroso che specificassero la loro indipendenza da partiti e liste". Così Giovanni Favia CHE commenta positivamente la nascita di Democrazia in Movimento. "Nessun problema con Tavolazzi - aggiunge - con cui ho un rapporto fortissimo, come con altri espulsi e dissidenti lungo lo Stivale che non hanno aderito a quel gruppo". I promotori del nuovo movimento lo definiscono infatti "autonomo ed indipendente da qualsiasi altro soggetto politico e da candidati o eletti di qualsiasi formazione politica", con un'azione di 'lungo respiro' che non è "in alcun modo collegabile alle prossime elezioni politiche, alle quali ha deciso di non partecipare". "Sui nuovi movimenti non parlo sino alle elezioni", conferma oggi Favia, che già a metà gennaio aveva condiviso l'impostazione autonoma anche da lui della nuova formazione: "Dopo le elezioni - aveva detto - tornerò a disposizione di questo movimento". Ora, sotto elezioni, "Sono convinto che dopo il voto ci sarà il tempo per allargare il confronto sul da farsi e sul come".

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