Regionali, Alan Fabbri: 'Il residente storico al centro della campagna elettorale'

Per l'opposizione sono "scesi" oggi all'Hotel Savoia Regency i "pezzi da 90 nazionali", il segretario federale Lega Nord Matteo Salvini, la Presidente di Alleanza Nazionale - Fratelli d'Italia Giorgia Meloni e il coordinatore nazionale Forza Italia Giovanni Toti, uniti in coalizione sotto il nome di Alan Fabbri, candidato a succedere a Vasco Errani.

Tutti concordi nell'affermare che l'Emilia Romagna non è una regione storicamente facile per il centro-destra, ma che l'egemonia della sinistra, così come la sua "superiorità morale", sia in via di disgregazione.

Al centro della campagna elettorale tasse, lavoro, ricostruzione e immigrazione. Un sistema di gestione fallimentare del terremoto 2012, non solo sulla ricostruzione, ma anche della fiscalità, per Fabbri "Solo la parte terremotata produce un 2% del PIL su scala nazionale. Bonaccini sostiene i tagli di Renzi, 400 milioni, solo alla nostra regione per pagare gli 80 euro dati in maniera clientelare, le tasse escono dalla porta ed entrano dalla finestra, non possiamo essere trattati come la Campania o la Calabria, ci opporremo". Secondo Fabbri, il candidato PD non pronuncerebbe mai la parola "Errani" perchè condannato. E lotta all'immigrazione clandestina: l''Emilia Romagna è la regione con il maggior numero di immigrati: "Un triste primato, al centro della nostra campagna elettorale c'è il residente storico".

"Vinciamo? Perchè no? Andiamo a votare perchè il presidente è stato condannato, oggi si chiude a Siena il processo al Monte Paschi e auspico delle condanne per quelli che dicevano di essere moralmente superiori, questi sono peggiori degli altri" e se le attende anche in Emilia Romagna per tutti quelli che "hanno mangiato. Bologna non è diversa da Cuba - ha detto Matteo Salvini - lavori solo se sei iscritto alla CGIL e hai la tessera della Coop, non c'è libertà d'impresa". Il candidato dem Stefano Bonaccini è definito il "fantasma rosso" per Salvini e "l'Italia uno stato di m... " perchè chiederà ai terremotati e gli alluvionati di tornare a pagare le tasse. "L'Italia non è cosa loro" dice e annuncia il giro elettorale in camper a partire dal 9 novembre per dare la "spallata" al potere del PD in Emilia-Romagna con un "vaffa a Bruxelles" al margine dell'incontro: "Sono felice - dice ai cronisti - non riuscirete a guastarmi l'umore per il fatto che saremo noi l'alternativa a Renzi".  E sulla questione immigrazione: "Per quanto mi riguarda i 2.100 non profughi ma clandestini ospitati negli alberghi dell'Emilia Romagna vanno rimandati da dove sono partiti". (GUARDA IL VIDEO)

"Fiducia nella candidatura" di Alan Fabbri. Parola del coordinatore nazionale di Forza Italia Giovanni Totti: "Mi auguro che sia il primo passo verso una lunga marcia - ironizza - visto che la sinistra si sta disgregando, prendiamoci un po' di maoismo noi".

"Renzi non è di centro destra e non siamo suoi amici" dice Giorgia Meloni che definisce l'Emilia Romagna "credo che siamo di fronte a una stagione nuova, è sotto gli occhi di tutti il fallimento di una sinistra che questa regione governa da decenni e che ha dimostrato di essere dicendo di quello che andava raccontando, diceva di essere dalla parte della gente per bene, della gente comune, dei diritti dei molti e che invece quando ha governato si è preoccupata molto di più di difendere gli interessi di pochi".

PREMIATO ALESSANDRO BELLIERE. Alla fine della conferenza, l'81enne di Molinella che ha percorso a piedi il perimetro dell'Italia è stato premiato con una targa. Tanti incontri per l'anziano podista, tra i quali proprio con Giorgia Melonim che con lui ha camminato per un tratto del suo percorso.