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Elezioni Regionali Emilia-Romagna

Elezioni regionali, destra in vantaggio nei sondaggi: Bonaccini cerca i 5 Stelle

Il governatore uscente e ricandidato torna a invocare l'alleanza con i 5 Stelle mentre un paio di sondaggi fanno tremare il Pd emiliano

Stefano Bonaccini, presidente uscente e ricandidato alle prossime elezioni regionali, suona il contrattacco per l'alleanza giallorossa. Il presidente attuale della Giunta regionale, fa i distinguo dopo la disfatta elettorale alle regionali umbre e chiede di nuovo al Movimento 5 Stelle di allearsi per le prossime consultazioni regionali del 26 gennaio.

Parlando in una intervista al Corriere della Sera, Bonaccini ammette le difficoltà di vincere nella roccaforte rossa, ma propone ancora ai 5 Stelle, restii ad allearsi, di formare un fronte anti sovranista. "So benissimo -si legge sul Corriere- che la sfida è difficile come non mai, ma sono fiducioso, perché in questi 5 anni abbiamo fatto tanto. Siamo la regione prima per crescita e la disoccupazione è scesa sotto al 5%. Soprattutto, siamo i soli con un progetto per l’emilia-romagna. I 5 Stelle possono essere protagonisti, portando un contributo di idee importante, o rimanere marginali, schiacciati nella polarizzazione fra i due schieramenti maggiori. Non ci sono alternative. Devono fare una scelta". 

Del resto per il Governatore non sono settimane facili: la bozza della manovra che approda in parlamento contiene una misura, la plastic tax, che sta facendo parlare nel mondo produttivo, in particolare nei settori emiliani dell'elettromedicale e del packaging.

Anche su questo Bonaccini spende due parole, anticipando la richiesta di correttivi già annunciata al ministro Gualtieri.Sul plastic free, osserva il Bonaccini "Il compito di chi governa è quello di accompagnare e guidare questi passaggi, come stiamo facendo noi in Emilia-romagna. Non di mettere nuove tasse".

Elezioni regionali e alleanze, Bonaccini: "Passo indietro? Decideranno altri" ed elenca risultati Giunta | VIDEO

Nel frattempo dalle parti della destra circolano sondaggi che danno il trio Salvini-Meloni-Berlusconi in netto vantaggio rispetto alla coalizione prospettata da Bonaccini. Un netto vantaggio che però diverrebbe contendibile -così si pensa nel Partito democratico- se l'alleanza in questione si allargasse ai grillini.

E perciò Bonaccini non demorde sul patto elettorale, un patto "definito sui programmi" come ripete da mesi, anche se il M5S emiliano ha messo subito in discussione la stesa figura del governatore uscente come premessa per l'avvio di una discussione, ipotesi per ora accantonata con forza.

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