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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Emergenza freddo, Frascaroli: al via il piano per l'inverno 2012

"Piano freddo" pronto per quella che si preannuncia una stagione particolarmente critica. La Protezione civile interverrà con strutture provvisorie per risposta flessibile. 118 posti pronti ad accogliere chi ne ha bisogno

Per rispondere  all'emergenza  freddo  quest'anno  il Comune di Bologna ha attivato, altre al piano d’azione (Piano freddo) come di consueto, anche una  collaborazione  con  la Protezione civile che interverrà con strutture provvisorie che daranno la possibilità di una risposta flessibile al bisogno. Così la giunta Comunale ha chiarito, rispondendo all’interpellanza del consigliere Lorenzo Tomassini (PdL) che ha chiesto lumi sulle priorità da assegnare ai  singoli interventi, nonché le provvidenze che  il Comune dedicherà ai minori ed ai nuclei familiari con minori.

PIANO FREDDO. L'assessore ai Servizi Sociali Amelia Frascaroli ha sapere che il Comune  di Bologna in risposta al  bisogno  di  protezione  dalle  basse temperature nelle ore notturne si attiva  attraverso  misure  straordinarie,  comunemente  definite  "Piano Freddo", non appena la temperatura atmosferica scende al di sotto gli 0°C. “Tali misure  si concretizzano – ha svelato l’Assessore - attraverso azioni rivolte  all'accoglienza di persone, nuclei e minori senza alloggio, presenti in città, a forte rischio di esclusione sociale e in condizione di grave disagio”.

ACCOGLIENZA, POSTI DISPONIBILI. Per far fronte all’inverno 2011-2012 – ha comunicato l’assessore al Welfare - saranno messi a disposizione 118 posti per i bisognosi. Nel dettaglio: 45 posti  al  Capannoncino (“Casa del Riparo Notturno M. Zaccarelli”);  8  posti  donna  presso le strutture  di accoglienza notturna Zaccarelli; 32 posti  presso la struttura a bassa soglia d’accesso Beltrame;  32 posti  presso la struttura a bassa soglia d’accesso Lombardia;  1 posto uomo presso il dormitorio Rifugio Notturno di via del Gomito.

Già in essere collaborazioni con ARPA  (Agenzia   Regionale   Prevenzione   e  Ambiente  dell’Emilia-Romagna),  Protezione  Civile e  Pris (affinchè possa attivare le iniziative del piano freddo per i soggetti intercettati dalle forze dell’Ordine e dagli Ospedali). Istituito un tavolo tecnico coordinato dal Settore Servizi SocialI e al via rilevazione settimanale delle presenze delle persone in strada. Attivati servizi di strada a cadenza quotidiana per approntare un  primo  aiuto  attraverso la distribuzione di coperte, generi  alimentari  e  accompagnamento  presso  le  strutture  dedicate al piano freddo.

NUCLEI FAMILIARI E MINORI SOLI. Per loro, sottolinea Frascaroli, “il sistema di accoglienza  in  emergenza  è gestito dal  Servizio di Pronto Intervento  Sociale  (PRIS) che risponde ad un bacino di utenza metropolitano e si avvale   della  valutazione  professionale  di  assistenti  sociali. Attiva Centrale  Operativa  telefonica che raccoglie tutte le telefonate   che  rilevano la situazione di urgenza sociale e che risponde alle Forze dell’Ordine e agli Ospedali . Ci sarà raccordo  con  le  Comunità  di Pronta accoglienza che accolgono minori,    adolescenti  e  mamme  con  bambini, e  se necessario, in relazione alla condizioni  di  emergenza  atmosferica,  deroga  ai posti previsti dalla normativa vigente. Previsto utilizzo   di   strutture  di  ospitalità  cittadine  (albergo  sociale,  all’occorrenza anche altri alberghi)per  l’accoglienza di nuclei o madri  con bambino laddove ritenuto necessario.

STRUTTURE PROVVISORIE. “In  virtù  del  fatto che quest'anno vengono  riconosciute  criticità in aumento, vuoi per la crisi che mette in strada  anche  cittadini  bolognesi,  vuoi  per i vicini conflitti nel Nord Africa,  si  presenta  insomma una situazione ancor più critica a fronte di risorse  pari  a  zero,  si  è  quindi  attivata  una collaborazione con la Protezione civile”. Così ha inoltre aggiunto Frascaroli. Questa collaborazione prevede che nel periodo di maggior bisogno   per   l'inasprimento  delle  temperature,  la  Protezione  civile interverrà  con  strutture  provvisorie  che  daranno la possibilità di una risposta  flessibile  al bisogno. Attualmente il Comune è al lavoro per individuare uno spazio che dia la “possibilità di predisporre gli allacciamenti necessari per i servizi".

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