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60 profughi all'ex Cie, la leghista Borgonzoni: 'Merola tuteli la salute pubblica"

Sono stati accolti ieri nell'ex Cie di Via Mattei, trasformato in "hub", nodo di smistamento regionale. Borgonzoni: "Il Sindaco non rammenta che lui è la massima autorità sanitaria del territorio". Forza Italia: 'Buonismo sconsiderato'

Sessanta profughi sono arrivati ieri in prima accoglienza nell'ex Cie di Via Mattei a Bologna, trasformato in hub regionale (tecnicamente, "nodo di smistamento") all'interno del programma nazionale "Mare Nostrum" per fronteggiare il flusso straordinario di cittadini extracomunitari, approvato il 10 luglio scorso dalla Conferenza unificata Stato-Regioni ed enti locali. Il punto sulla sperimentazione e' stato fatto a Bologna, in viale Aldo Moro, nella riunione del tavolo di coordinamento tra Regione ed enti locali. Gia' "smistati" altri 60 migranti dopo un accurato screening sanitario, tra i territori di Ferrara, Parma e Reggio (agenzia Dire).

BORGONZONI, LN: 'MEROLA TUTELI LA SALUTE'. "Oltre all'emergenza ebola che sicuramente, a differenza di come fanno certi esponenti politici, non deve essere assolutamente sottovalutata, come ha sottolineato il collega Bernardini - esistono molte altre malattie che potrebbero rappresentare un'emergenza per la nostra città, quali la scabbia, la tbc e le epatiti", scrive la consigliera comunale del Carroccio Lucia Borgonzoni in una nota - con la trasformazione che Merola ha voluto a tutti i costi, dell' ex Cie in hub, più semplicemente, centro di prima accoglienza, il pericolo di diffusione e contaminazione malattie aumenta esponenzialmente in città".

Non si tratta di "allarmismo politico" per Borgonzoni "ma si basa su analisi compiute dai massimi infettivologi italiani (Simit) che da tempo studiano tutte le malattie che rischiano di diffondersi a seguito delle continue immigrazioni, che con l'operazione Mare Nostrum, hanno già portato sulle nostre coste quasi 100mila persone. Ho già depositato un'interrogazione in comune per comprendere quali siano le azioni sanitarie messe in campo dal Sindaco Merola in tutela dei bolognesi e colgo l'occasione per rammentargli, cosa tra le tante, che troppo spesso il Sindaco non rammenta, che lui è la massima autorità sanitaria del territorio e come tale può, anzi deve, intervenire in tutte quelle situazioni che mettono a rischio in qualunque modo la salute pubblica. Chiedere e ottenere che vengano messi in quarantena preventiva i clandestini/profughi che arrivano nel centro di "smistamento" di via Mattei, è il minimo che Merola possa fare per la città, dopo che senza chiedere niente a nessuno, ha trasformato nottetempo Bologna in una Lampedusa del nord".

ATTACCA FORZA ITALIA. “Di fronte al virus Ebola non può continuare questo buonismo sconsiderato. Se il morbo dovesse propagarsi verso il Nordafrica, anche l’Italia sarà fortemente a rischio - fanno sapere tramite un comunicato i consiglieri regionali Forza Italia - ‘Grazie’ all’operazione ‘Mare Nostrum’ voluta dal Governo Letta e continuata da Renzi, sulle nostre coste continuano ad arrivare senza sosta barconi di carichi d’immigrati che vengono poi accolti nelle varie province dell’Emilia Romagna. Sarà bene che si sappia chi ci mettiamo in casa. Oltre agli immigrati sarò l’ora che le nostre istituzioni inizino a pensare anche agli italiani evitando di esporli ad eventuali rischi. In tanti Paesi europei stanno correndo ai ripari aumentando controlli e misure di prevenzione. In Emilia Romagna cosa si sta facendo di fronte ad un virus così mortale? Fare finta di nulla sperando che non succeda niente sarebbe gravissimo. Ci aspettiamo di sapere subito quali misure concrete saranno adottate”.

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